
(AGENPARL) – lun 28 agosto 2023 Comunicato stampa
Organizzazione Sindacale Itamil Esercito
Il Sindacato Itamil Esercito al governo Meloni e dal Ministro Guido
Crosetto, ci attendiamo azioni concrete.
Tutto sembra lievitare – dal costo della vita ai privilegi dei politici a
tutti i livelli – e nel frattempo attendiamo con impazienza il rinnovo del
contratto 2022/2024.
Questo governo sembra eccellere in questioni ideologiche, ma quando si
tratta di costruire soluzioni concrete, si rivelano tutti chiacchieroni.
La nostra pazienza si è esaurita, e l’opposizione silenziosa di questo
governo non fa che aggravare la situazione.
Oltre il mancato rinnovo del contratto, ci sono ulteriori manovre
silenziose e pericolose contro il personale. Per esempio, la legge 119/2022
in discussione dal Governo prevede essenzialmente un aumento del ruolo
dirigente per l’esercito, mentre il passaggio al ruolo di Graduati viene
congelato fino al 2033.
Il nostro Sindacato, con responsabilità, modera gli entusiasmi mentre
chiediamo spiegazioni al Ministro della Difesa riguardo al passaggio in
servizio permanente dei Volontari, in particolare dei Volontari in ferma
prolungata quadriennale (VFP4).
Siamo preoccupati anche per la recente circolare Persomil e Persociv sul
passaggio al ruolo civile dei militari non idonei al servizio.
Non possiamo accettare un principio di “rottamazione” per coloro che si
ammalano o non sono più idonei al servizio nel corso della loro carriera.
In materia previdenziale, sembra che il ddl pensioni del Senatore Gasparri,
che prevede l’aumento dei coefficienti tenendo conto della specificità, sia
fermo.
Aspettiamo di essere ascoltati dal governo in merito alla nostra petizione
popolare, che ha ricevuto il riconoscimento nella seduta n.55 del 12 aprile
2023, con i numeri 407 e 408.
Il disagio tra i militari impiegati in addestramento notturno senza
straordinari a pagamento.
Il Ministro della Difesa, lasci perdere il libro del Generale Vannacci e ci
aiuti invece a comprendere come vengono distribuiti i soldi degli
straordinari, soprattutto per gli alti comandi.
È inaccettabile che manchino fondi per gli addestramenti notturni, mentre
contemporaneamente vengono avviati procedimenti contro i nostri dirigenti
che denunciano ingiustizie sociali.
I colleghi impiegati nell’operazione “Strade Sicure” soffrono a causa dei
turni massacranti, delle pesanti dotazioni, delle obsolete strutture
alloggiative e delle continue ispezioni.
Il personale è costantemente sottoposto a stress, spesso inutili, e viene
allontanato per lunghi periodi dai propri familiari.
Servire la Patria non significa essere servi del datore di lavoro.
Spesso qualche dirigente dall’alto detta gli ordini si godono i fine
settimana, le vacanze natalizie, Pasquali ed estive mentre il personale
viene spremuto. Oggi
Roma 28/8/23
Il Segretario Generale
Girolamo Foti