
lid] La minaccia alla produzione di petrolio derivante dalla tempesta Idalia che si avvicina alla Florida nel Golfo del Messico sostiene il crollo dei prezzi.
Martedì i prezzi del petrolio sono diminuiti grazie alla cautela degli investitori in vista della pubblicazione dei principali dati industriali provenienti dalla Cina, il più grande importatore di petrolio al mondo, e dagli Stati Uniti, il più grande consumatore di petrolio del mondo.
Il greggio Brent, punto di riferimento internazionale, è stato scambiato a 83,73 dollari al barile alle 10:21 ora locale (07:21 GMT), una perdita dello 0,17% rispetto al prezzo di chiusura di lunedì di 83,87 dollari al barile.
Il benchmark americano West Texas Intermediate (WTI) è stato scambiato nello stesso periodo a 79,95 dollari al barile, in calo dello 0,18% rispetto alla chiusura della sessione precedente di 80,10 dollari al barile.
I prezzi sono crollati durante l’inizio degli scambi asiatici mentre gli operatori del mercato attendevano i principali rapporti industriali di questa settimana per valutare la domanda prevista.
I dati recenti dell’Ufficio nazionale cinese di statistica (NBS) hanno avuto un impatto negativo sulle aspettative, esercitando una pressione al ribasso sui prezzi.
I dati hanno rivelato un calo degli utili industriali del 15,5% tra gennaio e luglio rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Si prevede che giovedì la NBS annuncerà l’indice ufficiale dei direttori degli acquisti (PMI) e se le letture segnaleranno un ulteriore rallentamento dell’attività industriale cinese, i prezzi dovrebbero scendere.
Nel frattempo, il ministro delle Finanze cinese Liu Kun ha promesso lunedì una politica fiscale più proattiva e ulteriori stimoli da parte del governo a sostegno dell’economia cinese in crisi.
Nel fine settimana il governo ha annunciato un’iniziativa per sostenere l’instabilità del mercato azionario nazionale mettendo in atto una serie di misure per attrarre investimenti.
Gli investitori attendono inoltre i dati sulle scorte di petrolio greggio dagli Stati Uniti, che forniranno informazioni sulla traiettoria della domanda del paese.
La minaccia della tempesta Idalia, che si sta dirigendo verso la Florida e mette in pericolo la produzione petrolifera nel vicino Golfo del Messico con possibili interruzioni di corrente, frena ulteriori cali dei prezzi.
Lunedì il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha rilasciato una dichiarazione di emergenza per la Florida in merito alla tempesta e ha assicurato che il governo federale sosterrà pienamente lo stato nella preparazione alla tempesta e alle sue conseguenze.
Si stima che la tempesta Idalia raggiungerà le coste della Florida mercoledì presto.