
(AGENPARL) – mar 12 settembre 2023 Ieri pomeriggio, presso la Sala della Ragione del Palazzo comunale di
Anagni, si è svolta la riunione del tavolo tecnico con rappresentanti del
Parlamento, della Regione Lazio, della Provincia di Frosinone, di Acea e
di Unindustria per parlare della situazione del sistema di depurazione
delle acque di scarico industriale in zona ASI.
Presenti, tra gli altri, l’on. Aldo Mattia, membro della Commissione
Ambiente della Camera, Manuela Rinaldi, assessore regionale ai Lavori
pubblici, alle Politiche di Ricostruzione, alla Viabilità e alle
Infrastrutture, Roberto Cocozza, presidente di Acea Ato 5 S.p.A. e Miriam
Diurni, presidente di Unindustria Frosinone. Per l’amministrazione comunale
di Anagni hanno partecipato ai lavori il sindaco, Daniele Natalia,
l’assessore all’Ambiente, Vittorio D’Ercole, ed il presidente del Consiglio
comunale, Davide Salvati.
Il sindaco di Anagni, Daniele Natalia, promotore dell’iniziativa assieme ad
Unindustria, ha dichiarato: «Abbiamo un obiettivo che è un obiettivo di
tutto il territorio, dalla politica al sistema produttivo: attivare il
depuratore consortile della zona industriale di Anagni. Si tratta di una
battaglia a favore delle aziende, dello sviluppo territoriale e
dell’ambiente.
Logicamente bisognerà lavorare per fasi, senza pretendere che tutto venga
realizzato dubito. Ecco perché puntiamo ad una soluzione transitoria in
attesa della riattivazione del depuratore, per favorire il rilascio delle
autorizzazioni uniche ambientali da parte della Provincia».
Un dato importante che emerge da questo tavolo tecnico è quello della
sinergia tra enti, associazioni di categoria e imprese sul tema ambientale,
legato indissolubilmente a quello dello sviluppo economico. A tal
proposito, il primo cittadino di Anagni ha evidenziato che: «I temi della
sostenibilità e della sicurezza ambientale sono ormai all’ordine del giorno
in ogni discussione, negli interessi dell’opinione pubblica e nelle scelte
delle istituzioni e delle imprese. Le tematiche Esg non possono più essere
trascurate ma non possono né devono rimanere un “freno”, ma anzi devono
stimolare scelte pragmatiche in merito. Lavorare per attivare, finalmente,
il depuratore di Anagni è una di queste scelte.
L’impegno dell’amministrazione comunale per il territorio e le imprese non
cambia, così come non cambia la linea di “ambientalismo consapevole” di cui
abbiamo sempre parlato; basti pensare al nostro impegno per la riforma
dell’area Sin “Valle del Sacco”, che ha portato alla luce una serie di
errori di valutazione che hanno impedito a tante aziende di investire ad
Anagni e, per la quale, qualche risultato abbiamo ottenuto.
La questione del depuratore anche è di stringente attualità, perché si
tratta di attivare nel giro di qualche anno una infrastruttura strategica
per favorire anche il riuso delle acque ed il loro migliore trattamento».