
(AGENPARL) – mer 06 settembre 2023 IL MAESTRO FERNANDO MANGONE VOLA A STOCCARDA PER LA SUA MOSTRA
INTERNAZIONALE “L’ARTE ATTRAVERSA L’ITALIA” PER L’ ISTITUTO ITALIANO DI
CULTURA
Il Maestro Fernando Alfonso Mangone: “È la trasposizione visiva della mia vita. Il mio
percorso mi ha portato a contatto con realtà diverse. Ho attraversato l’Europa e ogni
mia opera cattura momenti vissuti intensamente ed interiorizzati”
COMUNICATO STAMPA
Martedì 13 settembre 2023, il Municipio di Stoccarda si prepara ad aprire le porte a un evento
straordinario: la mostra personale del pittore Fernando Alfonso Mangone, dal titolo “L’Arte
attraversa l’Italia”. Questo straordinario omaggio alla bellezza dell’Italia, alla sua storia e alla sua
arte, è stato reso possibile grazie al sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura di Stoccarda.
«La mostra “L’Arte attraversa l’Italia” è una celebrazione dei paesaggi italiani, della loro storia
millenaria e dell’arte che ha prosperato in questo straordinario contesto. L’evento offre al pubblico
di Stoccarda l’opportunità di immergersi in un mondo di infinite sfaccettature artistiche viste
attraverso una lente contemporanea. Sarà un’esperienza visiva e culturale unica, che trasporterà gli
spettatori nelle bellezze e nei suggestivi percorsi delle varie regioni italiane». Ad annunciarlo è il Prof.
Luciano Carini, rinomato gallerista e critico d’arte, che ha curato un corposo catalogo dedicato
all’opera di Fernando Mangone.
«Questa incredibile esposizione d’arte è un tributo affettuoso alle meraviglie e alle bellezze italiane,
una celebrazione delle esperienze e delle influenze che hanno segnato la mia carriera artistica. Il
mio percorso artistico è intriso di una profonda connessione con l’Italia, ho iniziato il mio viaggio
artistico nel 1977, quando mi sono iscritto all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro dopo un primo
anno trascorso a Napoli. Nel 1978, ho ottenuto l’iscrizione all’Accademia di Belle Arti di Firenze, dove
ho trascorso ben 11 anni immergendomi nella cultura artistica e storica della città. Durante il mio
tempo a Firenze, ho realizzato una serie di opere ispirate ai luoghi e alle atmosfere uniche della città,
tra cui Piazza Savonarola, Fiesole, Borgo San Frediano, Piazza del Carmine e Piazza Santo Spirito.
Dopo tre anni nella città delle arti, mi sono trasferito nella pittoresca La Romola, nel Comune di San
Casciano, dove ho vissuto per 8 anni. La mia arte è stata influenzata e plasmata dai paesaggi e dalla
cultura di questi luoghi, e in riconoscenza per l’affetto ricevuto, ha deciso di omaggiarli attraverso
la mia pittura. Queste opere straordinarie, frutto di anni di dedizione e passione, non saranno messe
in vendita. Invece, saranno parte integrante delle realtà museali itineranti, i Musei Mangone,
gallerie no profit che consentiranno al pubblico di godere di queste creazioni uniche nel loro
genere». A dirlo è il pittore Fernando Alfonso Mangone, originario delle aree interne della
Campania, dove è rientrato negli ultimi anni, dopo una vita trascorsa lavorando in giro per il mondo.
«L’importanza di questa iniziativa consiste nell’avvicinare il pubblico di Stoccarda all’Italia e alla sua
cultura. Questa mostra è molto più di una semplice esposizione artistica: è un ponte tra due culture,
un’opportunità per scoprire e apprezzare la ricchezza artistica e culturale dell’Italia in tutta la sua
diversità», sottolinea il dott. Giuseppe Restuccia direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di
Stoccarda.
«“L’Arte attraversa l’Italia” racconta la civiltà italiana i suoi riferimenti storici e paesaggistici – Carlo
Foramiti, noto Organizzatore e Coordinatore Editoriale delle Mostre presso gli Istituti Italiani di
Cultura all’Estero, che ha svolto un ruolo fondamentale nel portare il Maestro Mangone a Stoccarda
– Ho avuto il piacere di incontrare il Maestro Mangone per la prima volta nel 2017 presso l’Istituto
Italiano di Cultura, ex Parlamento Italiano a Budapest. Da quel memorabile incontro, è nata una
collaborazione fruttuosa che ha dato vita a diverse mostre di grande successo. Il Maestro Mangone
è noto non solo per il suo talento artistico straordinario, ma anche per la sua umanità, altruismo
e disponibilità. Queste qualità hanno reso la nostra collaborazione ancora più speciale, portando
l’arte e la cultura italiana a un pubblico internazionale sempre più ampio. Grazie al talento senza pari
del Maestro Mangone, il pubblico di Stoccarda avrà l’opportunità di immergersi in un mondo di
bellezza artistica e cultura italiana.
LA MOSTRA DI STOCCARDA
Il viaggio di Mangone parte da lontano, dagli albori delle antiche civiltà che sono state faro, modello
e punto di riferimento per il mondo intero: Paestum, Pompei ed Ercolano e poi Roma con il
Colosseo, i Fori Imperiali, la Fontana di Trevi e Piazza San Pietro con la famosa Basilica e la Cappella
Sistina. Prosegue poi con Firenze, la città che diede origine al Rinascimento e fu la culla della lingua
italiana. È universalmente riconosciuta come madre dell’arte e dell’architettura, ed è famosa nel
mondo per i suoi monumenti e i suoi musei. Fernando Mangone fermerà la sua attenzione sulla
Cattedrale di Santa Maria del Fiore, il Battistero, la Galleria degli Uffizi, Santa Maria Novella, il Centro
storico della città e il famoso Ponte Vecchio. E come non ricordare poi Venezia, considerata una tra
le più belle città del mondo, e dichiarata, insieme alla sua laguna, Patrimonio dell’Umanità UNESCO,
apprezzata per essere la sede della prestigiosa Rassegna Internazionale d’Arte “La Biennale di
Venezia”. Tra gli innumerevoli monumenti e musei ecco allora apparire Piazza San Marco con la sua
famosa Basilica, Palazzo Ducale, il Museo Correr e poi Ca’ Pesaro, la Galleria d’Arte Moderna, Ca’
Rezzonico e Palazzo Grassi. Si prosegue con Napoli, con il suo cielo, il suo mare e il Vesuvio, simbolo
della città e fonte di ispirazione per artisti, poeti e scrittori. E parlando di Napoli, il pensiero corre
immediatamente a Piazza del Plebiscito e agli importanti monumenti che qui vi si affacciano, come
la Basilica di San Francesco, il Palazzo Reale, il Palazzo della Prefettura e il Palazzo Salerno.
Proseguendo nel nostro percorso ecco poi apparire i famosi castelli di Napoli: Castel dell’Ovo e il
Maschio Angioino e, più a valle, la Cappella San Severo con il celebre “Cristo velato” di Giuseppe
Sanmartino. In questo lungo e affascinante itinerario tra le bellezze italiane non poteva certo
mancare Milano con il suo Duomo e la famosa Piazza, la Galleria Vittorio Emanuele II, il Castello
Sforzesco e il teatro alla Scala e poi Bologna, la “dotta”, così definita perché ospita la più antica
Università del mondo occidentale. Un percorso, quello di Mangone, che non finisce qui. Seguono
infatti altre città, altri luoghi e altre destinazioni fino a comprendere tutte le Regioni italiane.
IL PAESAGGIO URBANO E LA FORZA ESPRESSIONISTA DI MANGONE
Espressionista metropolitano e vedutista contemporaneo forte e potente, Fernando Mangone ci
rimanda dunque, con freschezza di visione e rapidità esecutiva, ad un “Paesaggio Urbano” di grande
qualità, che esula dal mero esercizio illustrativo per addentrarsi, con raffinata discrezione, nelle
complesse e variegate strade del paesaggio interiore dove pulsa e vive l’emozione e l’intima
relazione con il mondo esterno e tutto ciò che ci circonda. Proseguendo in questo lungo e
affascinante viaggio all’interno delle Regioni Italiane, incontriamo infine i suggestivi territori del
Cilento, luoghi d’origine del nostro artista. La Campania è veramente una Regione straordinaria,
culla di civiltà e faro di cultura per il mondo intero, ma c’è anche una Campania nascosta, meno nota
e quasi sconosciuta eppure altrettanto affascinante e coinvolgente: è quella dei numerosissimi
borghi e paesi del suo interno, dei castelli abbarbicati tra boschi e rocce, degli antichi palazzi
nobiliari dimenticati e degli spettacolari paesaggi naturali. Borghi e paesi ancora da scoprire e
valorizzare: Palomonte, Altavilla Silentina, Buccino, Controne, Aquara, Trentinara, Roscigno
Vecchia ecc. Il pensiero corre poi alle aree del Cilento e del Vallo di Diano, alle stupende vallate del
Sele e del Tanagro per arrivare fino ai monti Alburni, montagne dal colore bianchissimo dove il
fascino della mitologia e dei Titani si unisce al mistero delle grotte e delle divinità rupestri. Nel lungo
viaggio di Mangone non manca infine un sentito omaggio alla “Bufala Mediterranea” e al suo
principale prodotto di eccellenza enogastronomica, la “mozzarella di latte di bufala” che viene
prodotta a Battipaglia e in tutta la valle del Sele, una specialità casearia dal sapore talmente unico
da avere meritato l’appellativo di “oro bianco”.
IL SEGNO DISTINTIVO DI MANGONE
Pittura di chiara derivazione Espressionista, questa, per la velocità e sicurezza del segno, per il
movimento e la vitalità che la percorre, ma vicina ai Fauves per l’intensità cromatica e la libertà del
gesto. Mangone esegue di getto, segue l’impeto del momento, il suo estro creativo, ascolta con
attenzione le proprie sensazioni e il proprio stato d’animo. Nascono così i suoi straordinari paesaggi
urbani percorsi dalla luce, dalla geometria delle moderne architetture, dal caos e dalla frenesia dei
nostri giorni. Espressione che, nella sua veloce e rapida stesura, rimanda alla “Street Art”, a certe
fasi della “Pop Art” e poi ai grandi murales che, a partire dagli anni sessanta e fino al duemila,
avevano letteralmente invaso le metropoli europee portando novità e innovazione, coinvolgendo le
masse in avvenimenti di grande portata: erano gli anni in cui l’arte era vissuta anche come protesta,
contestazione, pacifica rivolta contro regole e convenzioni sociali troppo rigide e imbalsamate. Di
grande effetto, poi, la scala cromatica usata dal nostro artista: i colori si rivelano gradualmente
passando da toni grigi e soffusi a improvvise e luminose accensioni, i segni si infittiscono e si
rincorrono senza interruzione sulla tela, diventano tracce, percorsi e ritmi intermittenti che
dinamizzano lo spazio. I rossi, i gialli e i blu, accostati in modo istintivo e coraggioso, danno vita a
straordinari effetti di profondità e lontananza mentre molto spesso, in primo piano, emergono
sciabolate di colori al fosforo che accendono edifici e architetture creando sorprendenti effetti
scenografici. Ancora un volta, dunque, Fernando Mangone con questa grande mostra in terra
Tedesca, si riconferma, senza ombra di dubbio, uno dei più importanti interpreti dell’arte
contemporanea.