
(AGENPARL) – ven 08 settembre 2023 Decreto Sud: Tortorelli (Uil), fortemente preoccupati per marginalizzazione
Mezzogiorno e Basilicata
“Siamo fortemente preoccupati che il “decreto Sud” approvato dal Governo,
come è accaduto per altri decreti e provvedimenti importanti senza alcuna
consultazione con il sindacato, produrrà un’ulteriore marginalizzazione
del Mezzogiorno e della Basilicata che sta vivendo un’acuta fase di
emergenza sociale”. A sostenerlo è il segretario regionale della Uil
Vincenzo Tortorelli che aggiunge: “in continuità con la strategia
dell’Autonomia Differenziata -che è un disegno contro il Sud destinato ad
aumentare il divario con il Nord – si realizza adesso un nuovo
accentramento di potere in quelle che dovrebbero essere le politiche a
favore dello sviluppo e dell’occupazione delle regioni meridionali. Il
sindacato con la manifestazione di Cgil, Cisl, Uil del 20 maggio scorso a
Napoli e la presenza di una nutrita delegazione di lavoratori lucani, ha
scelto la strada della mobilitazione per ottenere un cambiamento delle
politiche economiche, sociali e occupazionali, per affermare una nuova
stagione del lavoro e dei diritti. Le risposte venute dal Governo con il
“decreto Sud” sono invece del tutto inadeguate. Avevamo messo in guardia
sul non concentrare ogni azione sulla Zes unica per tutto il Sud come se si
trattasse dello “strumento magico” per risolvere i problemi sempre più
incancreniti dello sviluppo industriale e del lavoro in Basilicata e nel
Mezzogiorno. Ma – aggiunge Tortorelli – non ci è stato dato ascolto.
Anche la misura della decontribuzione per i lavoratori del Sud, cedendo
alla richiesta di Confindustria, non può bastare. Servono investimenti,
infrastrutture, risposte di come diamo, a chi vive nelle regioni
meridionali una possibilità in più e come è possibile per infermieri,
docenti tornare a lavorare al Sud. I dati Istat sulla demografia in
Basilicata e nel resto del Sud hanno fortemente attualizzato le proposte
della Uil per contrastare lo spopolamento dei centri minori innanzitutto
con il lavoro che è l’unico strumento per tenere i giovani in Basilicata.
C’è bisogno di dare delle risposte subito, intervenire subito per cambiare
una situazione di grande disagio che vivono i giovani e le donne della
nostra regione. Continuiamo a sostenere la proposta di Stati Generali delle
Regioni del Sud per definire una strategia istituzionale e sociale comune.
Ancora, la previsione di appena 2200 nuove assunzioni per rafforzare le
capacità amministrative di tutte le Regioni del Sud si tradurrà per la
nostra regione in appena un centinaio di nuovi posti. Inoltre il “decreto
Sud” completa quel “corto circuito” che la Basilicata registra nelle scelte
di politica industriale sino all’evidente incapacità di ApiBas di assolvere
persino alle funzioni di ordinaria amministrazione e di indirizzare la
spesa comunitaria e del Pnrr verso gli obiettivi di crescita e occupazione.
Come per il Governo manca una visione del Sud anche per la Giunta Regionale
manca una visione di quella che invece per noi è la missione di “regione
laboratorio” del Sud per le risorse (petrolio-gas, acqua,
ambiente-patrimonio forestale) disponibili”.
Ufficio Stampa UIL Basilicata
Via Napoli,3
85100 Potenza – Italia
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