(AGENPARL) - Roma, 2 Settembre 2023(AGENPARL) – sab 02 settembre 2023 SANITÀ, NURSING UP DE PALMA: «UNIVERSITÀ. AUMENTO POSTI AI CORSI DI
LAUREA IN MEDICINA. CONTROREPLICA AI DEPUTATI DI FORZA ITALIA, PAOLO
BARELLI E RAFFAELE NEVI. ALTRO CHE SURREALE! I FATTI PARLANO CHIARO! IN
ITALIA A MANCARE SONO PRIMA DI TUTTO GLI INFERMIERI. INFORMARE LA
COLLETTIVITÀ SU PARADOSSI E PROBLEMATICHE IRRISOLTE NON CREA ALCUNO
SQUILIBRIO TRA LE PROFESSIONI SANITARIE».
«_La politica non alzi scudi ma piuttosto si dia da fare, con l’aiuto di
tutte le parti in causa, per la tutela della salute dei cittadini»._
ROMA – «Non è affatto surreale sottolineare che nella sanità italiana la
priorità, da tempo, riguarda la drammatica voragine legata alla carenza
di infermieri e che, soprattutto, siamo di fronte ad un vero e proprio
dramma irrisolto.
Il nostro sindacato, che ogni giorno vive da vicino la realtà dei disagi
del personale sanitario, guardando negli occhi infermieri e ostetriche
nelle corsie degli ospedali, ha offerto e continua a offrire alla
collettività uno sguardo sereno ed equilibrato sui fatti.
In questo caso, in merito alla decisione del Ministro dell’Università
Bernini, di aumentare da subito i posti al corso di laurea in medicina e
chirurgia (4mila in più da questo settembre), che a quanto ci risulta
potrebbero raggiungere quota 30mila in più entro il 2030, abbiamo
sentito il dovere di sottolineare il nostro punto di vista, e far capire
alla collettività che le priorità da risolvere nella crisi della sanità
italiana, per noi, ovviamente, sono ben altre.
In Italia mancano prima di tutto gli infermieri, e non i medici, questo
è un dato di fatto e nessuno osi negarlo. I recenti dati dell’Ufficio di
Statistica dl Ministero della Salute, aggiornati al 2021, confermano che
la sanità italiana è formata per oltre il 50 per cento da infermieri,
professionisti che, oggi, continuano a mancare come il pane da Nord a
Sud, e che hanno uno stipendio tra i più bassi d’Europa.
Fughe di giovani all’estero, dimissioni volontarie a raffica e pronto
soccorsi allo sbando, con una professione a cui ridonare doverosamente
appeal: sono contenuti inconfutabili che raccontano di un gap
strutturale tra 65 e 80 mila professionisti, che raggiunge il valore di
100mila nel confronto con la media degli altri paesi europei . E’
davvero surreale affermare tutto questo? A noi non pare proprio!
Così Antonio De Palma, replica ai Deputati di Forza Italia, On. Paolo
Barelli e On. Raffaele Nevi, che in una nota avevano espresso il loro
disappunto sulle riflessioni del Presidente Nazionale del Nursing Up in
merito alla decisione del Ministro Bernini.
«D’altronde in Italia il rapporto dei medici per abitanti, fatta
eccezione di alcune categorie, è perfettamente in linea con la media
europea e anche questo rappresenta l’ennesimo innegabile dato di fatto.
Un’altra cosa è certa: il nostro sindacato si è sempre battuto per
l’equilibrio tra le professioni sanitarie nel rispetto dei differenti
ruoli, nessun rischio dunque, di creare dissidi o incomprensioni.
Certo è che la collettività ha il diritto sacrosanto di conoscere la
verità dei fatti, e la politica ha il dovere di intervenire prontamente,
naturalmente con l’aiuto di tutte le parti in causa, per contribuire a
ricostruire un sistema sanitario che deve ripartire dalle fondamenta.
Tutto questo dovrebbe realizzarsi senza alzare scudi, dal momento che i
problemi da risolvere, per il bene della salute dei cittadini, non
possono certo attendere», conclude De Palma.