(AGENPARL) - Roma, 30 Agosto 2023(AGENPARL) – mer 30 agosto 2023 Epatite C, dal 4 settembre screening gratuito per i nati dal 1969 al 1989
Scritto da Walter Fortini, mercoledì 30 agosto 2023 alle 14:46
Partirà lunedì 4 settembre, in tutte le province della Toscana, il
programma di screening gratuito sull’epatite C, infezione del fegato
provocata da un virus che si trasmette mediante contatto con sangue
infetto. Dall’epatite C oggi si può guarire, per farlo però è necessario
diagnosticarla in tempo: l’infezione infatti spesso decorre senza sintomi,
ma col tempo può diventare cronica ed evolvere in forme molto gravi e
progressive che vanno dalla cirrosi al cancro al fegato. Per questo la
Regione Toscana ha lanciato un programma di screening, un’azione di
prevenzione significativa per la tutela della salute individuale e
collettiva, con l’obiettivo finale di eradicare il virus.
La campagna riguarda tutti i nati tra il 1969 e il 1989 (circa 920 mila
persone tra 34 e 54 anni), fascia di età individuata dal Ministero della
salute. E’ estesa inoltre, indipendentemente dall’età, all’intera
popolazione carceraria e a chi è seguito dai servizi pubblici per le
dipendenze, dove il programma è già stato avviato da più di un anno
coinvolgendo quasi 20mila persone.
“Questa campagna sarà una delle azioni più importanti sul fronte della
prevenzione nei mesi che rimangono da qui alla fine dell’anno – commenta il
presidente della Toscana, Eugenio Giani -. Dopo l’emergenza del Covid, le
nostre energie sono adesso concentrate in gran parte sulla prevenzione,
utile per la salvaguardia delle singole persone ma anche per la riduzione
dei costi a carico del sistema sanitario”. “Il lavoro effettuato in
questi anni – prosegue il presidente Giani – ha dato dunque buoni frutti ed
ha contribuito a ridurre la circolazione del virus. Con la nuova iniziativa
si vuole andare ancora oltre”.
“E’ una grande opportunità offerta ad un importante numero di cittadine
e cittadine – sottolinea l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini
-. Si rinnova un impegno che ha visto la Regione Toscana in prima linea
anche in passato: era il 2015 quando l’allora esecutivo regionale lanciò
un programma specifico per l’eradicazione dell’infezione, con il
coinvolgimento dei medici di medicina generale, per trattare soggetti
infetti in via cronica e noti al sistema sanitario, ma non ancora
sottoposti a terapia. Quello che facciamo adesso è investire sulla
prevenzione secondaria: partendo da una diagnosi veloce, è infatti
possibile di individuare persone inconsapevoli di avere l’epatite C e
garantire loro tempestivo accesso alla cura”. “Un ringraziamento
particolare va alle associazioni di volontariato – continua Bezzini – che
sono un prezioso alleato della Regione e delle Aziende Usl
nell’organizzazione di questa importante campagna di screening che si
svolgerà in gran parte nelle loro sedi, garantendo copertura e continuità
su tutto il territorio regionale”
Tutte le informazioni e le indicazioni operative per partecipare allo
screening nel mese di settembre sono già disponibili sul sito della
Regione Toscana, dove sono indicati giorni, orari e le sedi delle
associazioni di volontariato e delle Aziende Usl dove è possibile
effettuare il test. L’indirizzo è
http://phplist.servizi.tix.it/rt-ToscanaNotizie/lt.php?tid=NUaUqoeHbvK4JdgMxumf3Y2J+VOLHt4+vIIdNCWmWcLReaX0w/BNPbjfeig/QH/E
Come funziona lo screening
Lo screening consisterà in una test rapido, pungidito, su sangue capillare
per la ricerca di anticorpi anti-Hcv. Il risultato sarà disponibile in
pochi minuti. Per realizzare i controlli, gratuiti per i cittadini, la
Toscana ha ricevuto dallo Stato 4 milioni e 962 mila euro. Sono 122 le sedi
delle associazioni in tutta la Toscana e 38 quelle delle Aziende Usl dove
si potrà effettuare il test. Sarà naturalmente escluso dallo screening
chi è già noto al sistema sanitario come infettato da epatite C. Chi dona
sangue regolarmente – ed è sottoposto all’esame dell’epatite C al momento
della donazione – è invitato comunque a partecipare allo screening, se
rientra nella fascia di popolazione coinvolta.
Cos’è l’epatite C e come si trasmette
L’epatite C è un’infezione del fegato causata da un virus (Hcv) trasmesso
mediante contatto con sangue infetto, come detto. L’infezione è pericolosa
perché spesso si presenta senza sintomi e risultare oggi negativo non vuol
dire che in futuro non la si possa contrarre. Inoltre col tempo può
diventare cronica ed evolvere in altre patologie: oltre alla cirrosi e il
cancro al fegato, l’infezione aumenta il pericolo di sviluppare malattie
reumatologiche e ematologiche, come il linfoma, oppure cardiovascolari o
diabete mellito. L’uso di sostanze per via endovenosa, pratiche come
tatuaggi, piercing o altre procedure estetiche condotte in condizioni
igieniche poco sicure – oppure la condivisione di oggetti personali
taglienti e pungenti contaminati da sangue (un rasoio ma anche un semplice
spazzolino o taglia unghie) e determinati comportamenti sessuali – sono
considerate condizioni a rischio, come anche le trasfusioni (ma solo fino
al 1991, quando sono stati introdotti test specifici sui donatori).
Dal 1 gennaio 2015 al 31 settembre 2021 le persone che si sono rivolte al
servizio sanitario per l’epatite C sono aumentate di 3.357 unità e, sempre
dal 2015, sono stati 14.016 i soggetti trattati con i nuovi agenti virali
Il programma lanciato sette anni fa ha dato dunque buoni frutti e
l’incremento del numero di trattamenti ha contribuito a ridurre la
circolazione del virus. Con la nuova iniziativa si vuole andare ancora
oltre.