
(AGENPARL) – ven 04 agosto 2023 COMUNICATO STAMPA
UN’ESTATE DA RE, LA STANDING OVATION PER Domingo, il volo E RYBAK CHIUDE UN’EDIZIONE DA TUTTO ESAURITO
Sold out anche l’ultimo evento della kermesse a Caserta che ha accolto quest’anno 12mila spettatori e ospitato artisti di fama mondiale, da Zucchero “Sugar” Fornaciari a Roberto Bolle.
Plácido Domingo ai microfoni di Radio Monte Carlo: «La Reggia mi ha portato tanta fortuna»
12mila spettatori, 4 eventi con artisti di fama mondiale come Zucchero “Sugar” Fornaciari, Roberto Bolle, Plácido Domingo e Il Volo, e uno spettacolo-omaggio a Luigi Vanvitelli (nell’ambito dell’anno delle Celebrazioni Vanvitelliane) con Mariano Rigillo ed Enzo Salomone andato in onda in live streaming sull’Ecosistema digitale per la cultura della Regione Campania.
Sono i numeri della VIII edizione di Un’Estate da RE, rassegna ospitata dal 13 luglio al 4 agosto alla Reggia di Caserta, programmata e finanziata dalla Regione Campania (fondi POC 2014-2020), organizzata e promossa dalla Scabec in collaborazione con il Ministero della Cultura, la Direzione della Reggia di Caserta, il Comune di Caserta e il Teatro Municipale “Giuseppe Verdi” di Salerno, con la direzione artistica del Maestro Antonio Marzullo.
Ieri sera, nei cortili del Palazzo Reale, il pubblico ha assistito a un concerto memorabile che ha visto sullo stesso palco il grande tenore spagnolo Plácido Domingo e Il Volo (Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble), il gruppo italiano che sta spopolando in tutto il mondo, assieme a un sorprendente e indiscusso talento dell’opera lirica, la giovane soprano Daria Rybak.
L’apertura, affidata alle note del Nabucco di Giuseppe Verdi (Ouverture), è stata eseguita dall’Orchestra Filarmonica “Giuseppe Verdi” di Salerno diretta dal Maestro Marcello Rota. Poi la scena è stata tutta per Domingo (150 ruoli, più di 4.000 esibizioni, tra le stelle della celebre Hollywood Walk of Fame), che con Nemico della Patria (Giordano, Che?nier) ha aperto un concerto che ha alternato le più note melodie di Puccini, Mascagni, Bizet, Leoncavallo (O mio babbino caro, Intermezzo – Cavalleria Rusticana, Au fond du temple saint, Mattinata) con brani immortali come My Way di Paul Anka e Torna a Surriento di Ernesto De Curtis, in un susseguirsi di cambi di voci e di protagonisti che hanno cantato in assolo e in duetto, per poi esibirsi insieme nel gran finale, concedendo il bis di Libiamo ne’lieti calici (Giuseppe Verdi, La traviata), a cui è seguita una significativa standing ovation.