[lid] «Le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte nel mondo, con una stima di circa 17 milioni di decessi l’anno. In Italia queste patologie sono responsabili del 35.8% di tutti i decessi. Il 23,5% della spesa farmaceutica italiana (pari all’1,34 del prodotto interno lordo), è destinata a farmaci per il sistema cardiovascolare. Tutti questi numeri sono decisamente prevenibili, attraverso azioni di prevenzione primaria mediante la riduzione di fattori di rischio. Occorre puntare su un approccio intersettoriale, con interventi di promozione della salute che agiscano sui determinanti di salute con modalità efficaci, efficienti e sostenibili. Detti interventi devono essere attivati nei luoghi o nei contesti sociali in cui le persone vivono, lavorano o interagiscono tra loro, in modo tale da facilitare e rendere più accessibili le scelte salutari a livello individuale. É inoltre fondamentale l’identificazione precoce e la valutazione integrata dei soggetti in condizioni di rischio aumentato per malattie cardio-vascolari, da indirizzare verso un’adeguata presa in carico sistemica, in grado di potenziare le risorse personali (il cosiddetto empowerment individuale) per l’adozione consapevole degli stili di vita corretti, o quando necessario, verso idonei percorsi terapeutico-assistenziali multidisciplinari.»
Lo ha dichiarato il Commissario Straordinario dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), Rocco Bellantone, all’Agenparl in occasione del Convegno alla Sala Capitolare del Senato della Repubblica organizzato dall’Associazione Culturale Nazionale ONLUS “Giuseppe Dossetti: i Valori – Sviluppo e Tutela dei Diritti dal titolo “Fermare i “Killer Silenziosi”! Promuovere la Prevenzione Cardiovascolare per migliorare la salute in Italia”.