
(AGENPARL) – mar 03 ottobre 2023 Il Presidente di Confapi Matera, Massimo De Salvo, torna sull?argomento
della ZES Unica, che prenderà il via dal prossimo 1° gennaio, per
evidenziare i rischi che si celano dietro l?allargamento a tutto il
Mezzogiorno della Zona Economica Speciale.
È positivo ? commenta il Presidente De Salvo – che tutta la Basilicata
rientri nella ZES, superando in tal modo la perimetrazione che aveva
lasciato scontente numerose imprese e ricomprendendo soprattutto la fascia
ionica metapontina che notoriamente è un?area dalle grandi potenzialità.
Attenzione però ? mette in guardia De Salvo – alle differenze e criticità
che la Basilicata sconta rispetto alle regioni confinanti, soprattutto in
ordine a due questioni: il divario infrastrutturale e gli aiuti di Stato.
Bene ha fatto il Presidente Vito Bardi a invocare una crescita omogenea di
tutta la regione, finora compromessa dalla carenza di infrastrutture della
mobilità. Se è da più di 20 anni che si parla di ammodernare la strada
statale 7 che collega Matera a Potenza e alle aree interne; se Matera non è
collegata alla rete ferroviaria nazionale; se il metapontino anela da anni
di disporre di una struttura aeroportuale; se l?area industriale di Jesce è
raggiungibile attraverso una via eufemisticamente chiamata strada, come si
può parlare di sviluppo?
Al gap infrastrutturale il Presidente De Salvo aggiunge la questione della
Carta degli Aiuti a finalità regionale, che vede la Basilicata ricevere
aiuti inferiori di 10 punti percentuali rispetto alle vicine Puglia,
Campania e Calabria, creando così un divario competitivo che abbiamo più
volte chiesto di colmare attraverso una deroga della Commissione Europea. Da
un lato, infatti, si parla di ridurre le disparità, contrastare lo
spopolamento, contribuire alla transizione verde e digitale, dall?altro si
crea una disparità di trattamento tra aree industriali di territori
contermini.
Sul tema vorremmo la medesima attenzione da parte della Regione, visto che
da un anno e mezzo il nostro grido d?allarme è rimasto inascoltato. A questo
punto auspichiamo un intervento dell?Assessore Michele Casino, attento alle
esigenze del territorio, per superare il gap degli aiuti.
Un’altra criticità della ZES Unica ? dichiara il Presidente di Confapi
Matera ? è quella dell?accentramento a Roma dello sportello unico digitale e
della perdita di un riferimento sul territorio, soprattutto per le imprese
di minori dimensioni.
Per non parlare di cosa accadrà agli sportelli unici delle pubbliche
amministrazioni, che dovranno rinunciare alle proprie competenze per i
procedimenti amministrativi e che già oggi per alcune autorizzazioni in
materia ambientale incontrano difficoltà. Il rischio è la lentezza nelle
decisioni, altro che snellimento burocratico.
È positivo, invece ? conclude De Salvo ? che sia stato superato il requisito
della novità per gli investimenti immobiliari, consentendo l?acquisto e la
ristrutturazione di capannoni esistenti.
Confapi Matera
Ufficio Stampa