(AGENPARL) - Roma, 14 Agosto 2023(AGENPARL) – lun 14 agosto 2023 Cospa
Abruzzo
Contro la mala-politica
Al Prefetto di Chieti
Al commissariato di Vasto
Oggetto: chiarimenti aggressioni lupi Vasto
Siamo arrivati a 11 vittime e finalmente la ASL di Chieti si è decisa a prelevare il DNA su l’ultima aggressione dell’animale misterioso, ma non si capisce perché non ci sono stati prelievi negli altri casi precedenti ma nemmeno è stato predisposto dalla ASL di Chieti una campagna informativa in casso di aggressione per un eventuale prelievo. Infatti, molte volte istintivamente le ferite vengono disinfettate distruggendo involontariamente le tracce del DNA dell’animale, addirittura basta solo mettere l’acqua sulla ferita per cancellare tutto, ma spesso il DNA si trova anche nei vestiti della vittima e sembra sia stato disatteso dalla ASL di competenza e non solo. Tutti concentrati alla cattura di un animale di cui non si conosce l’identità con fototrappole, trappole, lacci ecc.: ma come avrebbero individuato il soggetto mordace senza poi poter confrontare il DNA riscontrato sulle vittime con un eventuale animale catturato? Il tanto stimato ed esperto veterinario Simone Angelucci, al servizio del Parco Maiella, la tanto stimata ISPRA insieme ad altri luminari sulla carta hanno perso tempo ad organizzare tavoli tecnici con strategie alla ceca, mettendo a repentaglio le vite di 11 persone tra cui ragazzini. Mentre il Presidente del Parco Maiella rilasciava alla stampa dichiarazioni rassicuranti sui lupi, asserendo che non si è mai verificato nella storia attacchi all’uomo tutto smentito da una ricerca fatta dal Giornalista Giovanni Todaro nell’archivio storico durante il convegno del 23 giugno scorso. Che vergogna e soprattutto cosa vogliono nascondere!? Quindi, ci troviamo all’inizio dell’indagine, in quanto non si è sicuro se si tratti di un Il lupo, di un cane o di “un pescecane” visto che ci troviamo in spiaggia. In sostanza ad oggi non sanno se si tratta di uno o di più animali che hanno visto come preda l’uomo e continuano ad essere latitanti ignoti liberi di aggredire altre persone per altri di giorni circa in attesa del risultato del campione prelevato su l’ultima vittima. intanto sul litorale Vastese e precisamente nei luoghi dove sono avvenute le aggressioni non è stata delimitata o segnalata la zona interessata, si è seguitato a nascondere per non allarmare i turisti. Noi allevatori abruzzesi non vediamo di buon occhio la vicenda e come diceva il compianto Andreotti: pensar male è peccato ma ci si azzecca quasi sempre! Pensiamo che ci sia tutta l’intenzione di nascondere la verità, con i campioni del DNA potrebbe venire alla luce prove spiacevoli, probabilmente i lupi in circolazione non sono quelli autoctoni, forse con i progetti LIFE WOLFALPS e quello di Grosseto sono stati importati esemplari dai paesi dell’est Europa, come gli orsi in trentino. Un progetto quello di Grosseto di tre milioni di euro per la salvaguardia del lupo, i beneficiari erano soprattutto le associazioni ambientaliste del luogo, il WWF, le associazioni agricole, Coldiretti, Cia, Confagricoltura e la sezione parco dell’ex Corpo forestale dello stato. Insomma, con un confronto del DNA dei lupi in circolazione oggi con quelli autoctoni di un tempo si teme che tutti gli esemplari in giro siano frutto di una immissione sul territorio italiano di un’altra specie più aggressiva che oltre a sbranare cani, attaccare allevamenti e ad aggredire le persone abbia compromesso la specie autoctona, resa protetta ai tempi del Senatore Natali e dall’ex ministro Marcora. Quindi viene resa vana la storiella degli ibridi, incroci tra cane e lupi e anche quella di giulietta la lupa venuta dai paesi dell’est inventata dal mondo ambientalista. La cosa sconcertante è che il WWF con amministrazioni compiacenti continua a fare campagna di convivenza uomo lupo come quella organizzata dall’amministrazione di Casoli CH per il 25 prossimo venturo, mentre i lupi attaccano le persone a nel litorale vastese. Quali sono gli interessi che spingono queste associazioni a raccontare bugie alla cittadinanza su una possibile convivenza uomo lupo, peraltro da relatori che abitano al terzo piano, ma il mondo rurale si trova ad affrontare ogni giorno attacchi di predazioni da lupo a persone e animali, in quanto in Abruzzo ci sono molti casi che non vengono segnalati perché il mondo rurale preferisce il fai da te, visto anche l’inefficienza e la latitanza delle istituzioni supportato da un mondo ambientalista integralista che non è in grado di distinguere un rospo da una rana! Assolutamente il lupo non deve essere considerato più una specie in estinzione e confidiamo in un impegno da parte di questo ufficio territoriale del governo presso le istituzioni nazionali, al fine di rendere il lupo una specie cacciabile. Nel contempo si chiede di essere invitato al prossimo tavolo tecnico per apportare non un supporto tecnico ma di fatti concreti che avvengono sul nostro amato Abruzzo al fine di arrivare a provvedimenti utili per l’incolumità pubblica.
Ofena,13/08/23
Il portavoce del
Cospa Abruzzo