
(AGENPARL) – mar 26 settembre 2023 CITTÀ DI RECANATI
AMAT
con il contributo di
REGIONE MARCHE
MiCRECANATI
TEATRO
PERSIANI
STAGIONE 2023.24
PROGRAMMA
5 DICEMBRE
UMBERTO ORSINI, FRANCO BRANCIAROLI
I RAGAZZI IRRESISTIBILI
NEIL SIMON
MASSIMO POPOLIZIO
21 DICEMBRE
STEFANO FRESI, TONI FORNARI, EMANUELA FRESI
CETRA… UNA VOLTA
TONI FORNARI
AUGUSTO FORNARI
16 GENNAIO
CESARE BOCCI, GALATEA RANZI
GIULIO PRANNO, MARTA GASTINI
IL FIGLIO
FLORIAN ZELLER
PIERO MACCARINELLI
31 GENNAIO
SILVIA GRIBAUDI
GRACES
MATTEO MAFFESANTI
SILVIA GRIBAUDI, SIRO GUGLIELMI
MATTEO MARCHESI, ANDREA RAMPAZZO
21 FEBBRAIO
DRUSILLA FOER
VENERE NEMICA
DRUSILLA FOER, GIANCARLO MARINELLI
ELENA TALENTI
DIMITRI MILOPULOS
3 MARZO
[RESIDENZA DI RIALLESTIMENTO]
GIUSEPPE ACETO, ALESSANDRO BANDINI, MICHELANGELO DALISI
GIOVANNI DRAGO, ANNA MANELLA, ALBERTO MARCELLO
FRANCESCA OSSO, EDOARDO SORGENTE, AURORA SPREAFICO
LA DODICESIMA NOTTE
(O QUELLO CHE VOLETE)
WILLIAM SHAKESPEARE
GIOVANNI ORTOLEVA
5 APRILE
GAIA DE LAURENTIIS, STEFANO ARTISSUNCH
UNA GIORNATA QUALUNQUE
DARIO FO, FRANCA RAME
STEFANO ARTISSUNCH
LA DOMENICA AL PERSIANI
SABATO 9 DICEMBRE
CIRCORIBOLLE
CI VUOLE UN FIORE
le canzoni di Gianni Rodari
DOMENICA 18 FEBBRAIO
ERSILIADANZA
CAPPUCCETTO ROSSO
DOMENICA 10 MARZO
ARMAMAXA TEATRO / TEATRO GIOVANI TEATRO PIRATA
ROBIN HOOD
DOMENICA 7 APRILE
INTI
STORIA D’AMORE E ALBERI
COMUNICATO STAMPA
Il Teatro Persiani di Recanati torna ad aprire le sue porte a una nuova stagione di spettacolo dal vivo, promossa dal Comune di Recanati con l’AMAT e realizzata con il contributo della Regione Marche e del MiC.
“È con soddisfazione che presentiamo la stagione teatrale 2023-2024, dopo il successo straordinario della scorsa, con spettacoli che hanno registrato il tutto esaurito a dimostrazione di quanto il teatro sia al centro della vita culturale della nostra comunità. – Ha dichiarato il sindaco Antonio Bravi –La programmazione di quest’anno è stata curata con l’obiettivo di accontentare i gusti e gli interessi della maggior parte dei nostri concittadini. Dalle rappresentazioni classiche alle produzioni contemporanee, abbiamo cercato di creare un programma che sia inclusivo e coinvolgente. Il teatro è per eccellenza da sempre nella nostra città un luogo di condivisione, di divertimento e di riflessione per tutti i nostri concittadini.”
“Anche quest’anno la nostra stagione teatrale, dopo le serate da tutto esaurito dello scorso anno, si presenta con spettacoli che possono attrarre un pubblico variegato. – Ha affermato l’assessora alle Culture Rita Soccio – Il teatro è magia ed è per questo che abbiamo dedicato particolare attenzione a una stagione rivolta ai più piccoli, con spettacoli appositamente pensati per loro, invitando le famiglie a condividere questa esperienza speciale. Il teatro è un luogo di apprendimento, immaginazione e crescita e crediamo che debba far parte della vita di ogni bambina e bambino. Insieme, possiamo creare momenti straordinari e stimolare la creatività nei nostri piccoli cittadini e cittadine.”
I ragazzi irresistibili di Neil Simon, uno dei maggiori scrittori americani degli ultimi cinquant’anni, con due mostri sacri del teatro italiano, Umberto Orsini e Franco Branciaroli, diretti da Massimo Popolizio, tra i maggiori registi della scena italiana, inaugura il cartellone il 5 dicembre con un omaggio al mondo degli attori, alle loro piccole e deliziose manie e tragiche miserie. La musica, le canzoni, le parodie memorabili dell’indimenticabile Quartetto Cetra sono riproposti il 21 dicembre in Cetra… una volta di Toni Fornari con Stefano Fresi, Toni Fornari, Emanuela Fresi, diretti da Augusto Fornari, un concentrato esplosivo di bravura, simpatia, bel canto. Il 16 gennaio il nuovo anno a teatro si apre con Il figlio, un testo di Florian Zeller lucido, intelligente e carico di emozioni, un bel pezzo di teatro contemporaneo di parola affidato alla maestria interpretativa di Cesare Bocci e Galatea Ranzi con Giulio Pranno e Marta Gastini per la regia di Piero Maccarinelli. Con umorismo ed empatia, la coreografa Silvia Gribaudi eleva le concezioni di imperfezione umana a forma d’arte il 31 gennaio con Graces, progetto di performance ispirato alla scultura e al concetto di bellezza e natura che Antonio Canova realizzò tra il 1812 e il 1817. Drusilla Foer, amatissima attrice, cantante e autrice, è attesa al Persiani il 21 febbraio con il suo nuovo spettacolo, Venere Nemica. L’iconica Signora dallo stile unico porta in scena un testo ispirato alla favola di Apuleio Amore e Psiche, riletta in modo divertente, commovente, a tratti tragico, che tocca temi antichi, come la competizione suocera/nuora, che si rivelano di un’attualità disarmante, resa ancora più evidente dal trasparire della personalità spiccata dell’interprete. Il Teatro Persiani conferma la sua vocazione di luogo di creazione artistica ospitando la residenza di riallestimento di La dodicesima notte (o quello che volete) diretta dal giovane fiorentino Giovanni Ortoleva, menzione speciale nel concorso “Registi under 30” della Biennale di Venezia 2018, che precede il debutto del 3 marzo. Considerata da molti critici la migliore commedia di Shakespeare, La dodicesima notte è un testo sorprendente, amaro ma lieve, profondamente malinconico e irresistibilmente divertente messo in scena dagli abilissimi Giuseppe Aceto, Alessandro Bandini, Michelangelo Dalisi, Giovanni Drago, Anna Manella, Alberto Marcello, Francesca Osso, Edoardo Sorgente, Aurora Spreafico. Conclude la stagione il 5 aprile Una giornata qualunque con Gaia De Laurentiis e Stefano Artissunch che firma anche la regia. La commedia, divertente e vivace, offre un ritratto delle nevrosi femminili e condensa al meglio la comicità di Dario Fo e Franca Rame autori del testo arricchito dalle musiche vivaci della Banda Osiris.
Il Teatro Persiani rinnova l’atteso appuntamento con La domenica al Persiani, stagione dedicata alle famiglie con quattro appuntamenti. Si inizia sabato 9 dicembre con Ci vuole un fiore. Le canzoni di Gianni Rodari di CircoRibolle e si prosegue il 18 febbraio con Cappuccetto rosso di ErsiliaDanza, il 10 marzo con Robin Hood di Armamaxa Teatro / Teatro Giovani Teatro Pirata e il 7 aprile con Storia d’amore e alberi di Inti.
MARTEDÌ
5 DICEMBRE
I RAGAZZI
IRRESISTIBILI
di Neil Simon
con Umberto Orsini e Franco Branciaroli
e con Flavio Francucci, Chiara Stoppa
Eros Pascale, Emanuela Saccardi
regia Massimo Popolizio
scene Maurizio Balò
costumi Gianluca Sbiccaluci Carlo Pedianisuono Alessandro Saviozzi
produzione Teatro de Gli Incamminati, Compagnia Orsini e Teatro Biondo Palermo
in collaborazione con AMAT e Comune di Fabriano
I due protagonisti della commedia di Neil Simon, giustamente giudicato uno dei maggiori scrittori americani degli ultimi cinquant’anni, sono due anziani attori di varietà che hanno lavorato in coppia per tutta la loro vita dando vita ad un duo diventato famoso come “I ragazzi irresistibili” e che, dopo essersi separati per insanabili incomprensioni, sono chiamati a riunirsi, undici anni dopo, in occasione di una trasmissione televisiva che li vuole insieme, per una sola sera, per celebrare la storia del glorioso varietà americano. In scena vediamo i due vecchi attori che, con le loro diverse personalità, cercano di ricucire quello strappo che li ha separati per tanti anni nel tentativo di ridare vita a un numero comico che li ha resi famosi. Le incomprensioni antiche si ripresentano più radicate e questa difficile alchimia è il pretesto per un gioco di geniale comicità e di profonda melanconia. Certi scambi di battute e situazioni esilaranti sono fonte non solo di comicità ma anche di uno sguardo di profonda tenerezza per quel mondo del teatro che, quando vede i suoi protagonisti avviati sul viale del declino, mostra tutta la sua umana fragilità.
Umberto Orsini e Franco Branciaroli si ritrovano insieme per ridare vita a questo testo, che in questi anni è diventato un classico, nel tentativo di cogliere tutto quello che lo rende più vicino al teatro di un Beckett (Finale di partita) o addirittura a un ?echov (Il canto del cigno) piuttosto che a un lavoro di puro intrattenimento. In questo omaggio al mondo degli attori, alle loro piccole e deliziose manie e tragiche miserie, li affianca la regia di Massimo Popolizio che ritrova nei due protagonisti quei compagni di strada coi quali ha condiviso tante esperienze tra le più intense e significative del teatro di questi anni.
GIOVEDÌ
21 DICEMBRE
CETRA…
UNA VOLTA
di Toni Fornari
con Stefano Fresi
Toni Fornari, Emanuela Fresi
regia Augusto Fornari
scene Alessandro Chiti
produzione Andrea Maia, Vincenzo Sinopoli / A.T.P.R. Associazione Teatri per Roma
Un concerto spettacolo che vuole essere un tributo al quartetto più celebre del palcoscenico e della televisione italiana dagli anni ’40 agli anni ’80, il quartetto Cetra. La musica, le canzoni, le parodie memorabili dell’indimenticabile Quartetto Cetra sono riproposti in questo spettacolo da tre interpreti eccezionali che costituiscono un concentrato esplosivo di bravura, simpatia, bel canto e trascinano il pubblico nell’epoca splendente dei grandi varietà televisivi. Un omaggio al mitico quartetto che, dopo la morte di Lucia Mannucci, chiude la meravigliosa parentesi di un gruppo che ha fatto la storia della televisione e del teatro italiano.
Per questo ancora una volta si sono riuniti i Favete Linguis, trio vocale composto da Stefano Fresi, Toni Fornari ed Emanuela Fresi i quali, fin dall’inizio della loro carriera, si sono ispirati al Quartetto Cetra, ricalcando il loro peculiare stile comico-parodistico. In questo spettacolo interpretano tutte le canzoni di maggior successo dei Cetra e si esibiscono altresì in esilaranti parodie musicali, sempre ricalcando lo stile raffinato ed elegante del quartetto, mescolando divertimento scenico e virtuosismo vocale.
Cetra… una volta non è un racconto filologico, non solo la storia di un gruppo che ha fatto la storia, ma un atto d’amore per ciò che ci ha ispirato, canzoni, sketch, parodie musicali, gag e soprattutto leggerezza, divertimento e amore per questo nostro mestiere. Ho voluto, insieme allo scenografo Alessandro Chiti, creare una scena che abbracciasse gli interpreti, li contenesse e che potesse essere, di volta in volta, radio, studio televisivo, album di ricordi, teatro. Un viaggio tra passato e presente, tra malinconia e risate, sulla scia magica di un quartetto diventato leggenda. Augusto Fornari
MARTEDÌ
16 GENNAIO
IL FIGLIO
di Florian Zeller
traduzione e regia Piero Maccarinelli
con Cesare Bocci, Galatea Ranzi
Giulio Pranno, Marta Gastini
scene Carlo Di Marino
costumi Gianluca Sbiccaproduzione ilParioli, Teatro della Pergola
Il testo di Florian Zeller fa parte di una trilogia Il Padre, La Madre, Il Figlio testi non collegati fra loro se non dal numero dei personaggi-6- e dalle implicazioni umane e sociali.
Il Padre da me diretto in Italia con Haber nel ruolo del titolo è poi diventato un film con Anthony Hopkins che ha vinto l’Oscar e una sceneggiatura firmata da Zeller anche regista e da Hampton che a sua volta ha vinto l’Oscar.
Anche Il Figlio si appresta a divenire film sempre per la regia di Zeller con Hugh Jackman, Laura Dern e Vanessa Kirby eduna sicura sorpresa nel ruolo del figlio.
Mentre ne Il Padre venivano analizzati i rapporti degli altri in rapporto all’Alzheimer, qui Zeller ci conduce sapientemente per mano sul terreno delle incomprensioni generazionali all’interno del nucleo familiare.
La trama inizialmente è semplice: Nicola frequenta l’ultima classe del liceo e vive a casa della madre Anna. Suo padre Piero ha appena avuto un altro figlio con la sua nuova compagna Sofia. Anna informa il padre che Nicola da tre mesi non ha più frequentato il liceo e secondo lei ha una depressione adolescenziale. Piero ne parla con Nicola che esprime il desiderio di andare a vivere da lui e Sofia. Piero a quel punto decide di cambiare scuola a Nicola, adoperandosi, nei suoi limiti, per ridare a Nicola il gusto di vivere. Qui mi fermo con quello che Zeller ci riserva.
La trama è semplice ma non il tessuto di emozioni, la voglia di svelare quello che spesso troppo spesso si nasconde. Il testo conquista grazie non solo alla bellezza del linguaggio ma alla capacità di introspezione, ai rimandi fra un personaggio e l’altro, al manifestarsi delle loro debolezze e incapacità di capire se stessi e gli altri.
[…] Rappresentato già in moltissimi paesi è un onore per me dirigere questo testo di Florian Zeller, lucido intelligente e carico di emozioni, un gran bel pezzo di teatro contemporaneo di parola. Piero Maccarinelli
MERCOLEDÌ
31 GENNAIO
GRACES
coreografia Silvia Gribaudi
drammaturgia Silvia Gribaudi e Matteo Maffesantidanzatori Silvia Gribaudi, Siro Guglielmi, Matteo Marchesi e Andrea Rampazzo
disegno luci Antonio Rinaldi
costumi Elena Rossi
produzione Zebra
coproduzione Santarcangelo Festival
con il sostegno di MiCprogetto realizzato con il contributo di
ResiDance XL – luoghi e progetti di residenza per creazioni coreografiche, azione della Rete Anticorpi XL – Network Giovane Danza D’autore coordinata da L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino e IntercettAzioni – Centro di Residenza Artistica della Lombardia – progetto di Circuito CLAPS e Industria Scenica, Milano Musica, Teatro delle Moire, Zona K
residenze artistiche ARTEFICI – Artisti Associati di Gorizia
Klap – Maison Pour la danse MarsigliaCentro per la Scena Contemporanea/Operaestate Festival del Comune di Bassano del Grappa
Centro di Residenza Armunia/CapoTrave Kilowatt
L’arboreto – Teatro Dimora | La Corte Ospitale: Centro di Residenza Emilia-Romagna
Dansstationen, Danscentrum Syd, Skånesdansteater Malmö – Svezia
CollaborAction#4 2018/2019 in collaborazione con festival, rassegne e stagioni a cura di
Anticorpi, Ater, Interplay, Piemonte dal Vivo, AMAT, Arteven, Teatro Comunale di Vicenza
Artedanzae20, Teatro Pubblico Pugliese, C.L.A.P.Spettacolodalvivo, Armunia, FTS Onlus
Vincitore del premio Danza&Danza 2019 “Produzione Italiana dell’anno”
Vincitore dell’azione CollaborAction#4 2018/2019
Finalista premio Rete Critica 2019
Spettacolo selezionato a NID Platform 2019
Graces è un progetto di performance ispirato alla scultura e al concetto di bellezza e natura che Antonio Canova
realizzò tra il 1812 e il 1817. L’ispirazione è mitologica. Le 3 figlie di Zeus – Aglaia, Eufrosine e Talia – erano creature divine che diffondevano splendore, gioia e prosperità. In scena tre corpi maschili, tre danzatori (Siro Guglielmi, Matteo Marchesi, Andrea Rampazzo) dentro ad un’opera scultorea che simboleggia la bellezza in un viaggio di abilità e tecnica che li porta in un luogo e in un tempo sospesi tra l’umano e l’astratto. Qui il maschile e il femminile si incontrano, lontano da stereotipi e ruoli, liberi, danzando il ritmo stesso della natura.
In scena anche l’autrice Silvia Gribaudi che ama definirsi “autrice del corpo” perché la sua poetica trasforma in modo costruttivo le imperfezioni elevandole a forma d’arte con una comicità diretta, crudele ed empatica in cui non ci sono confini tra danza, teatro e performing arts. Negli ultimi 10 anni Silvia Gribaudi si è interrogata sugli stereotipi di genere, sull’identità del femminile e sul concetto di virtuosismo nella danza e nel vivere quotidiano, andando oltre la forma apparente, cercando la leggerezza, l’ironia e lo humour nelle trasformazioni fisiche, nell’invecchiamento e nell’ammorbidirsi dei corpi in dialogo col tempo.
Graces si è realizzato grazie allo sguardo registico e visivo di Matteo Maffesanti (regista, formatore e videomaker)
che ha seguito con Silvia Gribaudi tutto il processo artistico che si è sviluppato con tappe di lavoro che comprendevano laboratori con cittadini sui materiali coreografici.
“Con un umorismo generoso e un’empatia radicale, la coreografa italiana Silvia Gribaudi eleva le concezioni di imperfezione umana a forma d’arte al di là dei cliché e delle apparenze. Ispirandosi alla scultura Le tre grazie (Antonio Canova 1812-1817) – che rappresenta le figlie di Zeus Eufrosine, Aglaea e Thalia – i tre interpreti maschili
insieme a Silvia cercano nuovi significati della parola ‘grazia’. Con la danza e la parola, ma soprattutto con calore e leggerezza, lo spettacolo rivela una parte fondamentale della nostra umanità”. Annette Van Zwoll, dramaturg
MERCOLEDÌ
21 FEBBRAIO
VENERE
NEMICA
scritto da Drusilla Foer e Giancarlo Marinelli
con Drusilla Foere con Elena Talenti
regia Dimitri Milopulosproduzione artistica Franco Godi per Best Sound
produzione esecutiva e distribuzione Savà Produzioni Creative
Venere, Dea della bellezza e dell’amore esiste ancora. Creatura immortale, l’antica Dea vive oggi lontano dall’Olimpo e dai suoi parenti, immaturi, vendicativi, capricciosi, prigionieri come la Dea stessa nell’eterna bolla di tempo che è l’immortalità. Ha trovato casa a Parigi, fra gli uomini, di cui teneramente invidia la mortalità, che li costringe all’urgenza di vivere emozioni, esperienze sentimenti. Venere può permettersi di essere imperfetta tra gli umani. Si sa, in tempi duri per tutti – in particolare per gli dei in deficit crescente di fede e consenso – potersi permettere finalmente di vivere nell’imperfezione dell’umano esistere, godendo delle debolezze umane come la moda e il lusso, non è cosa da poco per la nostra immortale eroina.