(AGENPARL) - Roma, 15 Settembre 2023(AGENPARL) – ven 15 settembre 2023 GIUBILEO ROMA, CAPOBIANCO (FILCA-CISL ROMA): “TRA RITARDI E MANCATA
CONCERTAZIONE LA PRIORITA’ RESTA LA SICUREZZA NEI CANTIERI”
“Il 24 gennaio del 2025 prenderanno il via a Roma gli eventi legati al
Giubileo, dopo l’apertura della Porta Santa del dicembre 2024. È ben
chiaro a tutti che entro quella data, alla quale mancano poco più di 500
giorni, 16 mesi, sarà impossibile ultimare le 184 opere previste. E sarà
impossibile anche solo avviare tutti i cantieri annunciati, sia per le
lungaggini burocratiche che per l’assenza delle risorse necessarie.
Insomma, non ci vuole Cassandra per capire che l’elenco degli interventi
annunciati in pompa magna per l’Anno Santo rappresentano solo del
materiale utile a scrivere l’ennesimo libro dei sogni”. Lo dichiara
Nicola Capobianco, segretario generale Filca-Cisl Roma. “Più che
prendere atto del fallimento e lamentarsi – prosegue il sindacalista –
credo sia opportuno capire quali opere sono davvero realizzabili e con
quali modalità. Gli annunci fatti in questi giorni da vari esponenti
istituzionali, che hanno dichiarato che per garantire la realizzazione
delle opere ‘si lavorerà h24, senza sosta, con tre turni di otto ore’,
ci ha lasciati basiti. Due considerazioni: aumentare i ritmi di lavoro
per colmare le lacune nella gestione dei cantieri vuol dire non
assicurare la qualità del costruito e aumentare lo stress, e quindi i
rischi, per gli edili impegnati. Un film già visto in tante altre
occasioni in tutta Italia, che ha provocato un aumento di incidenti e
tanti infortuni, anche mortali, tra i lavoratori. Ma quello che mi preme
sottolineare – sottolinea Capobianco – è che ogni intervento legato alla
organizzazione del lavoro non può essere imposto dall’alto, ma
concordato con i lavoratori e con le aziende. La cabina di regia
costituita presso la Prefettura, che ha l’obiettivo di vigilare sulla
legalità nei cantieri, si è riunita una sola volta. Non servono solo
momenti di confronto e dialogo costruttivo, tra l’altro apprezzabili, ma