
(AGENPARL) – ven 01 settembre 2023 Incontro Cia-Agricoltori – Alsia
Le operazioni di dismissione e concessione da parte dell’Alsia dei beni
ex-riforma fondiaria, in riferimento al regolamento approvato nel 2022; i
progetti in materia di produzione no-food con particolare riguardo a quelli
predisposti tra Regione – Alsia ed Eni per la produzione di oli vegetali e
creazione di un centro per l’estrazione di oli vegetali, la produzione di
biometano da scarti agricoli; la creazione di un hub per supportare
l’imprenditoria regionale. Sono i temi principali discussi in un incontro
tra i dirigenti della Cia-Agricoltori Basilicata il Direttore Alsia Aniello
Crescenzi e i dirigenti Pietro Zienna e Lucrezia Guida.
Per la Cia queste attività rappresentano non solo un’occasione per
valorizzare i terreni marginali, ma anche per migliorare la redditività
delle aziende agricole senza compromettere la produzione food, infatti
l’Alsia sta oggi sperimentando specie in grado di coprire i periodi vuoti
produttivi di alcune colture, come il grano. Importante è dunque rendere
l’imprenditore agricolo parte attiva della filiera agricola. In merito al
progetto Agri-Hub, Alsia è stata incaricata di sviluppare la fase
sperimentale per la produzione di oli vegetali rivenienti da colture
oleaginose quali ricino, colza, camelina e girasole tale progetto che
prevede anche la nascita di una struttura nella quale procedere
all’estrazione di di tali oli (sito da definire) è stato oggetto di
approfondimento con alcune interessanti indicazioni e prescrizioni sia di
carattere tecnico che agronomico. Come Cia – sottolinea il direttore di
Potenza-Matera Donato Distefano – siamo fortemente interessati in quanto
il progetto per andare a regime necessità di non meno di 10.000 Ha di
terreni a coltura dedicata a regime per l’intero anno solare. Le aziende
agricole che devono disporre di almeno di 5 Ha di superfici a riposo,
marginali o non utilizzata e altre che possono praticare le seconde coltura
(aree irrigue o cerealicole) potrebbero integrare il proprio reddito
aggiungendo una ulteriore ciclo produttivo ai propri piani colturali . *L’Alsia
provvederà a realizzare una carta vocazionale dei terreni di Basilicata
connessa a tali colture. Su questo punto – precisa Distefano – è necessario
attendere il completamento del lavoro di indagine per poi utilizzarne le
risultanze da trasferire con apposita attività di consulenza alle aziende
agricole interessate. Ulteriore punto riguarda la fase sperimentale ed in
particolare le risultanze della messa a dimora presso le aziende Alsia di
Lavello, Pignola e Pantanello di Bernalda di superfici dedicate alle
colture sopracitate. Solo a seguito di tale sperimentazione – sottolinea la
Cia – sarà possibile fornire alle singole aziende agricole interessate le
necessarie indicazioni agronomiche ed avviare la fase produttiva in campo e
valutare la relativa convenienza economica. *
Per quanto riguarda la dismissione dei beni della riforma fondiaria la Cia
sarà di supporto all’agenzia per affrontare le criticità, al fine di
garantire i detentori dei beni e agevolare le procedure. *Tutti i soggetti
che hanno ricevuto nei giorni scorsi nota da Alsia con la quale si segnala
la detenzione di beni riforma fondiaria possono anche tramite gli Uffici
Cia Agricoltori produrre istanza tesa a chiarire la propria posizione in
merito al bene detenuto. Tale riscontro è finalizzato a chiedere e ricevere
chiarimenti, indicazioni o per i casi complessi e particolarmente
articolati concordare incontro presso gli Uffici Alsia al fine di
analizzare e o definire la singola situazione. Gli Uffici Cia sono a