
(AGENPARL) – sab 16 settembre 2023 COMUNICATO STAMPA
Dopo il successo del Festival della Comunicazione,
Frame è di nuovo protagonista all’Estate Romana:
triplo appuntamento con Maurizio Bettini
alla riscoperta della Roma classica
Il ciclo di incontri “Roma, la grande: poeti e imperatori tra parola e potere”,
ideato e prodotto da Frame, farà rincontrare tre dei poeti dell’Antica Roma
che da secoli ispirano il mondo: Virgilio, Orazio e Ovidio.
Da venerdì 22 a domenica 24 settembre, alle 21:00 all’Ara Pacis.
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Dopo il grande successo dello scorso anno, FRAME, organizzatrice del Festival della Comunicazione
alla sua decima edizione, torna a essere al centro del programma dell’Estate Romana per una tre
giorni di appuntamenti culturali all’interno della magnifica cornice dell’Auditorium dell’Ara Pacis
(via di Ripetta 190) nel cuore della capitale: “Roma, la grande: poeti e imperatori tra parola e
potere”.
Da venerdì 22 a domenica 24 settembre si celebrerà la poesia, per amarla e apprezzarla, con
Maurizio Bettini, classicista, scrittore, docente di filologia classica all’università di Siena e curatore
di seminari all’università californiana di Berkeley. Grazie alla sua capacità affabulatoria, Bettini
delineerà l’identità dei tre poeti protagonisti e racconterà in forma drammatizzata le vicende che li
hanno riguardati, accompagnato dalla lettura di Jacopo Rampini che darà voce alle loro produzioni
poetiche, facendo scoprire la modernità di questi poeti e l’attualità dei temi della loro poesia.
L’immediatezza dell’azione poetica si unisce al fascino primordiale del racconto per valorizzare
Roma e la sua millenaria cultura in grado di ispirare pittori, scultori, coreografi, romanzieri e
scrittori. Partendo dall’immenso patrimonio culturale della città, attraverso il potere delle parole si
andrà alla riscoperta delle basi della cultura europea attraverso il recupero della tradizione
culturale della capitale.
Il primo appuntamento è venerdì 22 settembre alle ore 21:00. “Essere Virgilio” è l’evento
dedicato all’incontro tra l’autore dell’Eneide ed Enea, l’eroe che Virgilio stesso ha ideato e reso
celebre. Immerso nel dormiveglia della malattia, l’autore dell’Eneide incontra l’eroe del suo
poema, Enea. E mentre pensa di condurlo alle Isole dei Beati, gli rivolge finalmente le domande che
ha sempre avuto nel cuore.
L’autore dei versi più sublimi della letteratura latina, con il poema che celebra la fondazione di
Roma e del suo primo imperatore Augusto, aveva anche una voce bellissima, straordinariamente
seducente e i suoi versi suonavano particolarmente belli quando li recitava lui stesso.
Si prosegue sabato 23 settembre (sempre alle 21:00) con “Essere Orazio”: Orazio soffre di
inquietudine. Quando è a Roma vorrebbe essere a Tivoli, quando è a Tivoli rimpiange Roma. Il suo
schiavo, Davo, lo rimprovera di essere un incostante, ma ha torto. Orazio è semplicemente un
malinconico, anzi, un depresso. Si scoprirà così un Orazio sostanzialmente filosofo epicureo che
non impone mai perentoriamente modelli di vita, ma con atteggiamento bonario, elegante, e
ironico, suggerisce delle vie per essere felici o perlomeno meno infelici; suggerisce come
affrontare quelli che sono poi grandi temi dell’esistenza il passare del tempo, la precarietà della
vita e il sorprenderci della morte che ci può attendere a ogni angolo di strada.
La tre giorni ha come gran finale “Essere Ovidio”, in programma domenica 24 settembre alla
stessa ora. Il signore della poesia e autore delle Metamorfosi, costretto a terminare i suoi giorni in
un villaggio in cui non capiscono neppure il latino, teme di avere dimenticato la propria lingua. Da