
(AGENPARL) – lun 02 ottobre 2023 (ACON) Trieste, 2 ott – “Le procedure operative delle aziende
sanitarie ancora ferme e non aggiornate dal 2021 non possono
bloccare il legittimo esercizio dei diritti dei malati come
consentito dalla normativa nazionale e regionale”.
Cos?, in una nota, il consigliere regionale del Partito
democratico, Francesco Martines, nel commentare la replica alla
sua interrogazione “Procedure operative per le istanze di
rimborso delle prestazioni eseguite nel privato: a che punto ? la
Regione?”.
“Questo ? quanto succede – spiega – quando tanti cittadini che
hanno urgenza di prestazioni sanitarie, magari dopo interventi
chirurgici con conseguente prescrizione, e che non trovando la
disponibilit? nei tempi da parte di una struttura sanitaria
pubblica della regione, chiedono l’autorizzazione per rivolgersi
all’attivit? libero-professionale intramoenia”.
“L’autorizzazione ? necessaria al fine di avere il rimborso della
somma eccedente il ticket, parificando cos? gli utenti tra quelli
che hanno la fortuna di utilizzare il servizio pubblico e quelli
che per necessit? si devono rivolgere al privato” aggiunge
Martines.
“Spesso questa autorizzazione non viene concessa e la motivazione
? la seguente – riporta il consigliere -: le procedure operative
per il rilascio della sopracitata autorizzazione, che stavano per
trovare attivazione a inizio 2020, hanno subito un blocco a causa
dell’emergenza pandemica, poi proseguita per tutto il 2021, sono
ancora in fase di elaborazione e di ridefinizione specifica alla
luce del mutato scenario e non sono ancora attive; auspichiamo
tuttavia che il percorso intrapreso possa trovare conclusione al
pi? presto”.
In un sistema sanitario che “consuma oltre il 50% del bilancio
della Regione non ? ammissibile che non si aderisca alle
legittime necessit? delle persone malate perch? non si ? in grado
in pi? di due anni di ripristinare delle procedure prettamente
operative, procedure che non sono da implementare ex-novo, ma che
dovrebbero solo essere opportunamente aggiornante”.
“Ritengo – insiste Martines – che non possano essere delle mere
procedure operative a creare una disparit? di trattamento tra
cittadini che hanno la fortuna di vedersi rispettate le scadenze
per le visite mediche e coloro che sono costretti a rivolgersi al
privato pagando importi importanti, che non si vedono
parzialmente rimborsati”.
“In molti casi tanti utenti non conoscono questa normativa che
permette loro di chiedere un parziale rimborso – conclude il
consigliere – e si fanno carico di costi per la salute
rinunciando a utilizzare quelle somme per spese famigliari
necessarie. In un contesto in cui il nostro sistema tende sempre
pi? ad utilizzare il privato per incapacit? del sistema sanitario
pubblico di dare risposte alla salute dei cittadini aumentano le
disuguaglianze fra chi ha capacit? finanziarie adeguate e chi
invece deve rinunciare a spese utili per la loro quotidianit?”.
ACON/COM/mt
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