
(AGENPARL) – gio 28 settembre 2023 Care e cari,
a Derna, in Libia, MSF sta fornendo supporto alla salute mentale alla popolazionecolpita dalle inondazioni, al personale medico e ai volontari e nell’ultima settimana ha effettuato 537 visite mediche in due centri sanitari della città.
“Molti dei nostri pazienti sono ancora sotto shock e alcuni mostrano segni di trauma psicologico. Alcuni bambini rifiutano di bere acqua per paura di annegare e i pazienti raccontano di avere dei flashback” dichiara Michel Olivier Lacharité, capomissione di MSF a Derna.
Le équipe di MSF continuano a valutare i bisogni della popolazione e sono pronte ad incrementare le attività di supporto.
Grazie per la vostra attenzione,L’Ufficio stampa di Medici Senza Frontiere
– COMUNICATO STAMPA MEDICI SENZA FRONTIERE –
Libia, Derna: MSF fornisce visite mediche e supporto psicologico
Visitate 537 persone in una settimana, enormi i bisogni di assistenza alla salute mentale
28 settembre 2023 – A Derna, in Libia, dopo oltre due settimane dalle inondazioni, Medici Senza Frontiere (MSF) sta fornendo supporto alla salute mentale alla popolazionecolpita, al personale medico e ai volontari che stanno aiutando nell’emergenza. Nei centri sanitari di Embokh e Salem Sassi e nella struttura di accoglienza adibita nella scuola Oum Al Qura, i team medici di MSF hanno effettuato 537 visite mediche in una settimana. Oltre a un enorme bisogno di assistenza psicologica, i pazienti visitati presentavano problemi legati a malattie croniche, come diabete e ipertensione, diarrea e infezioni respiratorie, specialmente tra i bambini.
“La popolazione è profondamente colpita da questo disastro. Molte persone hanno perso la casa o i familiari, spesso entrambi” dichiara Michel Olivier Lacharité, capomissione di MSF a Derna. “Dopo più di due settimane dalle inondazioni, la ricerca dei corpi sotto il fango non è più una priorità ma alcuni corpi continuano a essere recuperati in mare e, secondo i team di ricerca e soccorso, nelle prossime settimane l’acqua continuerà a restituire cadaveri”.
Nonostante il sistema ospedaliero stia facendo fronte all’emergenza e gli ospedali da campo adibiti dai governi stranieri siano stati operativi già pochi giorni dopo l’alluvione, le strutture di assistenza sanitaria di base rimangono particolarmente colpite dal disastro: molti operatori sanitari e parasanitari sono morti o hanno perso i loro cari e alcuni centri sanitari sono ora supportati da volontari. Oltre la ricostruzione del ponte che collega le due parti della città, la priorità delle autorità dal punto di vista medico è garantire un sostegno alla salute mentale a coloro che sono rimasti traumatizzati o hanno perso tutto.
“Molti dei nostri pazienti sono ancora sotto shock e alcuni mostrano segni di trauma psicologico. Alcuni bambini rifiutano di bere acqua per paura di annegare e i pazienti raccontano di avere dei flashback, di non riuscire a dormire tra le 2:30 e le 5:00 del mattino, l’ora esatta in cui l’onda mortale ha travolto la città nella notte del 10 settembre” conclude Lacharité di MSF.
Le équipe di MSF continuano a valutare i bisogni della popolazione e sono pronte ad incrementare le attività di supporto.
L’Ufficio stampa di Medici Senza Frontiere