
(AGENPARL) – ven 04 agosto 2023 *Antonio Giordano*, giornalista de “Il Corriere dello Sport”, è intervenuto
a *Radio Marte* nel corso di *Forza Napoli Sempre* condotto da Gianluca
Gifuni: *“**Luci ed ombre di questo pre campionato. Le luci ci sono, ci
mancherebbe. La vittoria stessa dello scudetto mi pare sia una luce
abbagliante. È chiaro che ci sono anche le ombre. C’è un ritardo sul
mercato che un po’ inquieta. Il fatto che diversi giocatori si siano
fermati deve far riflettere e qualche domanda bisogna porsela. Sono tanti
ad essersi fermati. Il segreto dello scorso anno era la capacità di essere
rivoluzionari. Il segreto era Spalletti, Giuntoli, era De Laurentiis, Kim,
Kvaratskhelia e naturalmente anche lo staff tecnico e medico; insomma,
l’organizzazione generale. Poi bisogna aggiungere la conoscenza e la
cultura di un allenatore straordinario, per me spaziale. Che a Napoli ha
dimostrato che la carriera nei suoi confronti è stata un po’ carogna. Spero
che il mercato del Napoli non dipenda solo dalla vicenda Osimhen.
L’attaccante può orientare una zona del mercato. Il mediano o il centrale
che c’entrano con Osimhen. Certo anche io mi pongo le domande: come mai non
c’è ancora il sostituto di Kim? Come mai manca ancora il sostituto di
Ndombelé e come mai questi infortuni? Per quanto riguarda Osimhen mi
piacerebbe sapere se il Napoli ha fissato una deadline oltre la quale non
si va. Se penso che Zielinski, Lozano e Osimhen potrebbero andar via, è
chiaro che sono molto preoccupato per l’attaccante nigeriano. Qualcosa non
sta accadendo nel mondo del calcio, fermo non solo attorno a Mbappé. Il
Bayern di Monaco deve comprare un centravanti, come il Real che ha bisogno
di prendere. Poi ci sono gli arabi. Se si muoverà qualcosa nella notte di
S. Lorenzo ti restano 21 giorni di mercato e sarà difficile andare a
spendere”*.
*Enzo Montefusco*, ex azzurro e allenatore, è intervenuto a *Radio Marte* nel
corso di *Forza Napoli Sempre*condotto da Gianluca Gifuni: *“Preoccupazione
per gli infortuni?**Abituati ad un certo tipo di lavoro, con il nuovo
preparatore ci può stare qualche stop come sta capitando. Io però vorrei
capire meglio di fronte a che tipo di infortuni siamo, oppure se c’è
qualcuno che sta cercando di salvaguardarsi per eventuali trattative con
altre società. Questa squadra se rimane così è ancora competitiva per il
campionato ed è più forte delle altre squadre. Juan Jesus ha fatto tante
partite e si è comportato bene. È chiaro che Kim è un altro tipo di
giocatore; è un fenomeno perché è uno dei pochi giocatori al mondo che nei
10m ha una rapidità che gli fa guadagnare 5m. Ciò significa che quando
l’avversario sta calciando Kim arriva con la sua rapidità e non ti fa
tirare in porta. Poi se rimane Osimhen il Napoli è nettamente più forte di
tutte, al di là di quello che poi potrà succedere. Se consideriamo che
l’Inter, che ha fatto la finale europea, non ha ancora i portieri, di che
parliamo? Aspettiamo il 12 quando De Laurentiis ha detto che annuncerà
qualcosa di importante. In questo momento sono ottimista per il lavoro che
stanno facendo. L’unica cosa di cui mi sono meravigliato è la preparazione
che hanno fatto all’inizio e ho avuto qualche dubbio. Ma non posso parlare
perché c’era e c’è tempo per eventuali correzioni e perfezionamenti. Credo
che nell’ultima amichevole hanno giocato parecchio tempo giocatori che non
fanno parte del progetto Napoli perché ci sono questioni di mercato. Io
farei giocare sempre chi sta meglio, quelli che stanno bene. Con l’Augsburg
dovranno giocare i migliori e se Garcia non li farà giocare vorrà dire che
non lo può fare**”*
*Paolo Giovannini*, direttore generale dell’Arezzo, è intervenuto a *Radio
Marte* nel corso di *Marte Sport Live*condotto da Dario Sarnataro. *“Abbiamo
un legame con il Napoli, perché c’è il nostro presidente, Guglielmo Manzo,
che è tifosissimo degli azzurri, quando era ragazzo ha seguito ovunque il
Napoli di Maradona, in tutte le trasferte. E ‘è anche il nostro ds, Nello
Cutolo, che è napoletano e che da poco è diventato brillante direttore
sportivo. Abbiamo provato a organizzare un’amichevole, anche per
festeggiare la promozione e il centenario dell’Arezzo oltre allo scudetto
del Napoli, ma purtroppo non abbiamo trovato una data utile a entrambi.
Inoltre, sempre a proposito di Napoli, sono particolarmente legato a
Giovanni Di Lorenzo, ci scambiamo messaggi, ci sentiamo ogni tanto e sono
molto felice che lui abbia prolungato il contratto. Francamente non ho mai
avuto dubbi: conoscendo il ragazzo so quanto valore lui dà
all’appartenenza, al rispetto, il fatto che diventi una bandiera del
Napoli, dopo aver indossato la fascia di capitano, non può che farmi
piacere. L’ho aiutato? Si è aiutato da solo, merita ogni cosa che ha
conquistato, io l’ho seguito un po’ nel passaggio dalla Lucchese alla
reggina, forse gli ho dato qualche consiglio, ma la sua crescita è stata
eccezionale e meritata. Per il suo compleanno di oggi gli faccio gli auguri
più affettuosi, poi lo chiamerò. Giovanni una mosca bianca in un calcio
business drogato dai soldi arabi? Non saprei, di certo non ce ne sono molti
come lui e sono sicuro che non avrebbe ascoltato offerte arabe, ma del
resto ha sposato il progetto Napoli in pieno e non credo che avrebbe, o
magari non ha, ascoltato anche approcci dalla Premier League o da altri
campionati”. *
*Gianfranco Gallo**, attore e regista, *è intervenuto a *Radio Marte* nel
corso di *Marte Sport Live* condotto da Dario Sarnataro: *“**Il video
ironico del Lens su Danso? E’ uno sfottò, non ci trovo niente di grave:
dov’è l’offesa? Non darei troppo peso. Il mondo della comunicazione web è
fatto anche di queste cose. La nuova frontiera si è già aperta da molto, ed
io preferisco questo tipo di sfottò ad articoli di giornale contro qualche
club, magari fatto di proposito. Molto più grave, ad esempio, qualche gesto
o qualche dichiarazione di discriminazione territoriale. Non c’è niente di
male. Come artista, vi confesso di essere in difficoltà, perché il pubblico
è cambiato: non so bene cosa dire, cosa venga capito, cosa passi… Con
TikTok ed altri social, anche il nostro mondo è cambiato. La comunicazione,
ormai, è diventata un qualcosa di diverso, di nuovo, Qualche volta negli
spettacoli temo che possa esserci qualcuno abituato a TikTok e penso: e ora
a questo come faccio a farlo ridere? E’ tutto nuovo… Elia Caprile? So che è
un ottimo portiere, la cosa carina è che Gigi Caprile, il papà, è il mio
amico del cuore, amico d’infanzia, giocavamo nel piazzale dell’allora San
Paolo, zona Distinti, abitando nello stesso palazzo di fronte, in via
Giambattista Marino sino ai 25 anni di età. So che si è poi trasferito a
Verona, sono felice che il figlio sia del Napoli e lui è un vero
napoletano. Io ho fatto outing anni fa dicendo che quando ero piccolo
tenevo per il Milan, ora, ma già da tanto tempo, sono malato del Napoli. In
questo senso ho messo in stand by ogni cosa per questo periodo del mercato.
Per evitare ansie, illusioni o attese aspetto la fine del calciomercato e
quindi provo a tenere a freno la preoccupazione”*