
[lid] “Sottoscrivere un accordo strutturale sullo smartworking, valido fino a dicembre 2024, significa dare stabilità all’istituto del lavoro agile, ancorando al futuro questa nuova modalità lavorativa, che ha migliorato il work life balance, soprattutto per le donne lavoratrici e i caregiver, ha responsabilizzato il lavoratore sui risultati da raggiungere e ha contribuito a ridurre l’impatto ambientale degli spostamenti” afferma Claudio Solfaroli Camillocci, Segretario Generale UILposte.
“Fare un accordo sindacale sul lavoro agile significa svincolare questa modalità lavorativa dalle sole esigenze emergenziali o dalle variazioni legislative sul tema. È giusto che il lavoro agile sia una modalità lavorativa costante in una grande azienda come Poste Italiane e che sia la trattativa sindacale con l’azienda a definirne i contenuti”
Lo smartworking in Poste prevede in media due giornate a settimana di lavoro agile, che aumentano a una sola settimana di rientri al mese per i lavori più remotizzabili e diminuiscono a due giorni di lavoro agile al mese per i quadri responsabili di struttura.
Molto interessante poi la possibilità di svolgere lavoro agile anche se si svolgono lavori non remotizzabili, come i portalettere o i lavoratori degli Uffici Postali. In questo caso lo smartworking potrá essere effettuato per svolgere da remoto giornate di formazione professionale.
“È fondamentale avere la possibilità di estendere ancora di più questa modalità lavorativa ai caregiver e ai genitori di figli sotto i 14 anni. In Poste questo è previsto attraverso il cosiddetto “accomodamento ragionevole” ma abbiamo necessità di chiarire meglio i contorni di tale applicazione, soprattutto per le interpretazioni, a nostro avviso restrittive, adottate dall’azienda in alcuni casi. A questo fine abbiamo previsto la convocazione entro dicembre di un apposito Osservatorio Paritetico sul Lavoro Agile” conclude il Segretario Generale UILposte.