
(AGENPARL) – lun 11 settembre 2023 Martinelli (Assosuini): “Prendere esempio dalla Sardegna per eradicare
la peste suina africana”
“Quest’anno, per la prima volta da cinquant’anni, la Sardegna sarà
libera dalla Peste Suina Africana (PSA). Il che dimostra che
l’eradicazione è possibile. Il metodo è quello che indichiamo noi da
mesi: abbattimento dei cinghiali, interruzione della catena del contagio
tramite reti, premialità per chi alleva correttamente e monitoraggio
attivo. Va anche cambiato radicalmente il sistema di disinfezione e
lavaggio dei mezzi di trasporto animali e carcasse con società ad hoc
come in Danimarca, per contenere tutti i contagi. Le visite in
allevamento dovrebbero limitarsi ai controlli dei veterinari ATS,
cessando quelle CSQA (i “guardiani” dei disciplinari DOP) fino a fine
emergenza PSA. Il virus non contagia l’uomo, ma uccide la filiera. Il
tempo è agli sgoccioli, l’esperienza sarda ci insegna che per poter
agire efficacemente servono dei tavoli tecnici.”
Come infatti ricorda il prof. Pulina, Professore ordinario di Etica e
Sostenibilità degli Allevamenti dell’Università di Sassari: “Dopo anni
di pene siamo riusciti ad uscirne. Si dovrebbe prendere esempio dalla
suinicoltura sarda per due motivi: a) perché con le misure di
biosicurezza, che hanno compreso gli abbattimenti dei suini bradi e
l’interdizione del pascolo brado, sono stati estinti i focolai; b)
perché la PSA non è mai uscita dalla Sardegna, dimostrando un altissimo
grado di controllo dell’infezione che altrimenti avrebbe da molto tempo
interessato l’intero Paese. Ergo – spiega il Professore – controllo dei
selvatici con l’impegno dei cacciatori; bando del pascolo brado in tutto
il territorio nazionale, con buona pace del recupero di diverse razze
locali, se non messe in condizioni di allevamento protetto; aumento
della biosicurezza degli allevamenti con misure draconiane per gli
ingressi. Noi abbiamo fatto l’unità di crisi sarda. Ognuno ha qualcosa
da perdere, ed è più semplice buttare la colpa sulle spalle degli altri.
Ma in questo modo la Peste Suina Africana resterà tra noi serenamente.
In Sardegna ci è rimasta per quasi cinquant’anni. Quando mi sono seduto
ai primi tavoli dell’unità di crisi, i componenti hanno analizzato con
senso critico tutti gli errori che avevamo commesso nel passato,
abbiamo trovato il bandolo della matassa. Ma non è stato facile”.
“Lancio quindi un appello al ministro della Sovranità Alimentare”,
conclude Elio Martinelli, presidente Assosuini: “Ci convochi al più
presto. Insieme possiamo superare questa crisi. Divisi non
sopravviveremo”.