
(AGENPARL) – mer 16 agosto 2023 NOTA STAMPA
DA INTESA SANPAOLO UN NUOVO MODELLO
PER MISURARE L’IMPATTO SOCIALE
DEI PROGETTI FINANZIATI PER IL TERZO SETTORE
Il nuovo metodo sviluppato da Intesa Sanpaolo misura l’impatto sociale dei progetti sulle
comunità e agevola l’accesso al credito delle realtà operanti nel Terzo Settore
Tra le principali evidenze: 2,7 milioni i potenziali beneficiari delle iniziative finanziate dalla
Banca, oltre 22.000 posti di lavoro creati, più di 1.000 i nuovi volontari. L’82% delle
organizzazioni sostiene di aver migliorato le proprie capacità gestionali grazie
all’interazione con Intesa Sanpaolo
La Direzione Impact guidata da Andrea Lecce ha promosso il road show “diamo voce
all’impatto” incontrando oltre 400 realtà non profit in 12 città, con il coinvolgimento di 300
specialisti dedicati
Milano, 16 agosto 2023 – Il nuovo modello di misurazione dell’impatto sociale sviluppato da Intesa
Sanpaolo sui progetti finanziati delle organizzazioni non profit è stato al centro dei temi affrontati dal
roadshow “Diamo voce all’impatto” promosso da Andrea Lecce, responsabile della Direzione Impact, la
struttura che all’interno della Divisione Banca dei Territori, guidata da Stefano Barrese, si dedica all’economia
del bene comune.
12 tappe in altrettante città italiane da Nord a Sud del Paese, quasi 400 soggetti di realtà diverse incontrati
tra clienti e stakeholder, 300 persone della rete commerciale Terzo Settore coinvolte: è il bilancio di un tour
che, oltre a essere stato un’opportunità di confronto con le vere e proprie eccellenze che operano con
generosità e intraprendenza per il bene comune, ha altresì consentito di raccontate la visione e le iniziative
del Gruppo bancario volte a valorizzare l’economia del non profit.
Le nuove metriche di valutazione dell’impatto sociale di Intesa Sanpaolo, messe a punto con il
coinvolgimento di Fondazioni, Università e organizzazioni di rilevazione statistica, hanno trovato pieno
riscontro nei feedback raccolti durante il roadshow. L’obiettivo dell’iniziativa è di misurare e valorizzare i
benefici che i progetti delle organizzazioni del Terzo Settore apportano nelle comunità in cui operano,
una necessità messa in evidenza dagli enti per “farsi riconoscere” dagli altri soggetti, sia pubblici che privati,
e per comunicare il proprio impatto. L’idea è nata dai gestori terzo settore, che, nella loro attività quotidiana e
servendo migliaia di clienti, hanno compreso quanto fosse limitante e non rappresentativo del valore del non
profit utilizzare strumenti di misurazione meramente economici. Durante il roadshow è infatti emersa anche la
valenza dei nuovi modelli di relazione tra il settore e la Banca, basati non solo sul sostegno finanziario ma
anche su consulenza, formazione, valutazione qualitativa.
Andrea Lecce spiega: «Il nostro Paese ha un bisogno vitale di tutta l’energia che può essere sprigionata dal
non profit: settore fondamentale per il bene della collettività così come per l’economia, e che può davvero fare
la differenza anche nelle sue forme più spontanee. Molte organizzazioni hanno visione, idee di grande portata,
persone competenti nel proprio campo, ma necessitano di un approccio più strutturato. Come Banca abbiamo
la responsabilità di affiancarli, irrobustendo l’attività di consulenza qualificata su progetti, business plan,
valutazioni economico-finanziarie, piani di comunicazione. Al contempo continueremo a lavorare affinché un
numero sempre più ampio di imprese sociali abbiano accesso al credito, correlandolo all’impatto generato.
Non ultimo, sosterremo il Terzo Settore nel creare collaborazioni fruttuose con le amministrazioni pubbliche,
con il mondo della filantropia e con imprese profit orientate alla creazione di valore sociale, ma anche
continuando a fare ricorso alle donazioni.»
Per una valutazione prospettica dell’impatto sociale e/o ambientale dei progetti delle organizzazioni non profit
è stato chiesto a un campione molto ampio e rappresentativo delle imprese sociali finanziate tra gennaio e
dicembre 2022 di compilare un questionario ex-ante quanti-qualitativo, denominato Rilevatore d’Impatto
(RIM), con una serie di indicatori trasversali a cui si affiancano indicatori di settore per valorizzare l’impatto
specifico conseguente al tipo di attività svolta (es. cultura, sport, welfare).
L’elaborazione dei dati raccolti ha consentito di stimare l’impatto delle iniziative finanziate nel 2022 per un
anno di operatività a pieno regime, fornendo suggerimenti utili per costruire una rendicontazione
complessiva e sistematica della rilevazione dell’impatto, in coerenza con la missione della Direzione Impact
e dell’ambizione di Gruppo (impact bank). Tra le principali evidenze:
il finanziamento deliberato da Intesa Sanpaolo è stato ritenuto determinante (48% del totale) o utile
(48% del totale) per perseguire gli obiettivi di impatto sociale o ambientale;