(AGENPARL) - Roma, 28 Agosto 2023(AGENPARL) – lun 28 agosto 2023 Cossa (Riformatori): Continuità territoriale e Unione europea: Sardegna non
supportata dallo Stato
La conclamata disparità di trattamento sulle rotte in continuità
territoriale tra la Sardegna e la Corsica ha un’origine chiara: la
sostanziale assenza di supporto da parte dello Stato nel rapporto con la
Commissione europea. La Regione può interloquire con essa ma non ha davvero
voce in capitolo, al contrario dello Stato membro. Di qui nasce la
sufficienza e l’atteggiamento insopportabile che la burocrazia europea ha
nei confronti della Sardegna rispetto a un tema strategico come quello
della accessibilità e dello sviluppo economico che ad essa si riconnette.
In questi anni abbiamo assistito all’affermarsi di interpretazioni sempre
più restrittive che – motivate con la tutela della concorrenza – di fatto
colpiscono pesantemente la possibilitò della Sardegna di essere competitiva
sul mercato internazionale, non solo del turismo ma anche
dell’import/export. E lo Stato italiano sembra non percepire la gravità
della situazione. Anzi, si comporta come se il problema della continuità
territoriale della Sardegna sia un problema dei sardi, e non della comunità
nazionale, come affermato nel nuovo articolo 119 della Costituzione. Lo
Stato francese ha dimostrato ben altra attenzione, sia in termini di
risorse impegnate (248,5 euro a residente della Corsica contro i 25,4 euro
della Sardegna) sia nel far valere le sue ragioni nei confronti della
Commissione europea. Altrettanto ha fatto lo Stato spagnolo rispetto alla
continuità territoriale delle isole Baleari (180,6 euro per ogni residente
e un sistema ormai rodato da anni e che funziona perfettamente).
Lo Stato italiano, al contrario, si è affidato al tentativo di controllare
un algoritmo, strumento la cui efficacia per il momento non si è ancora
vista.
La continuità territoriale aerea è il nostro ponte sullo Stretto: lo Stato
non può far finta di niente.
Michele Cossa