
(AGENPARL) – lun 04 settembre 2023 *Antonio Corbo, *editoralista di Repubblica, è intervenuto nel corso di
Forza Napoli Sempre, condotta da Gianluca Gifuni, in onda su *Radio Marte*:
*“**Spalletti ha lasciato una squadra che era quasi perfetta. Garcia ha
detto a noi giornalisti di voler puntare sul suo calcio perché non conosco
il passato. Un’affermazione coraggiosa alla quale devono seguire i
risultati. Sabato sera ho visto un buon primo tempo del Napoli che però è
crollato nel secondo tempo sul piano nervoso, fisico, sul piano della
personalità e soprattutto sul piano tattico, tanto da cedere le ripartenze
alla Lazio che non fanno parte, tra l’altro, del gioco di Sarri. Alcuni
giocatori del Napoli sono spariti dal gioco come Lobotka, per esempio. Se
queste innovazioni cancellano delle realtà il risultato mi sembra
deludente. È chiaro che va dato tempo a Garcia ma si è perso molto tempo
anche perché da 6 mesi sapevamo che Kim sarebbe andato via ma il sostituto
ancora non si è visto. Quest’anno temo che siano mancati il saper fare
calcio, capire di calcio. Perché quando Spalletti venne a Napoli disse di
aver studiato la squadra per sei mesi. Se l’allenatore attuale dice di non
conoscere il passato allora mi deve dare dei risultati adeguati. Se dopo
tre partite il Napoli non è a punteggio pieno non deve allarmare ma deve un
poco preoccupare. Secondo me si è perso un po’ di tempo e non sono stati
dati i giocatori a Garcia. Perché l’erede di Kim non è arrivato, Natan è
ancora in panchina. Mi viene qualche dubbio se al posto di Giuntoli si sono
messe le persone giuste. Micheli? Ma Micheli faceva lo scouting mentre cosa
diversa è diventare un personaggio chiave del mercato. Probabilmente c’è
stata una sopravvalutazione di Micheli inserendolo in un ruolo non suo. Si
dice che Chiavelli, ad del Napoli e scienziato dei contratti, di conti,
ecc.. abbia avuto un ruolo in tal senso. Ma se è vero che il mercato è
stato ricondotto anche alle sue decisioni allora io dico di poter fare il
traduttore di arabo. Il futuro di Osimhen? Credo che un ragazzo di 24 anni
che si trova a discutere un contratto per mesi dovrebbe essere trattato con
l’affetto di un padre e la comprensione di uomo. Altrimenti il calciatore
si confonde e cede sul piano nervoso. Quindi trattare il suo futuro per
tanti mesi lo ha logorato. Secondo me anche Kvara è un pochino frastornato,
non è come lo scorso anno. Io consiglierei a De Laurentiis di prendere la
squadra in mano da presidente e da padre di famiglia**”.*
*Enrico Fedele, *dirigente ed opinionista, è intervenuto nel corso di Forza
Napoli Sempre, condotta da Gianluca Gifuni, in onda su *Radio Marte*: *“*
*Fattori positivi io al momento non ne vedo ma non mi allarmo. Sono
preoccupato perché il Napoli ha fatto una campagna acquisti di investimenti
senza pensare che occorressero i titolari per competere in Italia e in
Europa. L’avvento di Garcia non ha inciso sui giocatori da prendere perché
ha fatto tutto il presidente che ha preso dei giocatori che chissà cosa
faranno. Poi Garcia ha cercato di dare un po’ del suo e forse ora è stato
eccessivo perché il Napoli ha avuto sempre un gran palleggiatore e un
centrocampo da filtro. Quest’anno De Laurentiis non può dire di aver
centrato quello che voleva fare. Ha centrato il bilancio. È stato uno
sforzo non vendere Osimhen e Zelinski e quindi tenere i gioielli in casa è
stato un sacrificio. Quindi è un punto positivo. Il lato negativo è che in
sei mesi non si è sostituito il giocatore fondamentale come Kim, volendo
primeggiare in Italia e in Europa. Questo è stato l’errore di De
Laurentiis, prendere tutti giocatori del decreto crescita per diminuire il
budget invece di andare sul sicuro. Purtroppo, per vincere ci vogliono i
giocatori veri. Per me Garcia sabato sera non ha letto bene la partita. Se
sabato Zelinski, Di Lorenzo e Politano erano spinti molto in avanti è
perché la Lazio si è difesa al limite dell’area di rigore che si
ingolfava. Per me il Napoli rimane favorito. Solo che il Napoli ha avuto
questa piccola involuzione, fisica e dovuta anche ad un piccolo cambiamento
di gioco. Se il Napoli ritorna a quello che era l’anno passato non credo
che gli stessi giocatori abbiano dimenticato come si gioca al calcio.
Quando si trova un sistema di gioco, un’identità di reparto, quando i
giocatori si capiscono solo guardando perché sanno il compagno dove si
trova, è un fatto in più. Per me l’importante è capire che bisogna cambiare
alcuni atteggiamenti e magari dare più continuità a quello che è stato
l’anno scorso. Sabato sera c’è stato anche un crollo fisico ma la verità,
secondo me, è che il Napoli non ha capito niente, sperando che prima o poi
finisse. Il fatto negativo è che ora c’è la sosta e parleremo per 15 giorni
di questa cosa. Garcia è stato furbo perché ha detto che ci sono malumori
di mercato, di contratto, ma ci sono soprattutto giocatori che non sono
ancora pronti”.*
*Gigi De Canio*, allenatore ed ex Napoli, è intervenuto in Marte Sport
Live, su Radio Marte, condotta da Dario Sarnataro: *“L’aspetto che ha
colpito tutti noi e la mancata reazione dopo l’1-2. Una squadra di rango
come il Napoli deve avere la giusta cattiveria agonistica che a volte
sostituisce elementi tecnici-tattici che ti fanno vincere le gare, nè le
puoi vincere ogni volta con 2-3 gol di scarto. Ogni tanto si può vincere
“sporco”, con un risultato determinato proprio dal tuo atteggiamento
voglioso nel voler raggiungere la vittoria. Io non credo che Garcia abbia
fatto molti cambiamenti rispetto a Spalletti, più che altro non posso
pensare che dopo tre giornate ci sia un mutamento del genere e comunque non
ce ne accorgeremmo così presto. Sarebbe peraltro autolesionistico per un
allenatore modificare una macchina perfetta come quella del Napoli. Tante
volte sono subentrato e non potendo cominciare un percorso daccapo mi sono
innestato sul lavoro precedente, rispettando e provando a valorizzare
quanto fatto prima. Certamente lo farà anche Garcia. Preoccupato? No, non
si può essere preoccupati dopo sole 3 gare, bisogna entrare tutti
nell’ordine di idee che l’anno scorso è stato irripetibile, è cambiato
l’allenatore, una stagione fa inoltre tutto andava liscio e le avversarie
hanno fatto vari passi falsi. Le situazioni sono differenti, per me a dare
le risposte devono essere innanzitutto i calciatori che devono sempre avere
voglia di dimostrare di essere i primi della classe. Per quanto un
allenatore modifichi qualcosa sono loro che devono trovare le risposte nei
momenti di difficoltà. Se poi perdi con una squadra forte come la Lazio
vuol dire che forse i ragazzi non sono ancora pronti per sopportare questo
ruolo di protagonisti. La sosta? Sarebbe stata utile se Garcia avesse avuto
la possibilità di lavorare con tutti i suoi calciatori per migliorare
alcune cose, e invece ci sono 15 nazionali che vanno via. Magari questi
ragazzi andando in Nazionale trovano uno spirito diverso e tornano più
carichi di prima, facendo tesoro di questa gara sbagliata”.*
*Massimo Brambati*, ex difensore e opinionista 7Gold, è intervenuto su *Radio
Marte* nel corso di Marte Sport Live condotto da Dario Sarnataro: *“La mia
paure per questo Napoli non era solo nelle qualità individuale di uno come
Kim, ma anche, secondo me, per l’assenza dei due capisaldi come Spalletti e
Giuntoli. Per la vittoria dello scudetto non è stato importante solo il
manico, perché il ds rappresenta anche un trait d’union tra società e
calciatori o tra allenatore e calciatori. In campo ho visto meno rabbia e
furore agonistico che invece c’era prima. Mai visto il Napoli approcciare
quasi con un atteggiamento morbido, non dico appagati perché è molto presto
ma c’è un campanello d’allarme in questo senso. Juan Jesus? Non me la
prenderei con lui, non è giusto criticarlo, anche perché il Napoli quando
ha fatto bene lo scorso anno ha lavorato di squadra, chiunque giocasse., A
livello difensivo era poi ovvio che potesse mancare un giocatore come Kim
che è stato l’Osimhen della difesa, ha fatto la differenza in tante gare,
non a caso è andato al Bayern Monaco per tanti soldi. Lobotka meno centrale
nel gioco del Napoli? Sì, lho notato anche io. Non dimentichiamo che lo
scorso anno il Napoli di Spalletti ha vinto la serie A stravincendola, se
perdi il condottiero è chiaro che le cose vanno sistemate. Non so se Garcia
sarà l’uomo giusto, ce lo dirà il tempo”,*
*Guido Trombetti*, accademico e matematico*, *è intervenuto nel corso di
Forza Napoli Sempre, condotta da Gianluca Gifuni, in onda su *Radio Marte*:
*“**Questo Napoli fisicamente e tatticamente, è allo sbando. Contro la
Lazio, in realtà ha perso 4-1, perché due reti avversarie sono state
annullate per fuorigioco tecnico. Garcia ha allungato la squadra per
competere con i contropiede di Sarri, ma dimenticando che Zielinski, per
quanto bravo, non contrasta e Lobotka, negli spazi larghi, si perde. Lo
slovacco deve poter usare il suo passettino nello stretto per tirarsi fuori
dalle marcature. E mi chiedo: come ti viene in mente di togliere
Kvaratskhelia dal campo per mettere Raspadori lì, fuori ruolo? Il georgiano
non aveva i novanta minuti nelle gambe, secondo il mister? Questa è una
stupidaggine. Kvara è l’unico ad avere il guizzo. Non dimentichiamoci che
in rosa c’è anche Elmas, tra i più richiesti di questa rosa sul mercato. Si
insiste su Raspadori esterno e non ne capisco il motivo. Togli Kvara per
chi, qualcuno che sulla fascia non ci sa stare? Sono cose banali, a mio
avviso. Cosa ne pensa il presidente? De Laurentiis sarà sicuramente
preoccupato, come lo siamo tutti. Una squadra, per vincere lo Scudetto,
secondo le statistiche non deve perdere più di quattro partite, ed una
prima occasione l’abbiamo sprecata già alla terza giornata. Non bisogna
esagerare, ma neanche minimizzare. Sono molto preoccupato: ho visto un
pessimo Napoli. Garcia non può giocare con la squadra di Spalletti senza
Kim, perché il coreano era uno degli elementi della spina dorsale di quella
rosa. Se non hai il coreano, devi assolutamente introdurre dei correttivi
e, finora, non ne ho visti”.*