
(AGENPARL) – ven 04 agosto 2023 “*Il Tavolo della Moda insediato dal Ministro Adolfo Urso rappresenta
un’eccezionale occasione per valorizzare lo stretto legame tra negozi di
moda e territorio e consolidare l’azione di confronto e dialogo con tutta
la filiera soprattutto in momento in cui gli operatori commerciali, dopo
aver contribuito a calmierare i rincari dei prezzi e l’inflazione, si
trovano costretti a subire forti rialzi di listino e budget prefissati con
richieste di ordini di merci non più facilmente sostenibili*”. E’ il
pensiero del presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio
, *Giulio Felloni sottolineando
che “i** negozi di abbigliamento, calzature, accessori, pelletterie,
tessile casa ed articoli sportivi sono la spina dorsale economica delle
nostre città, contando la presenza in Italia di 175.395 punti vendita tra
105.050 imprese attive e 70.345 unità locali in Italia che danno
occupazione a 301.494 addetti*”.
“*Visto l’attuale momento di particolare difficoltà del dettaglio moda e
considerato l’obiettivo di continuare a garantire il mantenimento dei posti
di lavoro e nuova occupazione – *conclude Felloni* – noi operatori
commerciali ci crediamo ma è importante che il Governo ascolti le istanze
della categoria con particolare riguardo ad un indispensabile intervento a
copertura degli incrementi dei costi delle locazioni commerciali, ad
esempio, attraverso un credito d’imposta sugli affitti o l’introduzione
della cedolare secca condizionata alla riduzione del canone; un ‘voucher
moda’ per chi sostituisce nei negozi di prossimità un capo usato con uno
nuovo; un’aliquota Iva agevolata del 10% sui prodotti di moda in
particolare made in Italy e sostenibili. Occorre, infine, rivalutare
mestieri come l’addetto alle vendite e il sarto che potrebbero essere
ospitati anche all’interno dei negozi, puntando sulla formazione
professionale*”.
Per Antonio Sorrentino referente Federmoda-Confcommercio Potenza le
aspettative della categoria in Basilicata sono rivolte in questa fase
all’aggiornamento del piano regionale commerciale che ha bisogno di un
profondo restyling al passo dei grandi cambiamenti intervenuti dal 2009
(anno di approvazione della legge regionale). Importante – aggiunge – è il
dialogo-confronto con le categorie che l’Assessorato ha avviato e per noi
strategico è mettere al centro del nuovo strumento il negozio di vicinato
che intendiamo valorizzare e rilanciare. In una fase molto complessa come
l’attuale bisogna rafforzare ogni attenzione, specie istituzionale, per un
comparto come il nostro che alimenta l’economia locale, al punto da pensare
all’interno del lavoro dell’Assessorato regionale che si occupa di
commercio anche ad un Tavolo regionale moda.
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