
(AGENPARL) – mar 19 settembre 2023 *Massimiliano Gallo*, direttore de “Il Napolista”, è intervenuto nel corso
di Forza Napoli Sempre, condotta da Gianluca Gifuni, in onda su *Radio
Marte*: *“Sfiducia post Genoa? La champions è una realtà diversa, il Napoli
incontra una squadra non irresistibile: ci sono le giuste premesse per fare
risultato positivo in Portogallo. La Champions è la priorità per De
Laurentiis, per il Napoli e per i calciatori: quando Garcia dice che la
squadra aveva la testa in Portogallo potrebbe aver fatto una giusta
fotografia della realtà. Avvio complicato del Napoli? Con la Lazio ottimo
il primo tempo, con il Genoa buona la reazione dopo una brutta partita, ma
incuriosiscono alcune dichiarazioni di Garcia sulla mancata visione dei
calciatori azzurri in Nazionale, sulla poca determinazione dei suoi ragazzi
contro il Genoa. In conferenza è come se avesse addossato la responsabilità
del pareggio di Marassi alla squadra. Garcia messo sulla graticola: è
giusto? Mi sembra ci sia un equivoco di fondo: De Laurentiis ha presentato
Garcia come un prosecutore del lavoro di Spalletti, mentre proprio in
conferenza stampa di presentazione Garcia negò di voler proseguire sulla
linea del suo predecessore, dichiarando subito di voler apportare dei
cambiamenti per provare a sorprendere gli avversari. Garcia in questo è
stato molto coerente, d’altronde fatico a capire perché gli si chiedesse da
più parti di fare il clone di Spalletti. Garcia scelta di ripiego? Sì,
perché tanti allenatori contattati dal presidente azzurro non hanno
accettato il Napoli (si è parlato di Enrique, Italiano, Sousa, Conte). Ma
in ogni caso il francese è un allenatore solido. De Laurentiis non si
aspettava di perdere il tecnico di Certaldo, pensava di riuscire a
convincerlo. Il suo addio l’ha colto di sorpresa. Lo stesso avvocato
Grassani ha sottolineato che l’ex tecnico azzurro ha comunicato alla
società la sua intenzione di andare via quando già molti allenatori erano
accasati. Perché il poco utilizzo dei nuovi acquisti è una scelta di Garcia
o sono meno utilizzabili? Spalletti l’anno scorso li inserì tutti subito,
avendo risposte positive dal campo. NAtan è l’unico non ancora impiegato, è
difficile immaginare come risponderà alla prova del campo. Cajuste ha
iniziato male col Frosinone. Lindstrom è entrato con la Lazio ma a ridosso
del suo arrivo a Napoli: troppo poco per giudicare. A livello aziendale il
Napoli l’anno scorso aveva un progetto chiaro: rinnovare La Rosa e puntare
su calciatori giovani e talentuosi che hanno convinto immediatamente anche
l’allenatore. Quest’anno faccio fatica a individuare il progetto del
Napoli: non vedo un’idea. Garcia ha cominciato già con il problema
Raspadori, che non giocava nel Napoli di Spalletti. Ecco, senza progetto
calcistico aziendale è difficile guidare una squadra, diventa complicato
risolvere problemi che neanche prima di lui erano stati risolti”*.
*Enzo Montefusco*, ex azzurro e allenatore, è intervenuto nel corso di
Forza Napoli Sempre, condotta da Gianluca Gifuni, in onda su *Radio
Marte*: *“Cosa
aspettarsi dal Napoli contro il Braga? Io non ho capito ancora il gioco del
Napoli di Garcia: non vedo cambiamenti logici, mi pare sia tutto snaturato.
Ho difficoltà a capire l’idea di gioco che il nuovo tecnico ha voglia di
mettere in campo. La società ha il compito di capire cosa sta succedendo,
anche perché mi sembra evidente l’elettricità anche nello spirito dei
calciatori. Le dichiarazioni su Zerbin, premiato per essersi allenato bene
con l’ingresso in campo al posto di Kvaratskhelia negli ultimi minuti di
Genoa-Napoli, sono inspiegabili: voleva dire che il georgiano non si allena
bene? Dobbiamo capire perché questa squadra non riesce più ad esprimere
tutto il suo potenziale. L’unico che può risolvere la situazione è il
presidente De Laurentiis, che dovrebbe chiedere conto di quanto sta
accadendo in spogliatoio, in allenamento ed in partita”.*
*Maurizio Pistocchi* è intervenuto nel corso di Marte Sport Live, condotta
da Dario Sarnataro, in onda su Radio Marte:
*“Cosa cambiare nel Napoli di Garcia in vista dell’impegno di domani?
Abbiamo visto un bruttissimo Napoli per un intero tempo contro il Genoa:
tanta confusione in fase difensiva, qualche azione pericolosa creata ma
senza finalizzare a porta. Il Napoli non ha la stessa sicurezza nelle
giocate dello scorso anno. Eppure, nella confusione generale, Garcia ha
indovinato le sostituzioni, che hanno denotato anche una certa dose di
coraggio, come quella di Cajuste per Anguissa o del cambio modulo in corsa
con l’ingresso di Raspadori.Il Napoli ha le potenzialità per rivincere il
campionato: l’Inter è in grande condizione fisico-atletica ma i gol sono
arrivati anche su alcuni errori macroscopici del Milan. L’Inter ha un
centrocampo fenomenale ed una rosa molto profonda che consente ad Inzaghi
di contare su diverse soluzioni tattiche. Garcia out, invocazione
all’esonero eccessiva? Dopo quattro giornate è assolutamente prematuro e
fuori luogo. Certo, Garcia ha stravolto il Napoli dello scorso anno: magari
cambiare al 4-2-3-1 può essere anche la scelta giusta, non lo si può sapere
in anticipo ma certamente così non va bene e si deve cambiare direzione.
Oggi chi fa calcio a livello europeo deve essere in grado di cambiare
modulo e sistemi di gioco quando necessario e non affezionarsi ad un unico
modulo: non è da queste cose che si giudica un allenatore. Garcia ha avuto
coraggio nell’accettare di allenare quel Napoli lì dopo quell’allenatore lì
che aveva vinto in modo stratosferico. Ha rischiato la reputazione. A me
non soddisfa tecnicamente. Ma sono pronto a tornare sulle mie posizioni se
metterà in campo una squadra con un’identità, cosa che finora non ho
visto”.*
*Dario Marcolin* è intervenuto nel corso di Marte Sport Live, condotta da
Dario Sarnataro, in onda su* Radio Marte*: *“Garcia, quale l’errore più
importante? Cambiare troppe cose in poco tempo. Quando devi apportare
modifiche ad una squadra, ci vogliono sei mesi affinché questi vengano
assorbiti e diventino naturali. Lui in un mese ha eliminato la centralità
di Lobotka, togliendo anche fiducia e sicurezza ai calciatori.
Kvaratskhelia si sente meno sicuro, complice anche quella sostituzione
difficile da comprendere. L’errore dei calciatori? Le squadre che vincono
lo scudetto, storicamente, l’anno successivo fanno fatica. Forse si pecca
di eccessiva sicurezza, cosa sbagliata perché le altre ti studiano con
maggiore attenzione. Il Napoli per tre volte su quattro partite è andato in
svantaggio: al Napoli di Spalletti non era quasi mai accaduto in un’intera
stagione. Braga-Napoli, cosa aspettarsi? Sono curioso di vedere che Napoli
scenderà in campo. L’anno scorso l’identità era chiara, quest’anno faccio
un po’ fatica a cogliere l’idea di gioco di Garcia. Raspadori dal 1’?
Garcia lo preferisce e lo sceglie con continuità. Potrebbe partire con
Raspadori a destra, perché l’intenzione dell’allenatore sembra quella di
trovargli spazio”.*
*Carlo **Iacomuzzi*, dirigente sportivo, è intervenuto nel corso di Marte
Sport Live, condotta da Dario Sarnataro, in onda su *Radio Marte*: *“Quanto
è importante la figura di un direttore sportivo in momenti complicati come
quello del Napoli? Di sicuro Giuntoli dopo anni aveva trovato la
possibilità di avere più voce in capitolo e maggiore libertà di espressione
e di intervento. L’autonomia non si raggiunge in due, tre mesi. Meluso avrà
modo di inserirsi totalmente nel nuovo ambiente. Incide molto anche il
fatto che le gare non sono andate come si sperava e il paragone con
Spalletti complica ulteriormente le cose. Certo, ci sono diverse situazioni
contrattuali da mettere a posto e sulle quali si interverrà sicuramente. Il
problema è la differenza tra i due allenatori, che hanno due modi
totalmente diversi di relazionarsi alla squadra. I calciatori hanno bisogno
di adattarsi rapidamente a questi cambiamenti, evidentemente stanno facendo
fatica a calarsi nella mentalità e nella comunicativa del nuovo tecnico,
abituati come erano alla comunicazione di Spalletti. La società deve avere
fiducia nel tecnico, non si può mettere tutto in discussione dopo due
partite andate male. È normale che con un cambio allenatore periodi di
adattamento siano da accettare”.*
*Francesco Nicolato*, allenatore, è intervenuto nel corso di Marte Sport
Live, condotta da Dario Sarnataro, in onda su *Radio Marte*:* “Che squadra
è il Braga? Qualunque squadra vorrebbe arrivare fino in fondo, poi bisogna
capire chi ha le qualità mentali e tattiche per riuscirci. Il Braga è una
buona squadra, che sa giocare a calcio, che sa essere offensiva (l’anno
scorso ha segnato in tutte le competizione 100 gol). Potrebbe scegliere di
partire subito aggressivo o di attendere il Napoli e colpire in ripartenza.
Braga avanti nella preparazione? Non conta solo la preparazione atletica e
il numero di partite disputate nel risultato del campo, conta un insieme di
fattori, come il progetto tecnico, l’unità nello spogliatoio, la
comunicazione tra le parti. Il Napoli, dal canto suo, ha visto la
sostituzione dell’allenatore e del direttore sportivo, entrambi con grandi
meriti nella costruzione del successo azzurro della scorsa stagione. Sono
personalità che potrebbero mancare e causare instabilità momentanea nel
Napoli. Ripetersi, dopo l’anno straordinario conclusosi a giugno, è
estremamente difficile, per il Napoli come lo sarebbe per qualsiasi altra
squadra. Garcia vuol dare la propria impronta a questa squadra, serve un
tempo di adattamento che non si può sottovalutare. Ora bisogna cercare di
capire come il nuovo allenatore riuscirà a conquistare la fiducia dei
giocatori, che con i cambiamenti di alcuni principi di gioco, perdono
sicurezze e certezze. È un problema che ha incontrato anche Sarri alla
Juve. Bisogna essere molto bravi e pazienti nell’ entrare nella mentalità
di calciatori reduci da una vittoria raggiunta in modo straordinari, o in
alternativa tornare sui propri passi e provare ad introdurre dei
cambiamenti gradualmente”.*