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L’Unione Sindacale di Base indice lo sciopero generale del Pubblico Impiego
Il coordinamento nazionale USB Pubblico Impiego, riunitosi venerdi 15 settembre, ha analizzato approfonditamente l’attuale fase politica. I venti di guerra che continuano a spirare con forza in tutta Europa, la strage inarrestabile di morti nei luoghi di lavoro, l’inflazione galoppante e il conseguente crollo del potere di acquisto dei salari oramai unanimemente riconosciuto, delineano uno scenario di vera e propria emergenza sociale che attraversa trasversalmente tutto il Paese.
In questo scenario di guerra militare, economica e sociale, il governo Meloni si appresta a varare una legge di bilancio che, sotto il controllo occhiuto dell’Ue, si annuncia non solo inadeguata a fornire risposte al mondo del lavoro, ma che addirittura con i paventati tagli alla sanità, alle pensioni e con una riforma fiscale iniqua e pericolosa, determinerá un aumento delle diseguaglianze sociali.
Non occorre avere la sfera di cristallo per capire che nessuna risorsa verrà stanziata per il rinnovo dei contratti pubblici e che la questione salariale verrà affrontata con la consueta truffa del taglio del cuneo fiscale.
Ma non finisce qui: il malcelato richiamo alla spending review che si evince dalle parole del ministro dell’Economia Giorgetti, segna di fatto il ritorno alla stagione dell’austerity.
Ma non è solo il salario dei lavoratori pubblici ad essere oggetto di attacco da parte del governo: le farneticanti dichiarazioni del ministro Zangrillo sul superamento del posto fisso, da sostituire col posto figo, non costituiscono una boutade ma vogliono mettere una pietra tombale sulla stabilizzazione dei precari ed indicano per il futuro un’idea di Pubblica Amministrazione sempre più precaria.
Dinanzi a questo scenario l’unica risposta possibile è una presa di parola e un nuovo protagonismo dei lavoratori e delle lavoratrici del settore pubblico. Difendere e rilanciare lo Stato sociale dinanzi alla minaccia di nuove privatizzazioni, rivendicare un milione di assunzioni stabili per fronteggiare la cronica carenza degli organici, stabilizzare tutti i precari, dare una risposta strutturale alla questione dei lavoratori e delle lavoratrici fragili, non costituiscono il libro dei sogni, ma la ricetta che dobbiamo mettere in campo per difendere il ruolo e la funzione della PA.
Tutto ciò si puo fare costruendo una mobilitazione e una risposta che sia all’altezza dell’attacco che oggi si sta portando alla nostra categoria.
Per tali ragioni il coordinamento nazionale USB PI approva la proposta di proclamare lo sciopero generale del Pubblico Impiego per l’intera giornata del 17 novembre e dà mandato a tutti gli organismi regionali della categoria di far vivere la preparazione dello sciopero in tutti i posti di lavoro, attraverso la costruzione di assemble e momenti di confronto con i lavoratori e le lavoratrici della categoria.
Coordinamento nazionale USB Pubblico Impiego