
(AGENPARL) – gio 17 agosto 2023 testo corretto. ho aggiunto in rosso Polizia di Stato
> Sgombero di via Ponte di Mezzo a Firenze
> La Asl ritorna in pieno possesso degli immobili per riattivare il progetto
> Abitare Supportato
> “housing e co-housing 2.0″ per le persone con bisogni di salute mentale”
> Scritto da Daniela Ponticelli, giovedì 17 agosto 2023
> Firenze – A seguito delle sgombero in data odierna dell’edificio di via Ponte di
> Mezzo, a Firenze, l’Azienda USL Toscana centro ritorna in pieno possesso
> dell’immobile acquistato con la finalità di attivare il Progetto Abitare
> Supportato denominato ” Housing e co-housing 2.0, per le persone con bisogni
> complessi di salute mentale” .
> Occupato abusivamente nel 2015 lo stabile è stato liberato stamattina dalle
> Forze dell’Ordine, senza gravi criticità. A tal proposito l’Azienda ringrazia
> la Procura, la Questura di Firenze, la Digos, la Guardia di Finanza, i
> Carabinieri e la Polizia Municipale, la Polizia di Stato oltre ai Vigili del
> Fuoco e l’Enel per l’assistenza prestata.
> L’Azienda, ha commentato che ora potrà essere ripreso il percorso che prevede di
> destinare gli immobili di Via Ponte di Mezzo, già a suo tempo realizzati: si
> tratta infatti di appartamenti (in tutto 10/12 mono/bilocali) che saranno messi
> a disposizione dei cittadini residenti nei territori aziendali (Empoli, Prato e
> Pistoia) e nel Comune di Firenze, per rispondere ai loro bisogni di autonomia
> abitativa.
> La scelta dell’immobile da parte della ASL deriva dalla sua localizzazione
> geografica strategica (è nel centro del Quartiere5), in una zona ricca di
> risorse: ben servita da tutti i servizi, con molte strutture anche a carattere
> ricreativo e ben collegata; a piedi, in autobus e con il servizio di tranvia si
> raggiungono facilmente i centri commerciali ed inoltre, è a poche centinaia di
> metri dal Centro Diurno.
> La possibilità di disporre di una abitazione è una componente essenziale per la
> riabilitazione delle persone con problemi di sofferenza mentale associata a
> bisogni socio-sanitari: i pazienti, già in carico ai servizi di salute mentale,
> saranno inseriti negli appartamenti, dopo la necessaria valutazione clinica, e
> lì potranno intraprendere un percorso in autonomia, in un favorevole contesto
> sociale e relazionale, con la garanzia degli interventi a carattere domiciliare
> dei team multiprofessionali e da parte degli educatori e degli assistenti
> sociali
> In particolare il progetto prevede che per l’ingresso negli appartamenti sia
> prevista la stesura di un Progetto Terapeutico Riabilitativo Individualizzato
> (PTRI) globale residenziale da parte dell’équipe multidisciplinare del Servizio
> di Salute Mentale da cui provengono le persone e l’intervento del team Abitare
> Supportato multidisciplinare.
> —
> Daniela Ponticelli