
A Villa La Rotonda si sono tenuti Gli Stati Generali dell’Editoria, un momento di riflessione sulle
sfide e le opportunità del settore
(AGENPARL) – Venerdì 29 Settembre 2023 – Quale futuro per l’editoria in un paese che non legge? È questo l’interrogativo che ha fatto da sfondo all’evento “Il ruolo dell’editoria e dell’informazione per lo
sviluppo sociale ed economico del Paese”, organizzato da GV Group, che si è tenuto questo
pomeriggio presso Villa La Rotonda a Vicenza.
L’evento, che ha visto la partecipazione dei rappresentanti dei principali gruppi editoriali italiani, si
è profilato come gli Stati Generali dell’Editoria, per discutere sullo stato dell’arte del settore, tra
sfide e opportunità del presente, e immaginare nuove prospettive e possibilità di sviluppo per il
futuro.
Ad aprire l’evento è stato Fabio Franceschi, Presidente di GV Group, che ha inquadrato lo
scenario in cui si muove il settore, restituendo in numeri l’entità della crisi che sta vivendo il libro
nel Paese. In Italia, il numero annuo di copie pro-capite acquistate è pari a 3.2, nettamente
inferiore a quello di Stati Uniti (5.1), Germania (6), Regno Unito (7) e Francia (7.5). Un risultato,
questo, della costante perdita di centralità della lettura nel vivere quotidiano, che si riflette sul
vistoso calo del numero di lettori, diminuito di oltre tre milioni negli ultimi tredici anni. A oggi,
secondo le rilevazioni ISTAT, quasi due italiani su tre non leggono nemmeno un libro nell’arco di
un anno.
All’introduzione di Franceschi è seguita una tavola rotonda, moderata dal giornalista Paolo Mieli,
che ha coinvolto Alberto Barachini, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei
Ministri con delega all’informazione e all’editoria, lo psichiatra e scrittore Paolo Crepet, Andrea
Gavosto, Direttore Generale della Fondazione Agnelli, la scrittrice Erin Doom e la critica
cinematografica e content creator Gabriella Giliberti.
La discussione ha affrontato il ruolo del libro e dell’editoria quale strumento di democrazia e di
sviluppo del capitale culturale del paese e, al contempo, volano dell’economia. Grande spazio di
riflessione è stato poi rivolto al futuro della lettura e dei suoi protagonisti, i giovani, evidenziando il
ruolo e l’incidenza dei nuovi canali e prodotti culturali sulla domanda di libri, in primis i social
media: una minaccia, da un lato, per il loro impatto sulla capacità di concentrazione individuale,
ma una opportunità, dall’altro, per creare nuove comunità di lettori e generare veri e propri casi
editoriali, come testimoniano le recenti esperienze negli Stati Uniti.
“È cambiata la nostra relazione con il tempo. Si è ridotta drasticamente la nostra capacità di
attendere, di concentrarci e di isolarci. La lettura è un momento di isolamento, ma viviamo con un
rumore tecnologico che ci sovrasta.” dichiara Alberto Barachini, Sottosegretario di Stato alla
Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’informazione e all’editoria. “Gli italiani, in
particolare, rispetto ad altri Paesi europei, da tecno-entusiasti sono diventati tecno-maniaci e,
infine, tecno-dipendenti. I deludenti dati della lettura che riguardano il nostro Paese
indirettamente lo raccontano. Il recupero del tempo dedicato alla lettura credo passi per la
formazione e, quindi, per l’educazione alla lettura cui i giovani possono allenarsi se sono motivati.
Incontrando gli studenti delle scuole mi sono reso conto del grande livello di curiosità che c’è in
loro, nonostante una vita digitale ormai immersiva. Ma perché questa scintilla diventi passione per
la lettura, a mio avviso, occorre selezionare libri che mantengano le promesse di copertina e
stimolare gli autori a realizzare libri su temi come, per esempio, l’intelligenza artificiale e
l’educazione digitale con un linguaggio e uno stile adatto ai ragazzi. Anche gli editori dei giornali
potrebbero avere un ruolo importante: vi sembra che oggi i quotidiani siano scritti in modo da
poter interessare un ragazzo che si nutre di video e conversazioni sui social? Su questo punto mi
adopererò personalmente per portare il tema alla loro attenzione. E continuerò, allo stesso tempo,
ad andare nelle scuole a parlare con gli studenti”.
“In uno scenario in cui si assiste, da un lato, alla contrazione della domanda di libri e, dall’altro, a
una molteplicità di canali che catalizzano l’attenzione delle persone, GV Group, attraverso la
propria presenza nel mercato europeo e nordamericano, vuole portare al tavolo il suo osservatorio
per incentivare la riflessione degli operatori del comparto e identificare nuove leve per fidelizzare e
attrarre i lettori. Stimolando l’interesse per la lettura e puntando sulla cultura, cresce l’editoria e
cresce l’Italia”, afferma Fabio Franceschi, Presidente GV Group.
“Il libro è un oggetto antichissimo, ma questo non vuol dire che sia antiquato” commenta Paolo
Mieli, moderatore della tavola rotonda. “La sfida di oggi e di domani sarà adattarlo ai tempi, ai
bisogni e agli interessi odierni, sfruttando i nuovi strumenti che la tecnologia ci offre e ascoltando i
giovani, come abbiamo voluto fare oggi in questa discussione. Anche da loro dipende il futuro di
questo settore complesso”, conclude Mieli.