
(AGENPARL) – mer 20 settembre 2023 SEGRETERIE NAZIONALI
Roma, 20 settembre 2023
Prot. SGU_583
Alla Presidente del Consiglio
Giorgia MELONI
E p.c.
Al Ministro Economia e Finanze
Giancarlo GIORGETTI
Al Ministro Imprese e Made in Italy
Adolfo URSO
Al Ministro Lavoro
Marina Elvira CALDERONE
Al Ministro per gli Affari Europei
Raffaele FITTO
Al Ministro Ambiente e Sicurezza
energetica
Gilberto PICHETTO FRATIN
Oggetto: richiesta urgente di convocazione Acciaierie d’Italia
Illustre Presidente del Consiglio, Egregi Ministri,
L’ex Ilva, oggi Acciaierie d’Italia, a partire dal subentro della gestione ArcelorMittal, sta vivendo una
fase di abbandono e pericoloso declino destinata nel giro di pochissimo tempo a consegnarla ad un
irreversibile condizione di spegnimento con gravissime conseguenze occupazionali oltre che
industriali, senza tenere conto dei numerosissimi incidenti che si verificano quotidianamente nei
luoghi di lavoro e che mettono a rischio la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori.
Nonostante il finanziamento erogato dallo Stato a inizio anno, il management pubblico-privato
aziendale non sta mantenendo nessuno degli impegni presi sui volumi produttivi, gli investimenti, il
funzionamento e la manutenzione degli impianti, sul pagamento delle ditte di appalto. La gestione
unilaterale del personale abusa nell’utilizzo degli ammortizzatori sociali, mentre sempre più a rischio
è la gestione degli impianti anche in termini di sicurezza sul lavoro per gli addetti. Inoltre nessuna
prospettiva sta interessando i lavoratori collocati in Ilva AS per i quali è previsto il loro reintegro in
Il mancato impegno all’avvio dei lavori di rifacimento di Afo5 a Taranto, il ciclo di vita in esaurimento
degli altri impianti, il mancato avvio e finanziamento dei progetti di decarbonizzazione consegnano
il siderurgico di Taranto e il gruppo ad un inevitabile spegnimento.
Le nostre organizzazioni sindacali Fim, Fiom, Uilm sono di nuovo e con maggiore allarme, rispetto al
passato, a denunciare tale condizione oltre che il mancato rispetto degli impegni assunti dallo Stato
con l’accordo sindacale del 2018 e chiedono con assoluta urgenza la convocazione di un tavolo
stabile che affronti la situazione e a breve inverta la gravissima crisi occupazionale e produttiva in
essere.
Vi informiamo che in caso di mancata convocazione ci autoconvocheremo presso la vostra sede
istituzionale anche con le nostre rappresentanze sindacali unitarie. Non possiamo assistere a quanto
si sta determinando e chiediamo al Governo di esercitare le proprie prerogative pubbliche e di
azionista per determinare il necessario cambiamento di cui Acciaierie d’Italia ha bisogno.