
(AGENPARL) – gio 05 ottobre 2023 DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA, PROMOZIONE DELLA FILIERA E DELLA CULTURA DEL CIBO, CACCIA E PESCA, FORESTE
AREA DECENTRATA AGRICOLTURA LAZIO SUD
ATC FR1
Via Lago Maggiore n.8
03100 FROSINONE
Polizia Provinciale di Frosinone
Piazza Gramsci,13 Frosinone
E p.c.
Prefettura di Frosinone
Gruppo Carabinieri Forestale Frosinone
Dipartimento di Prevenzione
Area Sanità Animale
Responsabile S.S.O.
Direzione Regionale Agricoltura,
Promozione della Filiera e della Cultura
del Cibo, Caccia e Pesca, Foreste
Area Caccia e Pesca
OGGETTO: Interventi di controllo diretto della specie cinghiale ai sensi della DGR Lazio n. 650
del 28 luglio 2022 per le aree ricadenti nella superficie agro-silvo-pastorale di
gestione dell’ATC FR1.
IL DIRIGENTE DELL’AREA DECENTRATA AGRICOLTURA LAZIO SUD
VISTO lo Statuto della Regione Lazio, approvato con Legge regionale 11 novembre 2004, n.1;
VISTO il Regolamento Regionale 6 settembre 2002, n. 1 recante “Regolamento di organizzazione
degli uffici e dei servizi della Giunta regionale” e ss.mm. ii;
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DELLA CULTURA DEL CIBO, CACCIA E PESCA
AREA DECENTRATA AGRICOLTURA LAZIO SUD
03100 FROSINONE
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AREA DECENTRATA AGRICOLTURA LAZIO SUD
VISTA la Deliberazione della Giunta regionale n. 56 del 23 febbraio 2016, con cui, tra l’altro, si
individua “nella Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca la struttura
Regionale di primo livello competente ad esercitare le funzioni non fondamentali in materia di
agricoltura, caccia e pesca previste nell’art.7 della Legge Regionale 31 dicembre 2015, n. 17”;
VISTO l’art. 19 della Legge n. 157/1992 “Controllo della fauna selvatica” e ss.mm. ii che recita:
“le regioni per la migliore gestione del patrimonio zootecnico, per la tutela del suolo, per motivi
sanitari, per la selezione biologica, per la tutela delle produzioni zoo-agro-forestali ed ittiche,
provvedono al controllo della specie di fauna selvatica anche nelle zone vietate dalla caccia”;
VISTA la L.R. 2 maggio 1995, n.17, concernente: “Norme per la tutela della fauna selvatica e la
gestione programmata dell’esercizio venatorio”;
VISTA la L.R. 16 marzo 2015, n. 4, concernente: “Interventi regionali per la conservazione, la
gestione, il controllo della fauna selvatica, la prevenzione e l’indennizzo dei danni causati dalla
stessa nonché per una corretta regolamentazione dell’attività faunistico-venatoria. Soppressione
dell’osservatorio faunistico- venatorio regionale”;
VISTA la D.G.R. n.847 del 30 dicembre 2016 che approva il documento “Direttive per l’attuazione
delle operazioni di controllo della fauna selvatica finalizzate alla tutela delle produzioni zooagroforestali e protezione dei fondi coltivati e dagli allevamenti ai sensi della L.R. 16 marzo 2015,
n. 4”, come riportato nell’Allegato A della deliberazione stessa;
VISTO l’art. 72 della L.R. n. 14 dell’11 agosto 2021 (pubblicata sul BUR n. 79 s. o n, 4 del
12/08/2021) cha al comma 2 riporta: “ La Regione,…… omissis…provvede ad approvare,
verificandone l’adeguatezza, gli interventi di controllo della specie di fauna selvatica anche nelle
zone vietate alla caccia, proposti ed attuati, rispettivamente, dagli ATC e dai titolari di concessione
e autorizzazione degli istituti a gestione privata della caccia, ciascuno nell’ambito della superficie
agro-silvo-pastorale di competenza, nonché dai comuni territorialmente competenti, per le aeree
non ricadenti nella superficie agro-silvo-pastorale…omissis…”;
VISTA la D.G.R. n. 563 del 14/07/2022 avente ad oggetto “Peste Suina Africana nella Regione
Lazio. Risorse a favore deli ATC, per contribuire alle attività di gestione, controllo e eradicazione
della malattia nella specie cinghiale e modifiche alla D.G.R. n. 460 del 02/08/2018”;
PRESO ATTO altresì che ISPRA nel parere della propria pertinenza “esprime parere favorevole
purché siano recepite le indicazioni fornite, ai sensi della normativa vigente e delle indicazioni
contenute ne documento tecnico del 21 aprile 2021 sulla “Gestione del cinghiale e peste suina
africana. Elementi essenziali per la redazione di un piano di gestione” redatto dai Ministri della
salute, delle politiche agricole alimentari e forestali della transizione ecologica”, rilevando che il
Piano tratta adeguatamente tutti gli argomenti faunistici oggetto di valutazione e che pertanto gli
argomenti trattati nel Piano non devono essere oggetto di revisione;
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DELLA CULTURA DEL CIBO, CACCIA E PESCA
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VISTA la DGR n. 650/2022 concernente “Piano Regionale Interventi Urgenti per la gestione, il
controllo e l’eradicazione della peste suina africana nella specie cinghiale (PRIU), di cui alla D.G.R.
n. 440/2022. Adeguamento del Piano ai pareri di ISPRA e CEREP;
VISTA altresì la nota protocollo n. 847828 del 27 luglio 2023, con la quale la Regione Lazio invita
gli Ambiti Caccia, “….. a contribuire all’attuazione del PRIU e del piano straordinario, mediante il
coordinamento di tutte le tecniche di caccia e controllo del cinghiale nel territorio di propria
competenza”;
DATO ATTO che gli obiettivi del Piano sono: “prevenire e limitare i danni alle colture agricole,
tutelare il suolo e le produzioni zoo-agro-forestali ed ittiche, contenere i rischi sanitari per l’uomo
e gli animali”;
PRESO ATTO che la gestione della specie cinghiale è perseguita attraverso il ricorso coordinato e
sinergico a:
• “metodi ecologici” o attività di controllo indiretto, che mirano ad evitare in modo incruento
che esemplari di questa specie penetrino e si stabiliscano in ambienti antropizzati (indicando
i metodi indiretti attuati): -recinzioni fisse ed elettrificate;
• “interventi di controllo diretto” che comportano la rimozione degli animali, attraverso la
cattura ovvero l’abbattimento secondo le tecniche di prelievo seguito riportate.
– il tiro selettivo con carabina e ottica di puntamento;
– tele narcosi;
– abbattimenti notturni da postazione fissa (a terra o sopraelevata) o da autovettura con
carabine munita di ottica di puntamento idonea e l’ausilio di strumentazione idonea a
garantire l’osservazione in assenza di luce;
– la girata, con l’utilizzo di cane limiere abilitato ed un numero massimo di 15 partecipanti;
– la cattura con gabbie o recinti di cattura.
PRESO ATTO, altresì, dei soggetti attuatori degli interventi, così come disposto dal richiamato
PRIU:
• Guardie dipendenti delle province e della Città metropolitana di Roma Capitale e Polizia
Locale.
• proprietari o conduttori dei fondi sui quali si attuano i piani medesimi, purché muniti di
licenza per l’esercizio venatorio;
• guardie forestali e guardie comunali munite di licenza per l’esercizio venatorio-guardie
giurate volontarie nominativamente designate dalle associazioni venatorie
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• soggetti, muniti di licenza per l’esercizio venatorio, abilitati dalla Regione alla caccia di
selezione agli ungulati possono coadiuvare, per la specie di riferimento, alla realizzazione
dei piani di abbattimento, con il coordinamento delle guardie dipendenti delle province e
della Città metropolitana di Roma Capitale;
relazione tecnica dell’intervento (Mod. A dell’ALL. 1 della D.G.R. n. 650/2022) intesa ad ottenere
l’autorizzazione per l’attivazione di interventi di controllo diretto della specie cinghiale nel per le
aree ricadenti nella superficie agro-silvo-pastorale di gestione dell’ATC FR1, ai sensi e per gli
effetti della DGR 650 del 28 luglio 2022 nella quale viene evidenziata l’inefficacia/impossibilità
dei metodi ecologici, con l’avvio degli interventi di controllo diretto;
ACCERTATO che l’ATC FR1, in accordo con il Comando della Polizia Provinciale di Frosinone,
ha concertato un modus operandi per l’attivazione di interventi di controllo diretto della specie
cinghiale nel territorio dell’ATC Frosinone 1 (PRIU), il cui coordinamento delle attività di prelievo
sarà garantito dalla Polizia Provinciale di Frosinone;
CONSIDERATO che lo stesso ATC FR1 si è reso disponibile all’abbattimento in regime di
urgenza dei cinghiali feriti a causa di sinistri stradali occorsi nel comprensorio di competenza e ad
intervenire in situazioni impreviste e non programmabili, principalmente in orario notturno,
utilizzando i selecontrollori iscritti all’Albo regionale ed afferenti all’ATC FR1, facendosi carico di
comunicare successivamente alla Polizia Provinciale gli estremi dell’intervento nel più breve lasso
di tempo consentito;
PRESO ATTO delle tipologie di attività riportate nella richiesta de quo:
• Catture tramite recinti o gabbie-trappola, con successivo abbattimento degli animali sul sito
o trasporto degli animali vivi verso macelli autorizzati, istituti faunistici opportunatamente
recintati (AFV, ATV, ZAC) o allevamenti di cinghiali a scopo alimentare;
• Il tiro all’aspetto da postazione fissa, con carabina dotata di ottica di precisione; tale tecnica
può essere adottata anche di notte, con l’ausilio di faro o strumenti per la visione notturna;
• In conformità a quanto previsto dal PRIU, si intende utilizzare anche il metodo della girata,
con un massimo di 15 selettori;
• Si prevede l’abbattimento durante le ore notturne e anche nei giorni di silenzio venatorio. Al
fine di ottimizzare l’abbattimento nelle ore notturne, saranno impiegati anche mezzi per la
visione notturna come consentito dalla Regione Lazio con la richiamata nota 847828;
• Il numero di animali che si presume debbano essere catturati o abbattuti: circa n. 200 capi di
cinghiale;
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• che l’area di intervento, è individuata nel territorio dell’ATC Frosinone 1 per le aree
ricadenti nella superficie agro-silvo-pastorale di gestione dell’ATC FR1, così come
individuata nella cartografia allegata all’istanza de qua, agli atti della scrivente struttura;
• che il piano inizia dalla data di concessione della presente autorizzazione fino al 31 luglio
2024;
• che il soggetto attuatore degli interventi è individuato in:
proprietari o conduttori dei fondi sui quali si attuano i piani medesimi, purché muniti
di licenza per l’esercizio venatorio;
guardie giurate volontarie nominativamente designate dalle Associazioni venatorie
nazionalmente riconosciute;
soggetti muniti di licenza per l’esercizio venatorio, abilitati dalla Regione alla caccia
di selezione agli ungulati possono coadiuvare per la specie di riferimento, alla
realizzazione dei piani di abbattimento con il coordinamento delle guardie dipendenti
della Polizia Provinciale di Frosinone;
• che il Soggetto responsabile e/o delegato alla conduzione e al coordinamento degli interventi
è individuato nella Polizia Provinciale di Frosinone;
• che la scelta della destinazione dei capi vivi catturati ricade sulla Azienda Agro-Turistico
venatoria denominata “Colle della Selvina” sita in agro del Comune di Amaseno (Fr);
FERMO RESTANDO quanto disposto dal Reg. CE853/04 agli animali abbattuti potranno essere:
• conferiti presso un centro di lavorazione della selvaggina;
• ceduti per uso privato domestico, con divieto di commercializzazione, al personale coinvolto
nelle operazioni di abbattimento o ai proprietari dei terreni agricoli localmente interessati a
parziale ristoro dei danni subiti;
• donati ad associazioni ONLUS o ad altri organismi senza fine di lucro, previa verifica
sanitaria e a condizione che siano utilizzati a scopo benefico;
• Dato che l’autoconsumo è escluso dal campo di applicazione dei regolamenti del pacchetto
igiene e del regolamento (UE) 1375/2015, nel caso in cui le carcasse di cinghiale siano
cedute per uso privato e domestico, con divieto di commercializzazione, “è richiesto
all’ATC, agli Istituti Faunistici e ai comuni ciascuno per la sua parte di competenza, di
garantire l’esame rivolto alla ricerca della presenza di Trichinella sspp”
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• Gli animali donati ad associazioni ONLUS o ad altri organismi senza fine di lucro, devono
transitare obbligatoriamente presso un mattatoio/centro di lavorazione della selvaggina per
la verifica sanitaria.
• Al termine di ogni attività di prelievo deve essere compilato un verbale (All.1-Mod.2) nel
quale sono indicati: i nomi degli operatori che hanno partecipato, la località dell’intervento,
la data e l’orario di inizio delle operazioni, il numero degli animali abbattuti. Deve inoltre
essere compilata un’apposita scheda biomedica (All.1-Mod.1) e su ogni animale abbattuto
dovrà essere applicata una marca identificativa numerata e inamovibile;
CONSIDERATO tutto quanto sopra premesso che integralmente si richiama:
APPROVA
1. l’attivazione di Interventi di controllo diretto della specie cinghiale, ai sensi della DGR
Lazio n. 650 del 28 luglio 2022, per le aree ricadenti nella superficie agro-silvo-pastorale di
gestione dell’ATC FR1;
2. l’ATC FR1 all’abbattimento in regime di urgenza dei cinghiali feriti a causa di sinistri
stradali occorsi nel comprensorio di competenza e ad intervenire in situazioni impreviste e
non programmabili, principalmente in orario notturno, utilizzando i selecontrollori iscritti
all’Albo regionale ed afferenti all’ATC FR1;
3. la densità della specie cinghiale che si presume debbano essere catturati o abbattuti deve
tendere a 200 capi, secondo quanto riportato nelle premesse;
4. la presente autorizzazione è valida per tutte le aree ricadenti nella superficie agro-silvopastorale di gestione dell’ATC FR1.
Le precedenti autorizzazioni rilasciate all’ATC FR1 vengono assorbite dalla attuale autorizzazione
e se ne conferma la decorrenza dalla data di emissione della presente sino al 31 luglio 2024.
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO P.O.
DOTT. CESIDIO GIANNI SARRECCHIA
SARRECCHIA CESIDIO GIANNI
CN=SARRECCHIA CESIDIO GIANNI
O=REGIONE LAZIO
RSA/2048 bits
MASSIMO LUCIANO
DIRIGENTE
DOTT. LUCIANO MASSIMO
CN=MASSIMO LUCIANO
O=REGIONE LAZIO
RSA/2048 bits
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