
(AGENPARL) – ven 25 agosto 2023 USLNotizie
Comunicazioni dall’Azienda Usl Toscana nord ovest
Twitter ( https://www.uslnordovest.toscana.it/index.php?option=com_acymailing&ctrl=url&subid=2288&urlid=8&mailid=762 ) – Facebook (
https://www.uslnordovest.toscana.it/index.php?option=com_acymailing&ctrl=url&subid=2288&urlid=9&mailid=762 ) – http://www.uslnordovest.toscana.it (
http://www.uslnordovest.toscana.it?acm=2288_762 )
Riabilitazione cardiologica “in rosa”, l’esperienza di Cecina nello studio internazionale per l’analisi e riduzione delle barriere di genere
CECINA, 25 agosto 2023 – I pazienti del reparto Cardiologia-UTIC di Cecina e della Riabilitazione Cardiologica dell’Area Sud sono state tra le
protagoniste del lavoro scientifico pubblicato sul Canadian Journal of Cardiology che si è occupato per la prima volta di analizzare, le difficoltà
e la disparità di genere nell’accesso ai servizi della Riabilitazione Cardiologica.
“Attraverso il Consiglio internazionale per la prevenzione e la riabilitazione cardiovascolare – spiega Elio Venturini, direttore ff del reparto
di Cardiologia di Cecina e della UOS di Riabilitazione Cardiologica Area SUD – abbiamo provveduto a reclutare pazienti cardiopatici idonei e
pazienti che stavano appena iniziando la Riabilitazione Cardiologica per valutare sistematicamente le difficoltà trovate. È stata loro sottoposta la
Cardiac Rehab Barriers Scale lo strumento di misurazione più utilizzato e rigoroso, nato quasi 25 anni fa, per valutare le barriere di accesso al
servizio tramite un questionario online. Così l’esperienza di oltre 70 di nostri pazienti è divenuta parte integrante di uno studio che ha
raccolto i dati di oltre 2mila persone residenti in 16 Paesi sparsi in tutto il mondo che ha fatto emergere come, almeno in Europa, la distanza, la
mancata conoscenza o altri problemi di salute siano le principali difficoltà riscontrate ad accedere ai servizi della Riabilitazione Cardiologica. La
partecipazione allo studio conferma e riconosce l’alta qualità del lavoro svolto a Cecina nelle due unità operativa non solo da punta di vista
assistenziale, ma anche da quello scientifico”.
Perchè sostenere la riabilitazione cardiologica. La ricerca, guidata a livello internazionale dalla dottoressa Sherry Grace e Gabriela Melo Ghisi
dell’Università di Toronto, è partita dal presupposto che i vantaggi della riabilitazione cardiologica siano evidenti considerando che chi la
pratica ha il 20 per cento in meno di probabilità di tornare in ospedale o addirittura di morire. Nonostante questo, ad oggi, sono ancora molte le
persone che non sfruttano questa opportunità e si tratta spesso di donne. Per questo lo studio ha sottoposto un sondaggio online ad una platea mai
così ampia che spaziava dalla Cina agli Stati Uniti, dall’Australia all’Egitto, e che ha rilevato situazioni diversificate, ma con alcuni tratti
comuni.
“Ovunque – continua Venturini – le donne hanno minori probabilità di usufruire della Riabilitazione Cardiologica rispetto agli uomini e quindi
di raccoglierne i benefici. Ciò è dovuto principalmente al fatto che le donne debbano affrontare maggiori ostacoli che vanno dalla distanza fino al
costo del servizio che si legano, in alcuni Paesi, ad una minore autonomia nello spostamento e nelle risorse, ma anche difficoltà pratiche
riscontrate in esercizi che comunque risultano impegnativi. La riabilitazione cardiaca è infatti un programma di gestione delle malattie croniche in
cui i pazienti sono supportati da un team di professionisti sanitari per diversi mesi attraverso la gestione dei fattori di rischio medico,
l’esercizio strutturato, nonché l’educazione e la consulenza del paziente. Per seguirla adeguatamente è necessaria grande disponibilità da parte
dei pazienti. Possono sussistere legittimi impedimenti alla partecipazione, ma il nostro consiglio è sempre di parlarne con gli operatori sanitari,
poiché esistono strategie comprovate per superarli. Molte difficoltà possono essere superate con successo come ha dimostrato lo studio stesso nel
corso del quale sono state testati alcuni accorgimenti valutati dai pazienti come molto utili per la riduzione delle barriere d’accesso”.
In foto il dottor Elio Venturini.
(Pierpaolo Poggianti)
File allegati :
Venturini_ElioDEF.JPG ( https://www.uslnordovest.toscana.it/attachments/article/10953/Venturini_ElioDEF.JPG )
FACEBOOK: @uslnordovest INSTAGRAM: @usl_toscana_nord_ovest
TWITTER: @uslnordovest YOUTUBE: @Azienda USL Toscana Nord Ovest
If you’re not interested any more » unsubscribe (
https://www.uslnordovest.toscana.it/index.php?subid=2288&option=com_acymailing&ctrl=user&task=out&mailid=762&key=kr1eGVQ1NWwXMg )