
(AGENPARL) – lun 09 ottobre 2023 *Enrico Fedele, *opinionista e dirigente, è intervenuto nel corso di Forza
Napoli Sempre, condotta da Gianluca Gifuni, in onda su *Radio Marte*: *“Conte
può arrivare a Napoli solo a novembre, con il Decreto Crescita”*
“*Il cambio allenatore? Si è arrivati ad un punto particolare: il malessere
dei giocatori nei confronti del tecnico sono abnormi, tutti quello che
Garcia dice entra da una parte ed esce dall’altro nei calciatori, che non
ne riconoscono più la leadership. Poi**magnifichiamo Sassuolo, Lecce e
Frosinone solo perché li abbiamo battuti, dimenticando che squadre al
livello del Napoli, come Lazio e Fiorentina, poi ci sconfiggono e lo fanno
pesantemente. Quanto all’allenatore, il Napoli voleva altri personaggi:
pensava a Italiano, a Luis Enrique, a Thiago Motta e a Nagelsmann. **Esonero
di Garcia**, adesso? Stiamo a vedere cosa deciderà il presidente, ma la
strada è quella. Prendere **Conte* *sarebbe un problema economico, il che
rende difficile un suo approdo in Campania? No, non c’è problema economico
se arriva dopo il 31 ottobre, perché da novembre si potrebbe usufruire
del* *Decreto
Crescita**, abbassando i costi del suo stipendio. Ingaggiare Conte sarebbe
possibile, soprattutto se il mister facesse un passo e calasse un po’ le
sue pretese economiche. Se volesse un minimo di 10 milioni, potrebbe
arrivare al Napoli con il Decreto Crescita per circa 13-14 lordi. Se invece
il Napoli volesse pagare una decina, potremmo ipotizzare un netto da 7
milioni per un lordo da circa 9,5. A quel punto, ci si potrebbe pensare.
Altri allenatori prendibili, per qualità ed importanza della piazza, non ce
ne sono: solo Conte darebbe una scossa. Galtier altro nome al vaglio? Non è
l’allenatore adatto. Tudor? Non mi ispira fiducia: non punterei su di lui.
Lo ripeto: al Napoli serve Antonio Conte. Come giudico la prestazione di*
*Meret**? E’ un santo che non fa miracoli, perché delle volte si
impaurisce. Ieri il gesto più comico non è stato il gol preso in mezzo alle
gambe, ma quando ha ciccato la palla di sinistro con il piede dopo che la
Fiorentina aveva preso il palo. Il portiere* *è andato in confusione e lo
si è visto per tutta la partita, perché ha sbagliato anche un paio di
appoggi facili. E’ un buon portiere, nel complesso, ma è ‘muto’, non si fa
sentire con i compagni di reparto. In molti lo santificano e lo beatificano
senza avere la competenza per giudicarlo. Le proteste dei giocatori
sostituiti? La maleducazione dei calciatori è evidente: sono diventati
presuntuosi. Devono fare anche loro un bagno di umiltà”.*
*Enzo Bucchioni, *giornalista, è intervenuto nel corso di Forza Napoli
Sempre, condotta da Gianluca Gifuni, in onda su *Radio Marte*: *“Garcia ha
perso credibilità nello spogliatoio”*
*”Italiano ha dato una lezione di calcio a Garcia, la Fiorentina ha giocato
molto bene, gli azzurri invece non si ritrovano. Il Napoli giocava di
squadra e questo si è perso. Siamo tornati al ‘fate ciò che sapete fare e
poi si vede’. In tanti sono regrediti, a partire da* *Di Lorenzo**: era un
difensore tra i migliori in Europa, ora è diventato un giocatore normale.
Colpa dei calciatori o del mister? Dopo aver raggiunto una vetta così alta,
puoi fare solo peggio. L’addio di Spalletti ha contribuito. Non parlo di
effetto ‘pancia piena’, ma un po’ di soddisfazione c’è. L’anno scorso tutti
i calciatori hanno reso oltre livello, mentre ora sono tornati al loro
livello di base e qualcuno è sceso anche al di sotto. Il gesto di*
*Politano* *denota che c’è parecchio nervosismo nello spogliatoio. Non sei
mica Pelè o Maradona: come puoi ribellarti? I problemi di Garcia? Un
allenatore deve essere carismatico, credibile e centrale. Quando i
giocatori si ribellano, vuol dire che l’allenatore non ha credibilità e
puoi mandarlo a quel paese. Se ti fai entrare ciò che dice Garcia da un
orecchio e lo fai uscire dall’altro; se pensi ‘Che cosa sono queste
bischerate?’, quando parla, allora non vai lontano. E’ successa una
situazione simile anche a* *Benitez* *all’Inter dopo il Triplete: i
giocatori lo deridevano e dicevano cose di cattivo gusto. Quando
l’allenatore non è gradito o non rispecchia le aspettative della squadra, i
giocatori vogliono comandare. In questo, sono vicino a Garcia: dobbiamo
anche capire un po’ la sua situazione, che non è semplice”.*
*Antonio Floro Flores, *allenatore ed ex azzurro, è intervenuto nel corso
di Marte Sport Live, condotta da Dario Sarnataro, in onda su *Radio
Marte*: *“De
Laurentiis si sta mangiando le mani: era Italiano il tecnico giusto”*
*“La Fiorentina ha vinto con merito, ha giocato un calcio coraggioso,
venendo a prendere il Napoli alto pur sapendo che Osimhen negli spazi
larghi poteva fare male. De Laurentiis si sta mangiando le mani perché
avrebbe dovuto prendere Italiano dopo Spalletti? Sì, io avrei speso i soldi
della clausola pur di prendere Italiano, con lui si sarebbe potuto iniziare
un progetto.* *Ho paura che faremo la stessa fine del dopo **Sarri**, che
per anni il Napoli vivrà nell’ombra di Spalletti. I calciatori non si
riconoscono nel gioco? E’ poco ma sicuro, lo dicono i fatti, non io. Ora il
Napoli ha il 45% di possesso palla: è tutt’altra cosa. Anche un passaggio
banale, adesso, viene sbagliato. Prima non si addormentava mai il gioco,
l’avversario veniva preso alle spalle. Non sanno a chi darla? La
metodologia è completamente diversa, a partire dagli allenamenti. Non vuol
dire che il mister non sia bravo, ma che i calciatori, abituati ad un gioco
spettacolare, si interrogano. Io, quando vedo il Milan, mi fermo a
guardarlo perché mi piacciono le idee che propone. Quando c’era il Napoli
in campo, mi innamoravo. Ora è diverso. Quando si esce e si manda a quel
paese l’allenatore, non va bene. Se l’avessero con me, i giocatori
avrebbero visto la partita dalla tribuna. Ci deve essere rispetto per il
mister e per i compagni. Anche gli azzurri devono fare un esame di
coscienza. In ogni caso c’è confusione tra allenatori e giocatori e anche
nei continui cambi tattici. Non ha avuto senso passare dal 4-3-3 al 4-2-3-1
e viceversa”.*
*Maurizio Pistocchi, *allenatore ed ex azzurro, è intervenuto nel corso di
Marte Sport Live, condotta da Dario Sarnataro, in onda su *Radio Marte: “Al
posto di Garcia prenderei Farioli o Lopetegui”*
*“I risultati sono migliori dei segnali, che sono negativi più dell’attuale
situazione del Napoli, perchè le prestazioni vanno sempre guardate negli
interi 90’, non si possono guardare i 20’ positivi con il Real o contro la
stessa Fiorentina. Non ci siamo proprio. Parlare dell’esonero di Garcia
dopo otto giornate è antipatico ma è giusto valutare la situazione. La
questione è complicata anche perché non ci sono tante alternative, non c’è
un profilo ideale, se io dovessi scegliere prenderei Farioli del Nizza, che
probabilmente non viene via dal Nizza in corso di campionato. Lascerei
stare Conte che gioca a tre, penso che quest’anno penserà di riposarsi e
poi tornerà in pista. A me piace molto Lopetegui, ha un’idea di gioco
simile a quella che aveva Spalletti, insegna calcio anche dal punto di
vista tecnico e didattico. In ogni caso l’esonero, scelta dolorosa e
difficile, deve scattare solamente se ci si rende conto che l’allenatore
non ha in mano la squadra. Non bisogna esagerare nel dare tutte le colpe a
Garcia, c’è uno scaricabarile che non mi piace. Già da quest’estate avevo
espresso forti perplessità sulla scelta di Garcia, per il suo vissuto di
allenatore, avendo visto anche i suoi allenamenti quando era alla Rona,
molto meno minuziosi di quelli di Spalletti. La verità è che questa squadra
sembra uno di quegli alunni che a scuola si ricordano un po’ a memoria la
lezione, ma quando le domande diventano difficili, non sanno cosa
rispondere. Gli alunni se l’è dimenticata. Il Napoli di ieri ha fatto venti
minuti buoni, sbagliando le rifiniture. Ha preso un gol evitabile su una
situazione di gioco che va preparata: non puoi consentire un cross così
senza contrastare. Era una situazione molto leggibile. Un gol sotto le
gambe li hanno presi tutti i portieri, da Zoff ad Albertosi, su altro è
criticabile. Quello che penso io è che la partita è cambiata con la
sostituzione di Anguissa, infortunato, con Raspadori. Doveva entrare uno
tra Elmas e Cajuste, con quest’ultimo che è un buon giocatore ma dovrebbe
essere inserito in un quadro tattico diverso. Con Raspadori il Napoli ha
giocato con il 4-4-2, sostanzialmente. Si è visto dopo un Napoli
frammentato, discontinuo. Questa squadra di allunga, indietreggia, si porta
l’avversario dentro l’area. La chiave tattica del Napoli di Spalletti era
quella di avanzare, anche per difendersi, con il possesso palla. Sin dai
tempi di Sarri sedeva sulla panchina di Fuorigrotta, il Napoli ama tenere
palla tra i piedi e fare un certo tipo di calcio che non sa più, arrivava
in porta con il fraseggio, teneva il controllo del gioco. Ora, a mio
avviso, cerca troppo le verticalizzazioni e lo fa anche con giocate del
tutto superflue, lanciando in avanti 43-4 palle con l’avversario
chiaramente in vantaggio nelle letture. E’ come se questa squadra avesse
fretta, perché poco in fiducia nelle sue qualità”*
*Francesco Modugno, *giornalista Sky, è intervenuto nel corso di Marte
Sport Live, condotta da Dario Sarnataro, in onda su *Radio Marte: “Ore di
riflessione su Garcia: il club è preoccupato, la squadra non è serena”*
*”Se* *De Laurentiis* *sta pensando ad un possibile un esonero di* *Garcia* *Il
Napoli sta vivendo un momento di riflessioni, valutazioni e incontri. Anche
questa mattina. Cosa sta succedendo? Evidentemente, in società c’è una
certa preoccupazione. I segnali che stavano arrivando erano ritenuti
incoraggianti e lasciavano presagire un percorso che potesse riportare
questa squadra a ritrovare sé stessa, invece la prestazione di ieri, piena
di errori, con un Napoli smarrito e confuso, ha costretto la dirigenza ad
una considerazione più ampia. Nel calcio l’allenatore finisce per essere
sempre in discussione e, quando le cose non vanno, non è mai colpa di una
sola persona; tuttavia, il Napoli di ieri è una squadra che necessita di
qualcosa di differente: con Garcia, eventualmente, o anche con un altro
allenatore. Questo gruppo ha forza, potenziale ed aveva certezze… Il
Napoli è più frustrato per i risultati e le prestazioni o più in disaccordo
con Garcia? Non c’è serenità. La squadra non è tranquilla, perché sa di
essersi smarrita e persa. Sa che sta dilapidando il patrimonio di certezze
tattiche e mentali che aveva. La disponibilità a seguire l’allenatore non
la mette nessuno in discussione, perché parliamo di professionisti. Non c’è
stima e fede nelle sue idee? ‘Stima’ è una parola grossa. Può starci una
non totale condivisione, perché lo sviluppo del calcio avuto da questo
Napoli in passato Garcia, magari, non lo sente proprio. Può esserci una non
condivisione totale e, da qui, parte la confusione e parte lo smarrimento
generale”.*
*Fabrizio Lucchesi, *dirigente sportivo, è intervenuto nel corso di Marte
Sport Live, condotta da Dario Sarnataro, in onda su *Radio Marte: “La
società affronti il problema, sarebbe sbagliato non fare nulla, in un senso
o nell’altro”*
*“L’unica cosa che non deve fare è non fare nulla. Nel senso, serve evitare
di aggiungere confusione alla confusione, l’analisi che la società sta
facendo sarà più serena della nostra perché hanno maggiori elementi in
mano. In parte certe difficoltà erano prevedibili, il Napoli ha perso due
calciatori e l’allenatore, perdendo Spalletti che era anche la guida della
squadra e non solo un grande allenatore. La stagione era prevedibile che
sarebbe stata difficile dopo uno storico scudetto. Io sono dell’idea che i
problemi vadano affrontati subito, capendo prima le criticità e non agire
in base ad un sentimento emotivo. C’è da capire quanto una questione è
recuperabile e quanto non lo sia. C’è un presidente padre-padrone, un nuovo
direttore sportivo, l’allenatore conosce poco l’ambiente, ci sono insomma
le questioni da affrontare. Di certo il dialogo è già aperto, con la
squadra, tra i dirigenti. Bisogna assolutamente evitare di fare altra
confusione, occorre evitare di mettere le mani dove non bisogna metterle,
per evitare di fare altri danni. I calciatori devono abbassare la cresta e
non protestare più per i cambi, ristabilendo il rispetto dei ruoli”*