
(AGENPARL) – gio 31 agosto 2023 COMUNICATO STAMPA DI VALERIA CAMPAGNA
LATINA, 31 AGOSTO 2023
CAMPAGNA: “BENE LATINA CAPITALE DELLA CULTURA SE LA DISCUSSIONE SARÀ
PLURALE. OCCASIONE PER LA CITTA’ IN VISTA DEL CENTENARIO”
“Benissimo candidare Latina a capitale italiana della cultura per il 2026, il riconoscimento darebbe
lustro alla nostra città e alla comunità che la vive. Soprattutto se diventa una tappa, in vista del
centenario nel 2032, per iniziare a dare alla città nuovi servizi. Sarebbe bello che come
rappresentanti dei cittadini partecipassimo tutti, ognuno con il proprio contributo, a questa
importante occasione. La cultura non presenta steccati e non si colora di questa o quella politica”.
Così Valeria Campagna, capogruppo consiliare del PD Latina, dopo che ieri è stata ufficializzata la
presentazione della candidatura in conferenza stampa.
Campagna aggiunge: “Ecco perché l’invito che mi preme volgere alla Sindaca Celentano e alla sua
amministrazione è quello di coinvolgere attivamente e fattivamente, nell’ambito della stesura dei
progetti per Latina Capitale italiana della Cultura, non solo le componenti politiche di opposizione
ma anche le parti che compongono il tessuto sociale cittadino. Dalle associazioni alle fondazioni
passando per i cittadini e le cittadine che volessero in qualche modo contribuire. ‘Sarò la Sindaca
di tutti’ ha detto in occasione della sua elezione, è arrivato il momento di dimostrarlo, perché c’è
anche un’altra Latina”.
“Bisogna fugare il rischio – aggiunge – di scambiare il mezzo con il fine: la città non ha bisogno
solamente di un riconoscimento, che comunque sarebbe importante, ma anche di veder
accrescere l’offerta culturale ed i servizi legati alla cultura. Questa candidatura, infatti, deve essere
l’occasione per rimettere al centro i luoghi della cultura. Potenziando quelli già attivi, come il
teatro e la biblioteca, ma anche quelli da rigenerare o da generare. Penso al Garage Ruspi, alla
Casa della Musica, alla Banca d’Italia. Quest’ultima può e deve diventare il motore primo della
cultura latinense: un luogo in pieno centro che cambierebbe i connotati di un pezzo di città
attraverso l’erogazione di servizi come una nuova biblioteca, sale per conferenze e presentazioni,
mostre, aule studio, aule di lavoro e molto altro. È di questo che si dovrebbe iniziare a parlare
attraverso una discussione plurale ed aperta. Il nostro contributo, da questo punto di
vista, non mancherà”.