
(AGENPARL) – ven 29 settembre 2023 *Network Contacts Srl. Presidio, corteo Usb e incontro in Prefettura con
richiesta di tavolo istituzionale*
Si è tenuta questa mattina, come preannunciato, la manifestazione di
protesta organizzata dall’Unione Sindacale di Base, nell’ambito dello
sciopero proclamato oggi e domani delle lavoratrici del Network Contacts
Srl, sciopero molto partecipato.
Network Contacts Srl svolge attività di call center, impiegando nell’unità
produttiva di Taranto circa 450 lavoratori dipendenti, prevalentemente
inquadrati ad orario part-time con le mansioni previste dal CCNL
Telecomunicazioni e assunti solo al termine di una burrascosa procedura di
successione nell’appalto relativo al servizio di assistenza clienti di Enel
Energia, precedentemente gestito da altri fornitori.
Alta l’adesione sin dal presidio dinnanzi allo Spazio Enel di via
Cavallotti, poi al corteo per le vie del centro cittadino fino alla
Prefettura di Taranto, dove in tarda mattina una delegazione fatta da
rappresentanti sindacali e lavoratori, è stata ricevuta dal Prefetto
Vicario, dottoressa Tarsia. L’incontro è stato occasione per consegnare un
documento riepilogativo della vertenza, nonché per chiedere un tavolo
istituzionale alla presenza di Enel Energia, quale stazione appaltante,
dell’azienda e ovviamente dei rappresentanti dei lavoratori.
La dottoressa Tarsia ha colto la delicatezza della vertenza, mostrando
grande disponibilità a relazionare su tutto al nuovo Prefetto,
compatibilmente con i tempi di insediamento e ha previsto un tempo che si
aggira sui dieci giorni, per l’ottenimento di una risposta in merito.
*I TERMINI DELLA VERTENZA*
Alla base della manifestazione sicuramente il comportamento assunto dalla
Network Contacts che, fin dall’aggiudicazione dell’appalto, circa 10 mesi
fa, ha voluto imporre ai dipendenti del call center di Enel Energia di
Taranto, un drastico peggioramento delle loro condizioni di lavoro e di
vita, dapprima con il tentativo di tagliare del 30% le ore di lavoro e il
reddito di tutte le maestranze, scongiurato grazie alla risposta
organizzata delle lavoratrici e dei lavoratori.
A pesare anche il tentativo di organizzare il lavoro in maniera
assolutamente discrezionale, tanto da rendere difficoltosa, se non
impossibile, la conciliazione tra lavoro e vita privata; e ancora tagli
alla retribuzione contrattuale, mediante la spudorata violazione del CCNL
di categoria in ordine alle maggiorazioni previste per il lavoro festivo.
Tali iniziative si inseriscono peraltro nel più ampio contesto di una
spregiudicata politica aziendale di competizione al ribasso che la società
Network Contacts Srl ha da tempo ingaggiato con i suoi concorrenti di
mercato, compensando il basso margine di redditività degli appalti, di cui
aggiudicataria, con i sacrifici e le rinunce che impone ai suoi dipendenti.
Una politica che ha già prodotto tre anni di tagli alle retribuzioni e ai
diritti di migliaia di lavoratori e lavoratrici della sede di Molfetta di
Network Contacts Srl, in virtù di uno scellerato accordo sindacale
derogatorio dei diritti economici e normativi previsti dal contratto
nazionale di lavoro, basato sulla ridotta maturazione dei permessi orari,
sul congelamento degli scatti di anzianità, sulla cancellazione delle
maggiorazioni previste per il lavoro supplementare, straordinario e festivo
etc., che è valso ben 14 milioni di Euro di risparmi sul costo del lavoro,
alla fine dei quali la società in questione ha avviato, a ridosso del
Ferragosto scorso, una procedura di licenziamento collettivo per circa 280
dipendenti, dagli esiti tuttora incerti. In questo quadro, riteniamo che
ENEL Energia, in qualità di stazione appaltante della Network Contacts srl,
non possa continuare a restare spettatrice indifferente del costante e
progressivo peggioramento delle condizioni materiali di lavoro e di vita
dei dipendenti del suo fornitore. Pensiamo invece che sia necessario un
urgente intervento istituzionale per richiamare il committente in
questione, il cui maggior azionista è il Ministero dell’Economia e delle
Finanze, alla responsabilità sociale che dovrebbe caratterizzare il suo
operato in fase di aggiudicazione degli appalti e al ruolo di garante delle
condizioni di lavoro adottate dall’appaltatore, ed è questo il senso della
richiesta del tavolo istituzionale presentata oggi in Prefettura. Allo
stesso tempo, riteniamo indispensabile un tempestivo intervento da parte di
quelle Istituzioni ed Enti pubblici preposti a vigilare sull’applicazione
delle disposizioni di legge e di contratto all’interno dei luoghi di lavoro
che, per quanto consta alla scrivente organizzazione sindacale, sono già
stati messi formalmente a conoscenza da molti mesi delle vicende finora
descritte, finalizzato a ripristinare il rispetto delle regole. Per queste
ragioni, le lavoratrici e i lavoratori di Taranto della Network Contacts
srl sono impegnati da mesi in una dura mobilitazione e, in questo contesto
si colloca l’iniziativa odierna .
* Francesco Marchese USB Lavoro Privato – Taranto*
*Ufficio Stampa USB Taranto*
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