
(AGENPARL) – ven 06 ottobre 2023 Fringe Benefit: Fisac Cgil,
dopo nostre pressioni governo apre a intervento
Roma, 6 ottobre – “Dopo le pressioni che come Fisac Cgil,
insieme agli altri sindacati del settore, abbiamo esercitato sul
Parlamento e sul Governo in tema di Fringe Benefit, si apre
all’ipotesi di un intervento”. Ad affermarlo è la segretaria
generale della Fisac Cgil, Susy Esposito, dopo le parole della
sottosegretaria all’Economia, Sandra Savino, in commissione
Finanze della Camera, aggiungendo che: “Come da tempo
denunciamo, le lavoratrici e i lavoratori del settore
creditizio, beneficiari di prestiti o mutui agevolati ed erogati
a tassi di interesse ridotti, stanno subendo pesanti
decurtazioni in busta paga in ragione del continuo rialzo del
costo del denaro e di una norma fiscale irrazionale, iniqua e
discriminatoria”.
Sulla questione, ricorda Esposito, “abbiamo fatto pressione, nei
mesi passati, insieme ad Abi e alle altre organizzazioni
sindacali, affinché il tema fosse affrontato e risolto con
urgenza per interrompere questo salasso fiscale che sta
falcidiando le buste paga di migliaia di lavoratrici e
lavoratori bancari. Le parole della sottosegretaria al Ministero
dell’Economia e delle Finanze, Sandra Savino, aprono a un
intervento risolutivo nella delega fiscale, ancorché tardivo”.
“Riteniamo, infatti, – prosegue la segretaria generale della
Fisac Cgil – che si sarebbe dovuto intervenire prima, attraverso
uno dei provvedimenti emanati in questi mesi, visti anche i due
ordini del giorno del Senato che impegnano il governo l’uno a
estendere l’aumento del tetto a tutte le lavoratrici e a tutti i
lavoratori, indipendentemente dal carico familiare; l’altro a
modificare strutturalmente la norma del Tuir prendendo a
riferimento nel calcolo la data di stipulazione del prestito.
Anche la legge di bilancio, che il governo deve presentare entro
ottobre, potrebbe prevedere una norma risolutoria. In ogni caso,
per noi resta fondamentale un intervento che parta dall’anno
fiscale 2023. Monitoreremo l’iter di questo impegno assunto dal
Mef. Resta per ora una norma ingiusta e anche per questo domani
7 ottobre saremo in piazza per ‘La Via Maestra’”, conclude
Esposito.