
(AGENPARL) – lun 28 agosto 2023 Acqua: Cupparo, individuare motivazioni dei ritardi nella gestione della
quota della tariffa dell’acqua all’ingrosso a favore Senisese e Val d’Agri
Fa bene il senatore Gianni Rosa a ricordare che c’è da rispettare un
impegno solenne che abbiamo assunto nei confronti delle comunità del
Senisese e della Vald’Agri con la LR 10/2020 e con la successiva delibera
di Giunta da me proposta in qualità di Assessore alle Politiche Agricole a
luglio dello scorso anno.
E’ quanto afferma Francesco Cupparo, già assessore regionale, sottolineando
che sono provvedimenti regionali che introducono una novità significativa
nella gestione della quota della tariffa dell’acqua all’ingrosso,
destinando il 64,3% delle risorse finanziarie all’area del Senisese (invaso
di Monte Cotugno) e il 35,7% al comprensorio Val d’Agri (invaso del
Pertusillo). Per le comunità del Senisese e della Val d’Agri – continua –
abbiamo voluto realizzare un quadro tecnico-normativo di certezza
sull’utilizzo e l’impiego di risorse finanziarie che derivano dalla risorsa
acqua che deve diventare nei fatti e non più solo negli impegni uno dei
principali fattori di sviluppo economico locale e regionale. Non a caso
subito dopo l’approvazione della delibera il 15 luglio 2022 l’ho definita
una svolta epocale perché con la struttura snella che ci siamo dati già in
questi anni di positiva ed efficace esperienza nel coordinamento del P.O.
Val d’Agri e del Programma Senise e soprattutto attraverso la piena
condivisione dei sindaci, si creano le condizioni per affermare il
principio della piena titolarità dell’acqua da parte delle comunità dove
l’acqua viene prodotta e messa al servizio di altre comunità. Sono passati
circa 50 anni dal trasferimento delle nostre risorse idriche alla Puglia e
dalla realizzazione della diga di Monte Cotugno ma le giunte regionali che
si sono succedute – aggiunge Cupparo – non sono state mai in grado di dare
quella risposta che le comunità macrofornitrici d’acqua attendono,
destinando il fondo-tariffa acqua all’ingrosso per soddisfare altre
richieste e altri bisogni, pur legittimi, senza produrre condizioni di
sviluppo e occupazione concrete per compensare popolazioni ed economia
locale. Questo perché all’accordo per la fissazione del «costo di
produzione dell’acqua all’ingrosso», sottoscritto il 27 maggio 2004 dai
Presidenti delle Regioni Basilicata e Puglia, Filippo Bubbico e Raffaele
Fitto, e dal Sottosegretario alle Infrastrutture, Guido Viceconte, è da
sempre mancato lo strumento legislativo necessario per il trasferimento
delle risorse ai Comuni dei territori interessati. Adesso a distanza di
poco più di un anno dalla mia delibera condivisa ed approvata in Giunta –
conclude Cupparo – vanno individuate le motivazioni del ritardo accumulato
che va superato il più rapidamente possibile.