
(AGENPARL) – gio 10 agosto 2023 Sono 700 -800 gli arrivi di migranti previsti in provincia di Cuneo dal ministero dell’interno, 400 dei quali già arrivati dai primi di luglio.
Fortunatamente a sto giro sono poche le strutture disposte ad accogliere, ha infatti seguito l’appello della sindaca di Cuneo per poter far fronte a questa “emergenza” e esortare chi può a ospitarli.
Abbiamo a che fare con una maggioranza di uomini, pochissime donne e minori da dover piazzare.
Una ipotesi avallata dalle amministrazioni, che chiaramente non fanno la volontà popolare, è quella di aprire un nuovo centro di accoglienza in frazione Ronchi a Cuneo con i soldi dei contribuenti; Forza Nuova si oppone fermamente a ciò, viste le politiche fallimentari di questi centri. Consigliamo per l’appunto di leggere il nostro precedente comunicato riguardante ciò che sta succedendo all’ interno del centro di accoglienza di Alba.
Osserviamo commenti da parte di esponenti politici locali tra cui Beppe Lauria e Giancarlo Boselli che si oppongono all’ apertura di nuovi CPAA, ma, a nostro avviso, in maniera poco convinta.
Perché fermare il business dell’immigrazione nella Granda e in tutta Italia?
Innanzitutto per ridare dignità e vita alla nostra produzione agroalimentare, non possiamo accettare schiavi che lavorano a gratis nelle cooperative agricole per far guadagnare i soliti noti.
Non possiamo accettare che chi guadagna con gli aiuti statali attraverso queste strutture di accoglienza non si occupi poi effettivamente del problema, e guadagni sulla testa di poveri disperati.
Non possiamo accettare un inevitabile aumento della criminalità e delinquenza data appunto dallo sfruttamento e dalla mancanza di controlli e leggi.
Se il business dell’immigrazione nella nostra provincia continua, porterà alla morte dei diritti dei lavoratori dell’agroalimentare: sfruttando manodopera gratuita si andrà pian piano a eliminare anche i diritti dei lavoratori italiani abbassando tutti gli standard di sicurezza, igiene e salario; inevitabilmente questo andrà a incidere anche sulla qualità dei prodotti.
Si andrà a fare guadagnare pochi sfruttatori schiavizzando chi arriva dall’altra parte del mondo oggi, e una volta integrati, tutti gli italiani domani.
Oltre alla morte di agricoltura e allevamento si assisterà a un inevitabile aumento di delinquenza e criminalità, che sono figlie dello sfruttamento, cosa che per altro già stiamo notando in tutta la provincia.
Forza Nuova dice no al business dell’immigrazione, no all’apertura di nuovi centri di accoglienza e chiusura di quelli già esistenti, per tutelare le eccellenze territoriali, il lavoro e la sicurezza. Nessun guadagno sulla pelle di schiavi, ma giusta retribuzione agli italiani che lavorano nell’agricoltura e stato sociale.
Forza Nuova
Segretaria Provinciale di Cuneo