
(AGENPARL) – lun 25 settembre 2023 Confcommercio: le imprese familiari-individuali investono in formazione
Sette imprese familiari-individuali su 10 (tra il 2022 e il 2024) stanno
investendo in formazione per fare crescere le competenze dei titolari e del
personale impiegato ed affrontare al meglio le sfide dei cambiamenti in
atto. È quanto emerge dal rapporto Strategie e politiche di formazione
nelle imprese familiari realizzato da ASFOR, Centro Studi Guglielmo
Tagliacarne e CUOA Business School. Tra i giovani imprenditori la
propensione ad investire in capitale umano è più elevata (73%), mentre a
fare più fatica sono soprattutto le donne capitane di impresa (66%) e le
piccole realtà imprenditoriali (65%) che più di altre avrebbero, invece,
bisogno di sviluppare il bagaglio di conoscenze del proprio personale per
accompagnare i processi di sviluppo.
“Sono indicazioni che ci incoraggiano a proseguire il percorso della
formazione dei nostri associati, avviato nei mesi scorsi, tenuto conto che
le imprese familiari del Mezzogiorno e gli imprenditori under 35 sembrano
avere maggiore consapevolezza che per cambiare passo non è sufficiente
puntare sul bagaglio delle competenze già acquisite”: è il commento del
presidente di Confcommercio Potenza Angelo Lovallo.
Lovallo ricorda le attività svolte a favore degli esercenti di attività di
abbigliamento, calzature, accessori, associati a Federmoda-Confcommercio
per rafforzare i servizi del negozio di vicinato e accettare la sfida dei
grandi gruppi di vendite on line. Si tratta del primo corso *“Strategie
Pratiche” *per come gestire il primo contatto con il cliente, cosa vogliono
i clienti, come essere professionali che si è svolto nella sede di
Confcommercio a Potenza. Al *Trainer & Sales Coach Raffaele Pesacane* è
stato affidato il compito di affrontare questi temi e di fornire prime
informazioni utili ad accrescere la professionalità di esercenti e
dipendenti addetti alle vendite.
“Qualunque attività economica di successo – aggiunge – oggi, non può
prescindere da un utilizzo sapiente e consapevole del Digitale: web,
social, tecnologie, software, ma anche processi e organizzazione possono
essere ottimizzati per migliorare le vendite dei commerci locali e dei
professionisti di ogni settore”.
*Formazione fa più breccia tra le imprese giovanili meno tra le femminili*
Il 73% delle imprese familiari giovanili ha investito in attività formative
nel periodo 2017-19 e continuerà a farlo anche nel triennio 2022-24 in
almeno una delle tipologie di formazione (contro il 68% delle imprese
familiari non giovanili). Ma nelle imprese familiari guidate da donne solo
66% ha investito nel periodo 2017-19 e proseguirà anche nel triennio
2022-24 (vs il 70% delle imprese familiari non femminili).
Tuttavia, sia le aziende familiari under 35 sia quelle femminili mostrano
una maggiore propensione ad investire nella formazione orientata a produrre
cambiamento rispetto alle altre. Il 30% delle imprese giovanili che ha
investito nel 2017-19 continuerà ad investire nel 2022-24 in corsi
manageriali per nuovi modelli di business (contro 24% nel caso delle
imprese non giovanili), una quota che scende al 28% nelle imprese familiari
femminili ma che resta più levata di 3 punti percentuali rispetto a quelle
dei loro colleghi maschi (25%).
*Piccole imprese arrancano rispetto alle grandi*
Le politiche di formazione del personale fanno fatica ad affermarsi tra le
aziende familiari più piccole (con meno di 50 addetti). Solo 65% di queste
investirà nel triennio 2022-24 e lo ha fatto nel periodo 2017-19, contro
l’86% di quelle medio-grandi) Un fenomeno che risulta più marcato per la
formazione in re-skilling -dove le imprese che investiranno sono il 47% tra
le piccole e il 71% nel caso delle medio-grandi – e in orientamento
intra-imprenditoriale (30% contro il 54%).