
(AGENPARL) – gio 07 settembre 2023 Si inoltra la nota stampa integrale, pervenuta a questo ufficio, relativa
ai cosiddetti “Piani di zona” 2018/2019 e 2019/2020. Si segnalano, nella
nota, la dichiarazione dell’assessore alle Attività sociali Rosi Pennino e
la foto in allegato.
Antonella Di Maggio
Ufficio Stampa
Comune di Palermo
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Attraverso le diverse rimodulazioni concordate con i sindaci degli 8 Comuni
(Altofonte, Monreale, Santa Cristina Gela, Lampedusa, Ustica, Belmonte
Mezzagno, Piana degli Albanesi e Villabate) appartenenti al distretto 42,
sono stati sbloccati i cosiddetti “Piani di zona” 2018/2019 e 2019/2020,
rimasti al palo negli ultimi mesi e, contemporaneamente è stata completata
la programmazione del piano di zona 2021. I piani di zona riguardano i
servizi socio-sanitari erogati dai Comuni che fanno capo alla legge 328 del
2000. Si tratta di attività di rafforzamento di presidi di welfare di
prossimità, misure per il sostegno e l’inclusione sociale, sostegno alla
genitorialità e servizio di mediazione familiare, servizi e sostegni
socio-educativi, interventi per la domiciliarità, centri servizi, diurni e
semi-residenziali. Le aree di intervento riguardano famiglia, minori e
anziani autosufficienti, persone con disabilità e anziani non
autosufficienti, povertà e disagio adulti.
Il Comitato dei sindaci del distretto 42 è presieduto dall’assessore alle
Politiche sociali Rosi Pennino, delegata dal sindaco Roberto Lagalla, in
qualità di Comune capofila.
“Tutto questo lavoro, per il quale ringrazio i miei uffici e i sindaci del
Distretto 42 – spiega l’assessore Pennino – ci ha consentito finalmente di
allineare la programmazione del Piano di Zona 2022/2024, in conformità alla
normativa e nell’ottica di dare continuità ai servizi da prestare alle
comunità. Nel pieno rispetto del principio di concertazione e degli step
procedurali, i piani sono stati approvati dalla rete territoriale e resi
noti alla conferenza di servizi cittadina tenutasi presso la sede
dell’assessorato alle Politiche sociali. Riallineare e riordinare la spesa
in capo alla 328/2000, una legge importantissima che dà concretezza ai
servizi socio-sanitari, è un ulteriore passo verso la normalità compiuto da
questa amministrazione e da tutti i sindaci degli 8 Comuni coinvolti”.