
(AGENPARL) – gio 28 settembre 2023 Il Comune di Piacenza annuncia che procederà con azioni legali a tutela
dell’ente e a tutela dell’immagine della città per l’annullamento della
sesta tappa del Giro d’Italia Handbike. Azioni da intraprendere nei
confronti degli organizzatori i quali, dopo aver ricevuto dell’ente stesso
il contributo economico richiesto (25mila euro), hanno preso la decisione
avventata, unilaterale e non condivisa di annullare la manifestazione. In
tal senso è stato conferito espresso mandato all’avvocatura comunale.
L’ente intende far chiarezza dunque sullo stop all’evento che si sarebbe
dovuto svolgere domenica 24 settembre 2023 in città, con partenza sul
Pubblico Passeggio alle 11 del mattino. Annullamento per il quale l’Ente
tutto – per tramite della sindaca Katia Tarasconi e dell’assessore allo
Sport Mario Dadati – ha già espresso e ribadisce il profondo rammarico nei
confronti di ogni singolo atleta, dei loro famigliari e accompagnatori, del
movimento paraolimpico, degli appassionati e della cittadinanza intera.
Detto questo, e prima di entrare nel merito della vicenda, la sindaca
Tarasconi ci tiene a precisare che non è mai stata in discussione la
fiducia nei confronti dell’assessore Dadati, che si era subito reso
disponibile a rimettere le deleghe. Assessore che è divenuto oggetto di
attacchi – insieme a tutta l’amministrazione – particolarmente ostili e
scollegati dall’oggettiva realtà dei fatti. Attacchi che hanno utilizzato
le scuse dell’assessore stesso, e poi della sindaca, come una sorta di
ammissione di responsabilità tecniche che in realtà non sussistono. Scuse
doverose nelle vesti di rappresentanti del Comune ma che non devono essere
interpretate come ammissione di colpe che un assessore o un sindaco, nei
loro ruoli di rappresentanza e non certo di organizzatori, non possono
avere. Gli amministratori non sono gli organizzatori di manifestazioni.
Il Comune, dunque, ritiene che sia opportuno mettere ordine nei fatti e
chiarire le parti e i compiti di ogni soggetto coinvolto in questo evento
sportivo di rilievo nazionale. Evento che lo stesso Comune si è da subito
reso disponibile a ricalendarizzare il prima possibile ricevendo, però,
risposta negativa da parte dell’organizzatore.
I fatti, dunque. Il Comune di Piacenza ha accettato la proposta di SEO
A.s.d., associazione sportiva dilettantistica non a fini di lucro, di
ospitare in città la sesta tappa del Giro Handbike. Ha accettato di buon
grado e con orgoglio, stanziando la somma di 25mila euro a titolo di
rimborso a favore dell’associazione e contribuendo così a coprire parte dei
costi di organizzazione dell’evento.
L’organizzazione della manifestazione è oggetto di un “Prontuario”,
predisposto dalla stessa SEO, che viene sottoposto a tutte le
amministrazioni delle località in cui l’iniziativa viene presentata. In
tale documento si legge che l’organizzazione locale della tappa deve
assicurare le modalità e le prestazioni necessarie allo svolgimento della
manifestazione e l’intervento diretto dell’Ente comunale ospitante.
Tra i compiti dell’organizzatore, che non è il Comune, vi è anche il
reperimento di personale idoneo a presenziare agli incroci. Nel caso di
specie, l’assessore Dadati si era offerto di contattare Federciclismo per
chiedere la disponibilità di volontari. Cosa che ha fatto, come chiarito
dalla stessa rappresentante provinciale della Federazione. Le successive
fasi di verifica non erano compito dell’assessore ma degli organizzatori
della manifestazione.
Nel percorso che ha portato alla sventurata data del 24 settembre, si sono
svolte (9 giugno e 5 settembre) due Conferenze dei servizi alla presenza di
tutti gli “attori” necessari: amministrazione, uffici tecnici, associazione
organizzatrice. Nei verbali si legge testualmente: “Rimane a carico degli
organizzatori la verifica delle condizioni del percorso il giorno stesso
della manifestazione e le conseguenti decisioni in merito all’opportunità
di realizzazione dell’iniziativa”.
E sempre l’organizzazione aveva l’obbligo di vigilare sul corretto
svolgimento della manifestazione, con espresso esonero di responsabilità
del Comune.
E veniamo al giorno della manifestazione, domenica mattina. Va osservato
che non risulta al Comune che sia stato fatto, da parte
dell’organizzazione, alcun controllo preventivo sul circuito nelle ore
precedenti alla prevista partenza. Pur avendo a disposizione tutti i
contatti necessari, i responsabili della gara non hanno fatto avere alcuna
richiesta ai Servizi comunali competenti.
L’assessore si è presentato sul luogo della manifestazione nelle sue vesti
istituzionali di rappresentanza e si è reso conto dell’assenza di
volontari. Assenza dovuta al mancato reperimento dei volontari stessi da
parte di Federciclismo provinciale.
Il problema, dunque, è stato riscontrato quasi a ridosso della partenza,
senza che gli organizzatori avessero per tempo verificato l’agibilità del
percorso, come si erano impegnati a fare.
A quel punto l’assessore ha cercato di porre rimedio, chiamando a ulteriore
supporto altro personale della Polizia Locale oltre a quello già deputato a
presidiare gli incroci stradali. Incroci che, di conseguenza, erano
presidiati con otto agenti.
Rimanevano da presidiare varchi pedonali sul Pubblico passeggio, dunque.
Invece trascorsa solo un’ora dopo l’orario previsto per la partenza, la
stessa Polizia Locale dà conto che ”alle ore 12.10 il responsabile della
manifestazione, dopo essersi consultato con gli organizzatori, comunicava
di rinviare la gara di handbike per mancanza di sicurezza sul percorso,
dovuta all’assenza di volontari, i quali non si sono presentati”.
E’ stata dunque una scelta unilaterale dell’organizzazione di non far
svolgere la tappa, scelta che ben avrebbe potuto essere diversa con un
maggiore impegno da concordare e condividere con l’Amministrazione che si è
spesa organizzativamente ed economicamente perché la manifestazione si
svolgesse.
Andrea Pasquali
Portavoce del Sindaco
Comune di Piacenza