
(AGENPARL) – dom 08 ottobre 2023 Confcommercio Potenza: abusivismo ed illegalità commerciali si possono
contrastare
Il sequestro ad opera della Polizia locale di Potenza di “un consistente
quantitativo di merce e capi di abbigliamento di provenienza sconosciuta,
recanti marchi con ogni probabilità contraffatti” in occasione del
tradizionale mercato mensile nel capoluogo dimostra che l’abusivismo e
l’illegalità si possono contrastare. Così Confcommercio Potenza che plaude
all’azione svolta dal personale dell’U.O. Polizia Commerciale e
Amministrativa del Comune di Potenza. “In questo caso – commenta Antonio
Sorrentino, referente Federmoda-Confcommercio – siamo di fronte ad una
“doppia illegalità”: vendita di merce contraffatta con il sistema,
purtroppo diffuso, della falsificazione di “griffe” o di riproduzione di
noti capi di abbigliamento e calzature e occupazione di spazi non
rientranti tra quelli regolarmente concessi per la vendita ambulante.
L’abusivismo
selvaggio messo in atto da venditori di ogni genere di merce danneggia sia
gli esercenti con le attività a posto fisso che quelli ambulanti cui pesano
tasse e balzelli vari per essere in regola. La repressione e la
prevenzione, a questo tipo di attività di vendita che impegna decine e
decine di persone in gran parte di provenienza da altre regioni limitrofe
con ogni genere di materiale sulle bancarelle, sembrano le due armi a
disposizione per combattere la concorrenza sleale. Venditori abusivi che
generano fenomeni pesanti di concorrenza sleale e – afferma Sorrentino -,
dopo le nostre segnalazioni, qualcosa si sta muovendo”.
Per il presidente di Confcommercio Potenza Angelo Lovallo “nessuna
confusione con gli ambulanti che hanno regolare licenza commerciale che si
svegliano all’alba per essere presenti nelle prime ore del giorno con la
loro bancarella o il loro furgoncino”. In Basilicata sono circa 1400 (800
in provincia di Potenza e 600 in quella di Matera). Sino ad una ventina di
anni fa erano il doppio. “In troppi piccoli comuni lucani soprattutto nei
comparti abbigliamento, calzature, casalinghi – aggiunge – assolvono ad
una funzione rilevante: sono gli unici punti di vendita per effetto della
chiusura dei negozi fissi. I titolari di queste imprese guardano adesso ad
una nuova stagione di ripresa. I provvedimenti recenti del Governo per il
mercato e la concorrenza hanno introdotto alcuni elementi di tutela a
cominciare dall’ assegnazione delle concessioni di posteggio – della durata
di 10 anni – con procedure ad evidenza pubblica trasparenti salvaguardando
gli interessi degli operatori che hanno una concessione tutelando così il
lavoro di dipendenti e collaboratori.