
[lid] Il reading ripercorre la storia delle violenze che hanno attraversato l’Italia dal 1919 al 1922. Scritto e Interpretato da Elisabetta Vergani, accompagnata dalle musiche originali di Sara Calvanelli, è promosso dall’Istituto nazionale Ferruccio Parri in collaborazione con Associazione italiana di Public History (AIPH) e Giunta Centrale per gli Studi Storici (GCSS). L’appuntamento veneziano è in programma il 9 settembre nel giardino di Villa Hériot (Isola della Giudecca), in collaborazione con IVESER.
Il primo dopoguerra italiano è un periodo di grandi tensioni, che sfociano presto e assai di frequente in violenze non di rado letali. Dal 1919 al 1922 gli episodi si susseguono in serie, passando dal cosiddetto biennio rosso a un vero biennio nero, il cui esito è poi la marcia su Roma dell’ottobre 1922. E tuttavia, l’intreccio di provocazioni e reazioni è profondo fin dai primi mesi che seguono la fine della Prima guerra mondiale.
Il reading di e con Elisabetta Vergani ripercorre la lunga scia di questi episodi, soffermandosi in particolare su alcune vicende emblematiche e significative per la storia e per il profondo valore umano e personale.
Le musiche di Sara Calvanelli arricchiscono e fanno da contrappunto alla narrazione.
Lo spettacolo è a cura di Farneto Teatro, associazione culturale indipendente fondata da Maurizio Schmidt ed Elisabetta Vergani nel 1991, e promosso dall’Istituto nazionale Ferruccio Parri in collaborazione con Associazione italiana di Public History e Giunta Centrale per gli Studi Storici, nell’ambito del progetto “Atlante delle violenze politiche del primo dopoguerra italiano (1919-1922)” con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali e della dimensione partecipativa delle nuove generazioni.
L’appuntamento è per sabato 9 settembre alle ore 17 nel giardino di Villa Hériot – Casa della memoria e della storia di Venezia (Isola della Giudecca). L’iniziativa è organizzata , nell’ambito del Festival delle Arti, in collaborazione con l’Istituto veneziano per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea (IVESER).