(AGENPARL) – lun 02 ottobre 2023 *Si è chiusa al Parco Archeologico di Paestum la quinta edizione di
SUDeFUTURI della Fondazione Magna Grecia*
*Una intensa tre giorni che si è conclusa con un dibattito dedicato
alla “Magna Grecia, patrimonio mondiale dell’umanità”. Fra i relatori
presenti anche la sottosegretaria agli Esteri Maria Tripodi.*
*2 ottobre* – Il *Tempio di Nettuno* del *Parco Archeologico di Paestum *(
*Sa*) ha ospitato la giornata conclusiva della quinta edizione di
*SUDeFUTURI*, il meeting internazionale organizzato dalla *Fondazione Magna
Grecia.*
L’evento ha visto la partecipazione come media partnership del gruppo
*Pubbliemme
– Diemmecom – LaC Network – ViaCondotti21*, la collaborazione di *AdnKronos* e
della *Fondazione Pio Alferano*, il patrocinio dei *Comuni di Castellabate*
, *Capaccio Paestum* e del *Parco nazionale del Cilento*.
Una intensa tre giorni che ha rappresentato un significativo momento di
confronto sui possibili futuri del Mezzogiorno e che si è conclusa nella
giornata di sabato 30 settembre con un approfondimento dedicato alla *“Magna
Grecia, patrimonio mondiale dell’umanità”*, moderato dal giornalista *Fabrizio
Frullani, vicedirettore del Tg2.*
Dopo i saluti istituzionali di *Francesco Alfieri*, sindaco di Capaccio
Paestum, il dibattito si è concentrato su come portare a regime il
soft–power di un patrimonio culturale unico al mondo e la sua complessa
gestione. La prima parte del panel è stato aperto da *Maria Tripodi*,
Sottosegretaria di Stato al Ministero degli Affari Esteri e della
Cooperazione internazionale, *Raffaella Bonaudo*, soprintendente
Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Salerno e Avellino, *Tiziana
D’Angelo*, direttore del Parco archeologico di Paestum & Velia, *Diego Di
Paolo*, destination management specialist e ideatore del cammino di
Francesco, *Fabio Finotti*, direttore IIC NY e presidente internazionale
Aislli–Unesco,
La Sottosegretaria Maria Tripodi ha parlato dello sviluppo del Mezzogiorno,
affermando che “Il rilancio della cultura deve essere messo al centro della
agenda politica e del fare quotidiano. Noi tutti abbiamo il dovere di
intervenire in modo serio per mettere la cultura al centro delle nostre
azioni. Come ama sempre sottolineane il Ministro Sangiuliano, l’Italia è
una superpotenza culturale e la nostra diplomazia culturale riveste un
ruolo di assoluta centralità.
La Sottosegretaria ha aggiungo: “Abbiamo il dovere di lavorare e potenziare
i nostri siti e valorizzare le nostre Bellezze e c’è il fermo convincimento
da parte di questo Governo. Negli anni è stata troppo spesso
strumentalizzata perché la cultura è di tutti e non ha colore politico.
Appartiene a tutti gli italiani”. Infine, Maria Tripodi ha elogiato il
lavoro delle Scuole archeologiche italiane all’estero e le missioni
archeologiche e, sugli Istituti Italiani di cultura nel mondo, ha aggiunto
che “troppo spesso sottovalutati che invece hanno una funzione strategica,
che invece sono i custodi dell’identità nazionale. Non devono essere luoghi
chiusi e gli italiani che sono all’estero devono sentirsi a casa”.
*Raffaella Bonaudo* ha tracciato la storia di questo territorio,
sottolineando che questo sistema insediativo è fatto di paesi straordinari
con un’urbanistica particolare, che si differenzia fra costa e interno:
“Dobbiamo valorizzare il patrimonio culturale che è fatto di cose materiali
e immateriali. Possiamo fare andare avanti questo territorio, provvedendo
alla sua tutela: è questo il nostro compito e si può fare solo se lavoriamo
in termini di qualità, lavorando su un nuovo linguaggio”.
Tiziana D’Angelo ha aggiunto: “La tutela è un aspetto cruciale ed è il
punto di partenza, perché non c’è valorizzazione se non c’è tutela, perché
dobbiamo garantire la sicurezza dei beni e dei visitatori. La gente è
interessata a capire cosa succede e cosa si fa ed è cambiato l’approccio
alla cultura. C’è più dinamismo e c’è una nuova forma di educazione alla
cultura, dalle fasce più giovani agli adulti. Il nostro compito è quello di
raccontiamo il patrimonio culturale, creando partecipazione”.
Diego Di Paolo si è soffermato sullo sviluppo turistico di questo
territorio, che deve correre sui binari di sostenibilità: “Insieme alla
Fondazione Magna Grecia stiamo individuando una strada di sviluppo
sostenibile, perché non avendo le infrastrutture dobbiamo provare a
utilizzare altri sistemi di sviluppo, con interventi mirati e legati alla
nascita di una governance che governi questi processi di crescita. Bisogna
valorizzare anche la mobilità dolce, rilanciando anche l’idea del ‘Cammino
della Magna Grecia’, un sistema collegato di opportunità. Vendere turismo
culturale ci differenzia da qualsiasi altra nazione turistica al mondo
dobbiamo aiutare i giovani di queste zone a intraprendere percorsi
formativi, istituendo, ad esempio master in turismo culturale”.
Fabio Finotti, ha aggiunto che “la cultura può diventare uno strumento di
diplomazia, un soft power per realizzare una serie di rapporti privilegiati
con i Paesi esteri. Questa ricchezza va valorizzata per creare rapporti con
Paesi del Mediterraneo e la funzione dei parchi archeologici e degli
Istituti di Cultura è cruciale perché creano connessioni”.
Il Presidente della Fondazione Magna Grecia, Nino Foti, ha concluso così il
primo panel: “Chiudiamo la quinta edizione di SUDeFUTURI, in un posto
meraviglioso, nella culla della civiltà occidentale, la cui storia ci dà
una indicazione sul futuro. L’Italia si salva se si salva il Mezzogiorno e
la cultura è alla base di tutto. La Fondazione ha un ruolo strategico
perché siamo dei divulgatori su temi di attualità molto sentiti. In questi
tre giorni siamo riusciti ad approfondire tematiche chiave come quello
dell’attrazione degli investimenti stranieri, delle connettività con
esperti nel settore energetico, dei trasporti, della denatalità, della
sicurezza e della criminalità organizzata, con ospiti di assoluto rilievo.
Dai Ministri Roccella, Fitto e Sangiuliano, a importanti manager e al
Procuratore Gratteri.”
Nella seconda parte del dibattito sono intervenuti *Raffaele Bonsignore*,
presidente Fondazione Sicilia*,**Carla Maurano*, architetto paesaggista*,
Luca Introini*, area progettazione territoriale Civita mostre e musei, *Fausto
Longo*, direttore scuola di specializzazione in Beni Archeologici
dell’UniSa, *Ugo Picarelli*, fondatore e direttore Borsa mediterranea del
turismo archeologico.
Carla Maurano ha dichiarato: “Bisogna fornire a chi abita nei paesi e nelle
comunità locali, gli strumenti di conoscenza, perché riscontro in modo
diffuso una mancata narrazione sulla conoscenza”
Raffaele Bonsignore ha raccontato le attività della Fondazione Sicilia,
evidenziando le caratteristiche dello sviluppo economico e sociale
dell’isola, affermando che “conoscenza e educazione camminano insieme.
Dobbiamo rendere appetibile quello che vogliamo vendere e sono necessari
servizi e infrastrutture, come autostrade e ferrovie. Il patrimonio deve
essere valorizzato e deve essere fruiribile, generando ricchezza e lavoro”.
Ugo Picarelli ha illustrato il lavoto della Borsa del Mediterraneo, che è
“un grande contenitore” e ha lanciato un appello alla FMG per promuovere
una agenzia della valorizzazione che afferisca al Ministero della Cultura,
perché ci sono delle prospettive enormi di crescita e si potrebbe creare un
itinerario archeologico della Magna Grecia.
Fausto Longo, ha agguunto che l’archeologia è cambiata tantissimo non è più
lo studio dei singoli oggetti, perché se non si contestualizzano non hanno
senso. “Il rientro in Italia di tanti oggetti che erano stati trafugati è
sicuramente un ottimo segnale, ma non si deve dimenticare la sua storia”.
Luca Introini ha reso note le attività di Civita e il ruolo che svolge
nell’ambito del rafforzamento della conoscenza, che è un servizio
fondamentale: “la narrazione è fondamentale e di storie ce ne sono tante da
raccontare, unitamente alle nuove tecnologie che sono uno strumento davvero
efficace. Bisogna, infine, investire sul capitale umano e ragionare in
un’ottica di sistema”.
L’evento si è chiuso con ringraziamenti finali del Presidente Nino Foti,
del vice presidente della FMG Saverio Romano che ha parlato della
conservazione del patrimonio e che, per renderlo un fattore produttivo del
nostro Paese bisogna vincere la sfida di fare diventare il patrimonio
culturale come elemento centrale della nostra politica e geopolitica. “Il
soft power – ha aggiunto – si può esercitare anche alla cultura la missione
di conquistare gli altri popoli. Far comprendere l’italianità a coloro che
vengono nel nostro Paese, come una volta accadeva con il *grand tour*”.
Antonello Colosimo, Presidente ODV della FMG, ha aggiunto: “Oggi si è
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