
(AGENPARL) – gio 07 settembre 2023 *Antonio Giordano, *giornalista del Corriere dello Sport, è intervenuto nel
corso di Forza Napoli Sempre, condotta da Gianluca Gifuni, in onda su *Radio
Marte*: *“**Sulle critiche inglesi alla tribuna stampa del Maradona – piena
di presunti giornalisti senza taccuino né laptop che esplodono come ultras
al gol della loro squadra – io non so quello che accade nelle altre aree. E
credo che nella nostra tribuna stampa si sappia solo quello che accade
intorno e non quello che succede nel settore B o C perché distanti. Chi ha
scritto cose del genere evidentemente le ha vissute, non ne farei un affare
di stato. Credo, però, che si debba sottolineare che la figura del
giornalista debba essere super partes. Successivamente sono intervenute
figure nuove come i giornalisti/tifosi forse per seguire vicende che
riguardavano il mercato economico. Non credo siano nati solo per un fatto
estetico o di generosità. Quindi se leggiamo l’articolo in una certa
maniera non bisogna neanche risentirsi perché non riguarda il San Paolo;
c’è la citazione del nostro stadio ma ce ne sono anche altri. Sennò non
usciamo mai da una forma di provincialismo. E soprattutto è una denuncia di
tutto quello che capita in Inghilterra, riguarda anche una figura nuova che
appartiene al mercato inglese, cioè i commentatori che “indossano la
maglia”. Quindi è un problema della comunicazione moderna voluta dagli
editori e dal pubblico. Sui social, e talvolta anche in televisione, c’è
gente che strilla, strepita, fa baccano, show. E lì bisogna fare un
distinguo e prendere atto che sta cambiando il mondo, anche quello
giornalistico. Quindi se ci sono figure diverse bisogna accettarlo. E se
nell’area del S. Paolo sono state viste cose non bisogna scandalizzarsi.
Secondo me, quando nel nostro campo vedi persone che prendono in giro i
colleghi, che provano a dare lezioni di stile o, peggio ancora, smentiscono
altri giornalisti, significa che non c’è etica, buona educazione e
rispetto. C’è gente che tira fuori frasi allusive, che fa questo mestiere
per sbaglio. Perché se scendiamo sul volgare confronto dialettico tiriamo
fuori ogni forma di linguaggio sempre corretto per quanto mi riguarda. Ma
queste sono porcate che non si fanno. Forse, tra Kvaratskhelia, Osimhen e
Kim, nessuno vincerà il pallone d’oro. Secondo il mio gusto Kvara è il più
bravo, il più bello di tutti. È l’essenza del calcio. Per me lui è la
sublimazione della competenza di calcio. E qui vanno fatti i complimenti al
Napoli, a Giuntoli che lo ha scovato per 11mln di euro, prezzo col quale
compri un buon giocatore di B, ad un milione e 4 di ingaggio. E insieme ha
scovato anche Kim. Ed è anche la sublimazione di quello che ha fatto
Spalletti che ha esaltato le doti dell’uno e dell’altro, migliorando
particolarmente Kim. Su una possibile sostituzione di Ostigard al posto di
Lobotka devo notare che Garcia l’ha anche detto. È un’ipotesi sulla quale
ha lavorato durante il ritiro. Ma non significa che Ostigard sia il
sostituto naturale di Lobotka che il Napoli non ha. Dovrebbe inventarselo e
potrebbe essere Zielinski che per me può fare tutto, anche il caffè. Per me
il Napoli gioca con un ordine moderato, c’è sempre qualcosa che manca e da
aggiungere. I primi 45 minuti con la Lazio sono stati belli, intensi. Il
Napoli ha sbagliato tanto ma ha fatto la partita, comandandola”* .
*Mario Savo*, presidente Assoanalisti del calcio, è intervenuto in Marte
Sport Live, su *Radio Marte*, condotta da Dario Sarnataro: *“Il Napoli è
cambiato tatticamente? Sì, è cambiato tanto, e qui si vede il coraggio di
Garcia che sicuramente ha modificato radicalmente il Dna della squadra in
così poco tempo. Non è giusto però farne un dramma, neanche del ko con la
Lazio. Diciamo che Garcia ha mostrato gli stessi pregi e gli stessi difetti
di quando era a Roma. Nella fase difensiva, che è la prima sulla quale un
tecnico va a lavorare, c’è un passaggio ad una propensione alla zona con
Spalletti ad una marcatura a uomo con Garcia. Non è come con Gasperini, che
è marcatura estrema, ma con Garcia c’è un concetto difensivo nel quale le
linee hanno sempre con riferimento la migliore occupazione dello spazio, in
modo che quando l’avversario entra nella zona diventa di competenza del
difensore. In questo modo il calcio di Garcia tende a spezzare tanto le
linee, e quindi se gli altri dietro non stringono si crea spazi per le
imbucate, cosa accaduta e nella quale ha tanto sofferto il Napoli contro la
Lazio. I calciatori perdono le certezze dello scorso anno così? Garcia ha
un carattere molto forte, ha la voglia di dare la propria impronta alla
squadra velocemente. E’ un cambiamento dovuto all’esigenza di non avere gli
stessi uomini dello scorso anno, nel senso che non c’è uno dei più
importanti, Kim. Se prima andavi a impostare il gioco con i centrali
difensivi, quest’anno si va con i mediani a lanciare lungo con cambi gioco,
il riferimento non è più l’esterno alto ma l’esterno basso alla Di Lorenzo.
Anche nel Napooi Garcia ha portato la sua tendenza a riconquistare palla
subito, aggredisce alto, stacca la linea mediana molto dalla difesa e
quindi crea spazio. Nella Roma questo spazio veniva coperto da De Rossi
che, come mediano, aiutava molto la difesa, il Napoli semplicemente non ha
ancora l’abitudine a giocare in questo modo. Lobotka meno centrale? Ci
vuole solo tempo, il Napoli ha calciatori importantissimi, con il lavoro
quotidiano e se i calciatori credono fortemente nel lavoro del tecnico
tutto si sistemerà, semprechè arrivino i risultati che sono quelli che
premiano l’allenatore e le sue idee. Il canovaccio è cambiato ma non è
detto che le nuove soluzioni non siano un’opportunità di ulteriore
crescita. Il cambiamento è giusto? Direi che inevitabile, perché hai
cambiato il leader, passando da Spalletti, che ha una filosofia, a Garcia,
che ha tutta un’altra filosofia di gioco” *
*Enrico Fedele, **dirigente e opinionista,* è intervenuto in Marte Sport
Live, su *Radio Marte*, condotta da Dario Sarnataro: *”Il vizio originario
della difesa azzurra è che non ha sostituito Kim con il miglior difensore
acquistabile sulla piazza, tutto qui. Boateng, svincolato, potrebbe fare al
caso di Garcia? E’ un calciatore che, da un punto di vista della fisicità e
dell’esperienza, sarebbe utile. Ha giocato poco, l’anno scorso, quindi
qualcosa non va. Io, più di tutti, avrei preso* *Milenkovic* *della
Fiorentina.* *De Laurentiis**, però, fa sempre i conti con la borsa stretta
e va puntualmente su chi possa usufruire del Decreto Crescita. Insomma,* *gente
già esperta del calcio italiano, il Napoli non la prende, perché vuole
risparmiare. Come mai Natan non è stato preso subito? Perché non era il
primo in lista per sostituire Kim, ma il quinto. La posizione di Raspadori?
E’ stato preso come attaccante quando in rosa avevi già Osimhen. Per lui i
soldi sono stati spesi e la dirigenza vuole che giochi. E’ un problema di
valutazione di base: De Laurentiis vuole spendere sempre per ragazzi
potenzialmente rivendibili. Diciamo che se avesse preso un mediano in più e
una mezz’ala offensiva in meno probabilmente avrebbe acquistato un
calciatore più funzionale”.*
*Enrico Varriale, *giornalista, è intervenuto in Marte Sport Live, su *Radio
Marte*, condotta da Dario Sarnataro:* “La sosta non aiuta, ma il calcio è
diventato ormai strano anche in termini di preparazione. Il Napoli, se
vince a Genova, ha un punto in più dell’anno scorso? Per mantenersi sugli
stessi livelli della stagione dello scudetto, però, dovrebbe vincere tante
altre partite. Una cosa mi sento di dirla: questo campionato non sarà come
quello dell’anno scorso, che resta irripetibile. Basta guardare i candidati
al* *Pallone d’Oro**: ce ne sono tre del Napoli su trenta selezionati,
ovvero* *Kvaratskhelia**,* *Osimhen* *e* *Kim**, il che vuol dire che
rappresentano il 10% dei migliori al mondo. Il Napoli resta in pole
position per lo scudetto perché ha qualità e capacità, ma una cosa è
lottare e un’altra è vincere con venti punti di vantaggio. Inter alla pari
del Napoli, quest’anno, mentre vedo leggermente più indietro il Milan.
Anche il più esagitato e scatenato tifoso del Napoli non poteva pensare di
ripetere la stagione fatta con Spalletti”*