
(AGENPARL) – lun 28 agosto 2023 CGIL SICILIA
UFFICIO STAMPA
COMUNICATO STAMPA
Lotta alla povertà: Cgil e Spi, in Sicilia ritardi sulle misure, scarsi
investimenti della Regione e assenza di regia. “Subito il confronto per
affrontare una situazione che rischia di aggravarsi”
Palermo, 28 ago- “In tema di lotta alla povertà la regione siciliana
sconta pesanti ritardi e non investe”: lo sostengono la Cgil e lo Spi
siciliani che hanno fatto un focus sull’argomento prendendo in esame le
risorse che sono state messe a disposizione e gli interventi realizzati.
“ Con il 10% dei siciliani in povertà assoluta, il 19% delle famiglie in
povertà relativa e un rischio della popolazione di cadere in stato di
povertà che l’Istat stima del 38% – affermano il segretario regionale
confederale Cgil Francesco Lucchesi e la segretaria generale dello Spi
Cgil regionale Maria Concetta Balistreri- il tema è prioritario. In
considerazione anche- aggiungono- del venire meno del reddito di
cittadinanza che nel 2022 ha sostenuto 300 mila famiglie”. Secondo lo
studio del sindacato, ai 55 distretti socio- sanitari della regione
negli ultimi 5 anni sono arrivati finanziamenti nazionali per
l.r.16/2021). A queste risorse vanno aggiunte quelle che le
amministrazioni comunali destinano ai soggetti in marginalità economica
e i fondi comunitari. Per Lucchesi e Balistreri “va sottolineato che
l’assessorato regionale alla famiglia non ha ancora provveduto a
costituire la ‘Rete della protezione e dell’inclusione sociale’ prevista
dal decreto legislativo 147 del 2017. La Giunta regionale- rilevano i
due esponenti sindacali- ha quindi approvato nel gennaio 2023 un Piano
triennale non effettuando in via preliminare la valutazione dello stato
di fatto e di quanto avvenuto negli anni precedenti”. Secondo Cgil e
Spi, che chiedono “un’interlocuzione non formale del Governo regionale
con le parti sociali e il terzo settore”, è “non più rinviabile il
monitoraggio di quanto avvenuto nel territorio e di come siano state
investite le risorse”. Lucchesi e Balistreri aggiungono che “la
situazione rischia di precipitare peraltro con l’attuazione
dell’autonomia differenziata che, per come stanno le cose, avrebbe
ricadute devastanti sul welfare siciliano. Una ragione in più perché il
presidente della Regione – sottolineano- ritiri il suo assenso al
progetto”. Per Cgil e Spi “il confronto sullo stato dell’arte, previo
monitoraggio, è fondamentale e urgente anche in vista della nuova
programmazione dei fondi comunitari, per non ripetere possibili errori e
comunque imprimere alle azioni di contrasto alla povertà
un’accelerazione su una road map decisa e con quella regia regionale che
finora è mancata”.
2023 dac