[lid] L’Italia, che ha aderito al regime nel 2019 come unico grande membro occidentale, si dice stia pianificando un’uscita.
Venerdì la Cina ha messo in guardia contro una “campagna pubblicitaria dannosa” tra le notizie secondo cui il governo italiano potrebbe ritirarsi dal piano infrastrutturale della Belt and Road Initiative (BRI) di Pechino.
“Alcune forze hanno lanciato un clamore sullo scambio culturale e la cooperazione commerciale tra Cina e Italia nell’ambito della Belt and Road per interrompere la cooperazione e creare divisioni”, ha affermato il ministero degli Esteri.
L’Italia nel 2019 è diventata la prima e unica nazione del G-7 ad aderire all’iniziativa cinese, che secondo i critici darebbe a Pechino il controllo delle tecnologie e delle infrastrutture chiave. Lo schema BRI prevede di collegare la Cina con l’Asia, l’Europa e oltre con grandi quantità di spesa per le infrastrutture.
Il primo ministro italiano Meloni ha affermato a maggio che è possibile mantenere buoni rapporti con Pechino senza far parte del piano, suggerendo che potrebbe uscire dall’accordo.
“La firma del documento di cooperazione Belt and Road ha scatenato grande entusiasmo e potenziale per la cooperazione bilaterale”, afferma la dichiarazione, sottolineando l’aumento del commercio bilaterale negli ultimi anni.
Pechino ha affermato che i due paesi hanno “costruito congiuntamente navi da crociera su larga scala e realizzato una cooperazione di terzo mercato in Africa, Medio Oriente e America Latina”.
“L’Italia è diventata la principale destinazione europea per i turisti cinesi e le mostre e gli spettacoli d’arte italiani sono piuttosto popolari in Cina”, ha aggiunto il ministero.
Ha aggiunto che il “tentativo di interrompere la cooperazione e creare divisioni” tra Cina e Italia “va contro la tendenza della storia e danneggerà gli altri senza beneficiare se stessi”.
Meloni ha incontrato il presidente Usa Joe Biden alla Casa Bianca la scorsa settimana e in un comunicato congiunto, oltre ad altre questioni, si afferma che i due leader hanno sottolineato la loro volontà di rafforzare il dialogo sulle “opportunità e sfide poste dalla Repubblica popolare cinese”.
Ha anche annunciato l’intenzione di visitare la Cina, dove potrebbe incontrare il presidente cinese Xi Jinping.
La scorsa settimana, il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, ha affermato che la decisione di Roma di aderire alla BRI è stata una strategia sbagliata” e ha fatto ben poco per migliorare le esportazioni del Paese.