
(AGENPARL) – mer 20 settembre 2023 LINK CARTELLA STAMPA BITONTO CON FOTO
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COMUNE DI BITONTO – TEATRO PUBBLICO PUGLIESE
Teatro Comunale Tommaso Traetta
Stagione teatrale 2023/2024
COMUNICATO STAMPA
Generare comunità, raccontare l’uomo, ritornare al sentire. La nuova
stagione teatrale del Traetta di Bitonto, voluta dal Comune di Bitonto e
organizzata in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese, Consorzio
per le arti e la cultura, parte a novembre.
Teatro, musica, danza, filosofia, società nel disegno dell’amministrazione
comunale per il Traetta con Michele Mirabella, Adriano Giannini, la danza
di Elisa Barucchieri ResExtensa, la musica con Raiz e Radicanto, Orchestra
filarmonica pugliese e Raffaello Tullo, Simone Cristicchi, Syria, Umberto
Galimberti, Chiara Francini e Alessandro Federico, Vanessa Scalera,
Gianfelice Imparato, Marina Massironi, Giuseppe Scoditti, Teatro delle
Bambole, Franco Ferrante, Francesco Pannofino, Giulia De Sio e Alessandro
Haber, Carlo Buccirosso.
E poi un cartellone di sei spettacoli per i più piccoli (La scena dei
ragazzi 2023-24 con Granteatrino, Onirica, Radicanto, Coar, Armamaxa, Fatti
d’arte) e dal 6 dicembre anche una rassegna per il welfare culturale (Dario
D’Ambrosi-Domenico Iannacone-Gianfranco Berardi-Gabriella Casolari): dal
tema della cecità, al teatro patologico, fino al teatro inchiesta dal
racconto neorealistico delle cronache tv.
“Il teatro e la cultura devono continuare a essere il volano per la
crescita della città. Questa nuova stagione ambisce a rinnovare i successi
dello scorso anno in termini di apprezzamento del pubblico e di numero di
presenze. Lo fa con prospettive importanti, proponendo eventi di elevato
spessore e tutti di grande qualità. L’apertura del cartellone di prosa, il
4 novembre, vuole essere un doveroso tributo per i suoi 80 anni a Michele
Mirabella, figlio illustre e perdutamente innamorato di questa città e di
questo teatro, per la cui rinascita tanto si è battuto. Al prof. Pice,
protagonista da sindaco della riconsegna alla città del Traetta restaurato,
va il mio personale ringraziamento per il prezioso contributo di idee,
fornito anche in questa occasione a titolo del tutto gratuito, per la
programmazione di una stagione concepita per parlare a tutte le anime della
nostra comunità” ha detto il sindaco di Bitonto Francesco Paolo Ricci.
“Con la rassegna di welfare culturale intendiamo creare un sistema
integrato per la promozione della salute delle persone attraverso
l’esperienza artistica e culturale. Proponendo spettacoli che sono
occasioni per accrescere la consapevolezza delle persone e la condivisione
con gli altri di nuovi punti di vista sul futuro e sul mondo, una rassegna
di questo tipo rappresenta un momento di crescita non solo per le persone
con fragilità o disagio personale ma anche per tutti gli spettatori
partecipanti. Per favorire il più possibile questa funzione sociale del
teatro, ampliando il più possibile la partecipazione, abbiamo previsto un
prezzo ridotto del biglietto per le associazioni del Terzo Settore e per
gli operatori sociali e socio-sanitari degli enti locali e di tutte le
realtà che si occupano di salute pubblica” ha aggiunto l’assessora al
Welfare del Comune di Bitonto Silvia Altamura.
“Si riprende quest’anno nella convinzione che il teatro sia fondamentale
per la società. Una stagione ricca e di elevata importanza. L’omaggio a
Mirabella e ai suoi 80 anni apre questa stagione alla portata di tutti su
volontà dell’amministrazione comunale che intende rendere il teatro
accessibile a tutte le fasce economiche e sociali” ha spiegato Giulia Delli
Santi, dirigente responsabile delle Attività Teatrali Regionali del Teatro
Pubblico Pugliese.
Alla presentazione della stagione è intervenuto anche Nicola Pice, autore
dell’adattamento drammaturgico dell’Apologia di Socrate, in scena con
Franco Ferrante il 25 e 26 febbraio, che ha sottolineato “l’importanza
strategica della pugliesità per la programmazione del Teatro Pubblico
Pugliese e del Traetta, in particolare, la cui produzione si distingue per
la valorizzazione di molti talenti regionali, giovani e meno giovani: da
Michele Mirabella a Franco Ferrante, da Raffaello Fusaro a Rossella
Giugliano, da Raffaello Tullo a Leonardo Capaldi”. “Protagonisti di rilievo
anche loro – ha detto Pice – di una stagione concepita nel segno di una
pluralità di scelte di qualità, capaci di sublimare la funzione educativa e
sociale del teatro, che si fa occasione per riflettere e meglio comprendere
la realtà”.
Per la stagione in abbonamento, quattro gli appuntamenti nel primo mese. Si
inizia il 4 con Michele Mirabella, protagonista dello spettacolo italiano,
che torna a “casa” con “Curriculum è intelligente ma non si applica”, un
viaggio fantasioso da Dante a Pirandello e oltre, fino ai giorni nostri,
dalla prosa al cinema, dal varietà alla radio, alla televisione, attraverso
la vita vissuta da lui stesso dietro e davanti le quinte della scena
teatrale e sulle cattedre universitarie. Rosa Sanrocco dialoga con il
protagonista, tenendo le fila del curriculum del professore; il Duo
Mercadante corona il racconto con interventi musicali dal vivo. Si prosegue
l’11 con “I movimenti umani” di Raffaello Fusaro: Adriano Giannini
interpreta alcuni racconti mitologici antichi, accostandoli al tempo
presente attraverso un’affascinante galleria di sentimenti e atmosfere. Il
19 novembre in programma un appuntamento di Teatro Danza con “Non tutti
sanno che…on air!” di Elisa Barucchieri / ResExtensa Dance Company (nella
doppia replica il 20 novembre in matinèe per le scuole). Un “dietro le
quinte” che permette allo spettatore di vedere altri aspetti e altri punti
di vista, solitamente nascosti. E, nel viaggio, si scopriranno insegnamenti
e aneddoti indimenticabili dei grandi maestri. Segue, il 25 novembre, il
Teatro Musica con Raiz e Radicanto in “Sì ll’ammore è ‘occuntrario d’’a
mmorte”, omaggio intimo e rispettoso a Sergio Bruni, uno dei cantanti
partenopei più popolari del secolo scorso.
Il 9 dicembre la stagione ricomincia con Umberto Galimberti, in un grande
affresco/seminario sul rapporto tra vita, amore, filosofia: “Quando la vita
era governata dal cuore. Emozioni e sentimenti nell’età della tecnica”. Per
Galimberti, psicanalista e uno dei più prestigiosi filosofi contemporanei,
il cuore, espressione metaforica del sentimento, è la bussola della vita
emozionale. Seguiranno Chiara Francini e Alessandro Federico il 17 dicembre
con “Coppia aperta quasi spalancata” di Dario Fo e Franca Rame, un testo
scritto quarant’anni fa in piena epoca della contestazione e del
femminismo, momento storico in cui venivano approvate le leggi sul
divorzio, sull’aborto e sull’annullamento del delitto d’onore. La commedia,
che sembra concepita ora, analizza in radiografia i meccanismi della coppia
e li propone attraverso ritmi e dialoghi serrati.
Dopo la pausa natalizia la stagione riprenderà il 5 gennaio con un secondo
appuntamento di Teatro Musica con Raffaello Tullo e l’Orchestra Filarmonica
Pugliese in “Sconcerto” caratterizzato dall’arrivo sul palco di un neo –
direttore improvvisato e sopra le righe che dà il via a una serie di sketch
comici, a tratti irriverenti, intervallati dalle esecuzioni delle sinfonie,
classiche e pop, più celebri e amate dal grande pubblico. Seguirà l’11
gennaio la molto amata Sostituto Procuratore Imma Tataranni, Vanessa Scalera
che, con la regia di Francesco Frangipane, porterà sulla scena del Traetta “La
sorella migliore”, un intenso e appassionante dramma familiare dove l’amore
si scontra con il senso di colpa e il rimorso, in un turbinio di sentimenti
e riflessioni su ciò che è giusto.
Gianfelice Imparato, Marina Massironi con Valerio Santoro arrivano il 21
gennaio con “Il malloppo”, un testo anni ‘60 dal successo clamoroso che
lanciò il suo giovane autore Joe Orton come la nuova stella del panorama
teatrale inglese. Da allora ha mietuto successi nel West End londinese e a
Broadway dove è stato interpretato anche da Alec Baldwin e Kevin Bacon. Il
28 gennaio un’ora di stand-up comedy con il monologo comico “1 e 95” di e
con Giuseppe Scoditti. L’atmosfera è quella di un nightclub, in cui arriva
il comico in smoking e comincia lo show. Come in un flusso di coscienza,
gli argomenti si susseguono ad un ritmo forsennato. L’importante è tenere
viva l’attenzione e, soprattutto, divertire. La veste dello spettacolo è
classica, pulita, vintage, ma il contenuto sarà folle, anarchico e
imprevedibile.
A febbraio appuntamento il 2 con “Il castello” del Teatro delle Bambole con
Giovanni Di Lonardo, Rossella Giugliano, Federico Gobbi, Pierpaolo Vitale
per la regia di Andrea Cramarossa: un omaggio a Italo Calvino e al suo
amore per la sperimentazione, la scrittura, forse, un po’ fine a sé stessa,
un rimando continuo all’avventurosa voglia di trasgressione, l’amore
conciliante per i pensieri lambiccanti. A seguire il 25 è in programma
“Apologia
di Socrate” (doppia replica il 26 con un matinèe per le scuole) con Franco
Ferrante. Attraverso l’adattamento drammaturgico di Nicola Pice, in questa
nuova produzione ideata per il Traetta, Raffaello Fusaro sottolinea temi
come la modernità spiazzante di chi oppone la verità alla menzogna,
evidenzia l’importanza della conoscenza per lo sviluppo dell’uomo in
polemica con politici, artisti, tecnici «che non sanno nulla e si danno
l’aria di saper tutto», la nitidezza della coscienza, il rapporto con la
fine della nostra esistenza. Un testo eterno recitato “in piena luce” in
questo tempo ombroso, che esalta il provvisorio e si culla tra incertezze e
menzogne.
Una delle voci più amate dal pubblico italiano e internazionale, Francesco
Pannofino è prevista venerdì 1 marzo con “Chi è io?”, la nuova commedia
scritta da Angelo Longoni, storia di uno psicoanalista allo sbando: un
intellettuale, ironico pensatore, critico raffinato e sarcastico della
società si trova nel tritacarne trash di un’ospitata televisiva in cui lo
spaesamento è comico e inquietante. Subito dopo, il 22 marzo, per il Teatro
Musica, terzo appuntamento di e con Simone Cristicchi in “Franciscus” dedicato
a San Francesco. Tra riflessioni, domande e canzoni inedite – che portano
la firma dello stesso Cristicchi e della cantautrice Amara – l’artista
romano indaga e racconta il “Santo di tutti”. Uno spettacolo ad alta
intensità emotiva, che fa risuonare potenti in noi le domande più profonde
e ci spinge a ricercarne una possibile risposta.
Ad aprile, nell’ultimo mese di programmazione, al Traetta si susseguiranno
ancora grandi artisti come Giuliana De Sio e Alessandro Haber che con il
pugliese Paolo Sassanelli e la regia di Pierpaolo Sepe saranno sul palco il
6 aprile con “La signora del martedì”, un testo intriso di torbida
sensualità ma anche di dolcezza e di grazia, arricchito da un’ironia
elegante e tagliente che produce leggerezza e sorriso. Dopo di loro il 19
aprile ancora Teatro Musica con uno spettacolo ideato da Pino
Strabioli e Cecilia
Syria Cipressi, in arte Syria. “Perché non canti più” è un concerto
spettacolo per Gabriella Ferri. Sarà un cantare recitando e un recitar
cantando. Un concerto, un racconto.
La stagione si chiude il 24 aprile con Carlo Buccirosso in “Il vedovo
allegro” da lui scritta e interpretata. Protagonista sarà Cosimo
Cannavacciuolo, ipocondriaco, stabilmente affetto da ansie e paure,
inquilino del terzo piano di un antico palazzone situato nel centro di
Napoli, una vita da vedovo resa più rosea dalla presenza del custode del
condominio e dei suoi figli.
Al vasto programma di teatro di prosa e di racconto, che conta ben 19
spettacoli, si aggiunge anche una sezione, all’interno della proposta in
abbonamento, dedicata alle grandi tematiche del welfare culturale e del
sociale in generale. È previsto un percorso di approfondimento con incontri
e spettacoli aperto il 6 dicembre da una particolarissima versione della
“Medea” di Euripide, di Dario D’Ambrosi (Teatro Patologico), a conclusione
di un intenso e riuscito percorso teatrale, quello della scuola di
formazione teatrale per ragazzi diversamente abili “La Magia del Teatro”.
Il 15 marzo tocca a “Che ci faccio qui” di e con il giornalista e
conduttore di Rai 3 Domenico Iannacone, che prende per mano lo spettatore e
lo accompagna nei luoghi che ha attraversato con le sue inchieste
giornalistiche e lo spinge a condividere le emozioni, i ricordi, la
bellezza degli incontri e la rabbia per quello che viene negato. E infine
il 28 aprile in scena “I figli della frettolosa” della Compagnia Berardi –
Casolari che affronta il tema della cecità e del significato più ampio che
ha oggi la parola “vedere”. La cecità è messa in scena allo stesso tempo
come esperienza di vita reale, fisica, e come concezione metaforica,
sinonimo di una miopia sociale ed esistenziale che ci riguarda in prima
persona. Bastoni bianchi e occhiali scuri, andatura traballante e movimenti
timorosi, ma anche ostinazione, entusiasmo, desiderio di rivalsa: un coro
di ciechi come emblema di umanità, allegoria di una società smarrita e
insicura, mai arrendevole.
INFO
Teatro Tommaso Traetta
Largo Teatro, 17 Bitonto
Comune di Bitonto
Ufficio Cultura
http://www.comune.bitonto.ba.it
http://www.teatropubblicopugliese.it
Ufficio Stampa Teatro Pubblico Pugliese
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sede operativa Via Cardassi 26 – 70121 BARI
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