
(AGENPARL) – mer 20 settembre 2023 COMUNICATO STAMPA
SERVIZI MUSEALI E BIGLIETTERIA, PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI SEMPRE PIÙ
INCERTE. NESSUN SEGUITO ALL’IMPEGNO ASSUNTO DAL MINISTERO DELLA
CULTURA.
I SINDACATI PROCLAMANO SCIOPERO IL 30 SETTEMBRE E RIATTIVANO LA
PROCEDURA DI RAFFREDDAMENTO. LA PROTESTA ARTICOLATA PER L’INTERO
TURNO DI LAVORO CON PRESIDI TERRITORIALI
Roma, 20 settembre 2023 – Il prossimo 30 settembre incroceranno le
braccia le centinaia di lavoratrici e lavoratori impiegati negli
appalti dei servizi museali e di biglietteria di tutto il territorio
nazionale. Lo sciopero sarà articolato per l’intero turno di
lavoro con la realizzazione di presidi locali. Alla base della
mobilitazione, indetta dai sindacati di categoria Filcams Cgil,
Fisascat Cisl, Uiltucs e Uiltrasporti, le prospettive occupazionali
sempre più incerte: lo spacchettamento degli appalti e la vaga
prospettiva di internalizzazione che hanno interessato, lo scorso
anno, il Parco Archeologico del Colosseo e il Parco Archeologico di
Paestum e Velia. A complicare ulteriormente la situazione, la
comunicazione della cessazione di tutti i servizi museali dei siti
facenti parte della concessione ex Soprintendenza Archeologica di
Roma, fino alla introduzione della app AdArte per la prenotazione e
l’acquisto dei biglietti che andrà a sostituire la biglietteria
fisica e i suoi addetti negli istituti museali autonomi. Nessuna
rassicurazione neppure sulla solidità della società partecipata del
Ministero della Cultura che nelle intenzioni avrebbe dovuto farsi
carico delle internalizzazioni.
L’ultimo colpo al comparto era arrivato con i termini della gara per
la concessione dei servizi museali toscani che comprendono, tra i
vari siti e sedi espositive, le Gallerie degli Uffizi, un bando di
gara con una clausola sociale insufficiente, carente di garanzie sul
mantenimento dei livelli occupazionali, così come quelle contenute
nel bando per i servizi del museo di Volterra (PI). Lo stesso vale
per Siena, dove i lavoratori hanno vissuto una situazione
insostenibile.
A sanare in parte questa situazione, la pre-intesa siglata con il
direttore degli Uffizi che garantirebbe, nell’eventuale cambio di
appalto, la continuità occupazionale, l’attuale applicazione
contrattuale (nazionale e integrativa), nonché l’applicazione
normativa e retributiva.
Questa è però solo la punta dell’iceberg rappresentato dalla
riorganizzazione di tutta la filiera della cultura così come
programmata dal Ministero e che non tiene conto del fatto che tutti i
luoghi dell’arte e della cultura sono resi fruibili da una forza
lavoro mai sufficientemente riconosciuta nella sua professionalità
e~che fatica ad ottenere~una adeguata retribuzione.
“L’economia della cultura è fondamentale, perché attiva altre
economie – spiegano i rappresentanti sindacali di categoria – ma
pare che non sia stato ancora ben compreso. Il potere attrattivo
della cultura viene sottovalutato dal sistema turismo”. Una visione
limitata che ricade poi sulle lavoratrici e i lavoratori.
Filcams, Fisascat, Uiltucs e Uiltrasporti da mesi chiedono l’apertura
di un confronto al Ministero della Cultura, ad oggi ancora senza
alcun riscontro. Di fronte a questo muro di silenzio, per farsi
interpreti della rabbia, della delusione e della forte preoccupazione
di lavoratrici e lavoratori, sottoposti a continui ridimensionamenti
e a un progressivo peggioramento dello stato di precarietà che da
sempre caratterizza i servizi in appalto nel mondo museale, con
evidenti ripercussioni sull’accessibilità dei servizi
all’utenza, i sindacati, hanno trasmesso una nota unitaria al
Ministro del Lavoro Marina Calderone e al Ministro della Cultura
Gennaro Sangiuliano, comunicando la proclamazione dello sciopero e la
riattivazione della procedura di raffreddamento.
“La cultura non dovrebbe schiacciare le professioni al suo interno
– dicono infine i sindacati – ma è proprio questo che sta
accadendo: sono trattate al massimo ribasso, nella logica degli
appalti e del loro avvicendamento, quando dovrebbero
essere~considerate~nell’ottica del massimo profitto, e beneficiarne”.
Federazione Italiana Sindacati Addetti Servizi Commerciali Affini e
del Turismo
Aderente a UNI GLOBAL UNION, UITA e ITF
http://www.fisascat.it/site/news/sciopero_turismo_ristorazione_collettiva