
(AGENPARL) – ven 04 agosto 2023 COMUNICATO STAMPA
IL CDA APPROVA I RISULTATI CONSOLIDATI AL 30 GIUGNO 2023
TERZO TRIMESTRE CONSECUTIVO DI CRESCITA DELL’UTILE NETTO CON UN
RISULTATO A TRE CIFRE, FORTE GENERAZIONE ORGANICA DI CAPITALE E DI VALORE
SOSTENIBILE
UTILE NETTO DEL SECONDO TRIMESTRE A 383 MILIONI DI EURO (+62,6% T/T) CHE PORTA A
UN TOTALE DI 619 MILIONI DI EURO NEL PRIMO SEMESTRE, CIRCA DODICI VOLTE IL
RISULTATO NETTO DEL PRIMO SEMESTRE 2022 (53 MILIONI DI EURO)
CET1 RATIO FULLY LOADED AL 15,9%, IN CRESCITA DI OLTRE 90 PUNTI BASE T/T, DOTANDO
LA BANCA DI UNA SOLIDITA’ PATRIMONIALE AI VERTICI DEL SISTEMA; BUFFER DI OLTRE
500 PUNTI BASE SUL REQUISITO DI TIER 1 RATIO
ACCELERAZIONE DELLA PERFORMANCE OPERATIVA GRAZIE AL RAFFORZAMENTO
DELL’ATTIVITA’ COMMERCIALE CON RICAVI DELLA GESTIONE CARATTERISTICA1 NEL
SECONDO TRIMESTRE IN CRESCITA DEL +9,6% T/T, GRAZIE SIA AL MARGINE DI
INTERESSE (+14,6% T/T) CHE ALLE COMMISSIONI (+2% T/T)
RISULTATO OPERATIVO LORDO DEL SEMESTRE A 937 MILIONI DI EURO (+95,9% A/A)
CON FORTE CONTRIBUTO DEL SECONDO TRIMESTRE PARI A 523 MILIONI DI EURO
(+26,3% T/T)
PROSEGUE IL MIGLIORAMENTO DELL’EFFICIENZA OPERATIVA CON UNA RIDUZIONE DEI
COSTI DEL -3,3% NEL SECONDO TRIMESTRE E DEL -14,9% NEL SEMESTRE, SIA PER I
RISPARMI SULLE SPESE DEL PERSONALE, DERIVANTI DALLA USCITA DI OLTRE 4.000
RISORSE AVVENUTA AL 1° DICEMBRE 2022, SIA PER LA DIMINUZIONE DELLE ALTRE SPESE
COST/INCOME DEL PRIMO SEMESTRE AL 49%, GIA’ INFERIORE ALL’OBIETTIVO DI PIANO
AL 2026, IN MIGLIORAMENTO RISPETTO AL PRIMO TRIMESTRE E IN SIGNIFICATIVA
RIDUZIONE RISPETTO AL 69% DI GIUGNO 2022
RACCOLTA COMMERCIALE TOTALE2 IN AUMENTO (+0,9% T/T, +2,2% RISPETTO A FINE
2022), CON UNA MAGGIORE INCIDENZA DEL RISPARMIO AMMINISTRATO;
IMPIEGHI SOSTANZIALMENTE STABILI RISPETTO A FINE ANNO 2022
Margine di interesse e commissioni.
2 Raccolta diretta e indiretta.
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FINALIZZATA NELLA GIORNATA DI IERI LA CESSIONE DI UN ULTERIORE PACCHETTO DI
NPE CON UN GROSS BOOK VALUE PARI A CIRCA 230 MILIONI DI EURO, I CUI EFFETTI
SONO GIA’ RIFLESSI NEI DATI ECONOMICI DEL SEMESTRE
TASSO DI PROVISIONING NEL SECONDO TRIMESTRE PARI A 51 PUNTI BASE, CHE
PORTA IL COSTO DEL CREDITO NEL SEMESTRE A 54 PUNTI BASE, IN LINEA CON LE
GUIDANCE PER IL 2023
STOCK DEI CREDITI DETERIORATI LORDI PROFORMA POST CESSIONE
A 3,2 MILIARDI DI EURO:
NPE RATIO PRO FORMA LORDO AL 4% (4,2% A FINE 2022)
NPE RATIO PRO FORMA NETTO AL 2,1% (2,2% A FINE 2022)
COPERTURA COMPLESSIVA PRO FORMA DEI CREDITI DETERIORATI AL 49,8%, +170 PUNTI
BASE RISPETTO A DICEMBRE 2022
SOLIDA POSIZIONE DI LIQUIDITA’, CONFERMATA ANCHE DOPO IL RIMBORSO DI 11
MILIARDI DI EURO DI TLTRO: COUNTERBALANCING CAPACITY NON IMPEGNATA SOPRA I
26 MILIARDI DI EURO, LCR >180%, NSFR >130%
Siena, 4 agosto 2023 – Il Consiglio di Amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A.
(la “Banca”), conclusosi ieri sera sotto la presidenza dell’Avvocato Nicola Maione, ha esaminato ed
approvato i risultati al 30 giugno 2023.
I risultati di conto economico di Gruppo al 30 giugno 2023
Al 30 giugno 2023 il Gruppo ha realizzato ricavi complessivi per 1.851 mln di euro, in aumento del
19,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
I ricavi del secondo trimestre 2023 registrano una crescita rispetto al trimestre precedente (+10,6%),
trainati sia dal margine di interesse (+14,6%) che dalle commissioni nette (+2,0%).
Il margine di interesse al 30 giugno 2023 è risultato pari a 1.083 mln di euro, in crescita rispetto
allo stesso periodo del 2022 (+64,4%). Tale crescita è stata guidata prevalentemente (i) dal maggior
contributo del comparto commerciale, che ha beneficiato di maggiori interessi attivi sugli impieghi,
generati dall’aumento dei tassi di interesse, solo in parte compensati dai maggiori interessi passivi
sulla raccolta; (ii) dalla maggiore contribuzione del portafoglio titoli, in conseguenza di maggiori
rendimenti. In riduzione rispetto allo scorso anno, invece, il contributo riveniente dai rapporti con
banche centrali, passato complessivamente da 97 mln di euro nel primo semestre 2022 a -68 mln
di euro nel primo semestre 2023, a seguito delle decisioni di politica monetaria di BCE, che hanno
introdotto un innalzamento dei tassi di riferimento e alcune modifiche, a far data dal 23 novembre
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2022, ai termini e alle condizioni applicate alle aste TLTRO III in essere. In aumento anche il costo
della raccolta di mercato, in conseguenza soprattutto del rialzo dei tassi.
Il margine di interesse del secondo trimestre 2023 si pone in aumento anche rispetto al trimestre
precedente (+14,6%) grazie al maggior contributo degli impieghi commerciali (che continuano a
beneficiare della crescita dei tassi), combinato all’attento presidio del costo della raccolta. Sulla
positiva dinamica trimestrale del margine di interesse impatta anche la riduzione del costo netto dei
rapporti con banche centrali, per effetto del maggiore beneficio sulla liquidità depositata (131 mln di
euro nel secondo trimestre del 2023 rispetto a 87 mln di euro nel trimestre precedente), parzialmente
compensato da maggiori interessi passivi sulle aste TLTRO (rispettivamente, 144 mln di euro nel
secondo trimestre 2023 e 140 mln di euro nel primo trimestre 2023) e dal costo delle aste MRO (2
mln di euro nel secondo trimestre del 2023).
Le commissioni nette al 30 giugno 2023, pari a 670 mln di euro, mostrano una dinamica
differenziata fra le varie componenti. Le commissioni bancari3 presentano una sostanziale stabilità
(377 mln di euro nel primo semestre 2023 rispetto a 379 mln di euro nel primo semestre 2022), al
netto delle commissioni per intermediazione di crediti di terzi, quest’ultime impattate dalla
valorizzazione della fabbrica interna di consumer finance, avviata lo scorso anno. I proventi sulla
gestione del risparmio4 (-13,9%), risentono invece delle minori commissioni, in particolare, di
collocamento sul risparmio gestito che sono state in parte compensate dal maggior gettito registrato
sul servizio titoli, in ragione del rinnovato interesse da parte della clientela per gli investimenti a tasso
fisso (principalmente titoli di stato).
Nel secondo trimestre dell’esercizio 2023 le commissioni nette sono in crescita rispetto al trimestre
precedente (+2,0%) grazie al contributo delle commissioni relative all’attività bancaria tradizionale.
In calo i proventi derivanti dal risparmio gestito, al cui interno la flessione sul collocamento è stata
solo in parte bilanciata dalla crescita del continuing.
I dividendi, proventi simili e utili (perdite) delle partecipazioni ammontano a 53 mln di euro e
risultano in aumento di 2 mln di euro rispetto al 30 giugno 2022. Il risultato del secondo trimestre
2023 si pone in crescita rispetto al trimestre precedente (+16 mln di euro), in relazione alla maggiore
contribuzione derivante dalle società AXA, cui si aggiunge un maggior contributo di dividendi.
Il risultato netto della negoziazione, delle valutazioni al fair value di attività/passività e degli
utili da cessioni/riacquisti al 30 giugno 2023 ammonta a 47 mln di euro, in calo di 35 mln di euro
rispetto ai valori registrati nello stesso periodo dell’anno precedente, che includevano utili sulla
cessione di titoli per 49 mln di euro, e con un contributo del secondo trimestre 2023 in flessione di 3
mln di euro rispetto al trimestre precedente.
Al 30 giugno 2023 gli oneri operativi sono risultati pari a 914 mln di euro, in flessione del -14,9%
rispetto al primo semestre 2022, anche grazie alla riduzione nel secondo trimestre 2023 (-3,3%).
Esaminando in dettaglio i singoli aggregati emerge quanto segue:
le spese per il personale, che ammontano a 574 mln di euro, si riducono del 19,4% rispetto
al corrispondente periodo dell’anno precedente, beneficiando della dinamica in flessione
degli organici, legata principalmente alle uscite attraverso l’Esodo/accesso al Fondo di
Inclusa “protezione”
Esclusa “protezione”
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Solidarietà avvenute a Dicembre 2022, di cui all’accordo con le organizzazioni sindacali del
4 agosto 2022. Il livello delle spese del secondo trimestre 2023 è sostanzialmente stabile
rispetto al trimestre precedente;
le altre spese amministrative, che ammontano a 253 mln di euro, risultano in flessione
rispetto al 30 giugno 2022 (-5,6%) e sono in calo del -10,5% su base trimestrale, grazie anche
alla messa a regime di un processo rigoroso di governo della spesa;
le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali ammontano a 87 mln di
euro al 30 giugno 2023 e risultano in flessione rispetto al 30 giugno 2022 (-7,9%), anche
grazie all’ulteriore riduzione del -1,1% del secondo trimestre 2023.
Per effetto delle dinamiche sopra descritte, il risultato operativo lordo del Gruppo è pari a 937 mln
di euro, in crescita del +95,9% rispetto al 30 giugno 2022, grazie al contributo del secondo trimestre
pari a 523 mln di euro (+26,3% t/t).
Al 30 giugno 2023 il Gruppo ha contabilizzato un costo del credito a clientela pari a 205 mln di
euro, in flessione rispetto ai 225 mln di euro rilevati nello stesso periodo dell’anno precedente. Il
contributo del secondo trimestre 2023 evidenzia una flessione rispetto al trimestre precedente (8,9%), nonostante l’ulteriore incremento degli overlays.
Al 30 giugno 2023 il rapporto tra il costo del credito clientela annualizzato e la somma dei
finanziamenti clientela e del valore dei titoli rivenienti da operazioni di cessione/cartolarizzazione di
crediti non performing esprime un trend stabile, con un tasso di provisioning di 54 bps (55 bps sia
al 31 marzo 2023 sia al 31 dicembre 2022).
Il risultato operativo netto del Gruppo al 30 giugno 2023 è pari a 734 mln di euro, a fronte di un
risultato di 255 mln di euro registrato nel primo semestre 2022. Il contributo del secondo trimestre
2023, pari a 426 mln di euro, si pone in crescita del 37,9% rispetto al trimestre precedente.
Alla formazione del risultato di esercizio concorrono anche le seguenti voci:
altri accantonamenti netti al fondo rischi e oneri pari a -2 mln di euro nel primo semestre,
in riduzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il contributo del secondo
trimestre 2023 è in miglioramento di 11 mln di euro rispetto al trimestre precedente;
altri utili (perdite) da partecipazioni pari a -1 mln di euro, a fronte di un utile di 1 mln di
euro contabilizzato nel primo semestre dell’anno precedente. Il contributo del secondo
trimestre 2023 risulta in miglioramento di 2 mln di euro rispetto al trimestre precedente;
oneri di ristrutturazione/oneri una tantum, positivi per 4 mln di euro, rispetto ad un
contributo registrato nel primo semestre 2022 pari a -3 mln di euro. Nel secondo trimestre il
contributo è stato positivo per 9,7 mln di euro;
rischi e oneri connessi a SRF, DGS e schemi similari, saldo pari a -59 mln di euro
costituiti dal contributo a carico del Gruppo dovuto al Fondo di Risoluzione Unico (SRF),
contabilizzato nel primo trimestre 2023, in riduzione rispetto all’importo di -89 mln di euro
registrato nello stesso periodo del 2022;
canone DTA, pari a -31 mln di euro, sostanzialmente invariato rispetto a quanto registrato
nello stesso periodo dell’anno precedente; in linea con il trimestre precedente il contributo
del secondo trimestre 2023. L’importo, determinato secondo i criteri del DL 59/2016
convertito in Legge n. 119 del 30 giugno 2016, rappresenta il canone di competenza al 30
giugno 2023 sulle DTA (Deferred Tax Assets) trasformabili in credito di imposta;
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risultato della valutazione al fair value di attività materiali e immateriali, pari a -29 mln
di euro (interamente registrati nel secondo trimestre 2023, a fronte della periodica
rideterminazione del valore del patrimonio immobiliare), rispetto al contributo di -11 mln di
euro contabilizzato nello stesso periodo del 2022;
utili (perdite) da cessione di investimenti, con un contributo sostanzialmente nullo in
entrambi i trimestri del 2023, in lieve flessione con quanto contabilizzato nel primo semestre
del 2022 (utile pari a 0,8 mln di euro).
Per effetto delle dinamiche sopra evidenziate, l’utile di periodo al lordo delle imposte del Gruppo
è pari a 615 mln di euro, in crescita rispetto all’utile ante imposte di 44 mln di euro registrato nel
corrispondente periodo del 2022. Il risultato del secondo trimestre 2023 è pari a 395 mln di euro in
aumento rispetto ai 220 mln di euro del trimestre precedente.
Le imposte sul reddito di periodo registrano un contributo positivo pari a 4 mln di euro (9 mln di
euro il contributo positivo al 30 giugno 2022) imputabile principalmente alla valutazione delle DTA al
netto della fiscalità relativa al risultato economico del semestre.
A seguito delle dinamiche sopra descritte, l’utile di periodo di pertinenza della Capogruppo
ammonta a 619 mln di euro al 30 giugno 2023, circa dodici volte il risultato netto conseguito nel
primo semestre del 2022 pari a 53 mln di euro. L’utile del secondo trimestre (pari a 383 mln di euro)
risulta in crescita del 62,6% rispetto a quello contabilizzato nel trimestre precedente (pari a 236 mln
di euro).
Gli aggregati patrimoniali di Gruppo al 30 giugno 2023
Al 30 giugno 2023 i volumi di raccolta complessiva del Gruppo sono risultati pari a 178,8 mld di
euro, evidenziando una crescita di 1,0 mld di euro rispetto al 31 marzo 2023 principalmente sulla
raccolta indiretta (+0,9 mld di euro). Sostanzialmente stabile la raccolta diretta (+0,1 mld di euro).
L’aggregato si pone in aumento anche rispetto al 31 dicembre 2022 (+4,4 mld di euro) grazie alla
crescita sia della raccolta diretta (+2,1 mld di euro) sia della raccolta indiretta (+2,3 mld di euro).
I volumi di raccolta diretta si sono attestati a 84,1 mld di euro e risultano in linea rispetto ai valori
di fine marzo 2023 (+0,1 mld di euro). L’aumento registrato sui PCT (+0,6 mld di euro) ha più che
compensato la flessione dei conti correnti (-0,5 mld di euro), mentre rimangono stabili i depositi a
scadenza, le obbligazioni e le altre forme di raccolta.
L’aggregato risulta in crescita rispetto al 31 dicembre 2022 (+2,1 mld di euro). La flessione dei conti
correnti (-2,8 mld di euro) e delle altre forme di raccolta (-0,1 mld di euro), dovuta alla prosecuzione
delle azioni di ottimizzazione del costo del funding e alla maggiore propensione all’investimento in
strumenti di risparmio amministrato, è stata più che compensata dalla crescita dei PCT (+3,8 mld di
euro). In aumento anche i depositi a scadenza (+0,4 mld di euro) e la componente obbligazionaria
(+0,8 mld di euro), quest’ultima a seguito del collocamento di un’obbligazione senior preferred per
750 mln di euro nel primo trimestre 2023.
La raccolta indiretta commerciale5, si è attestata a 83,7 mld di euro, in crescita di 1,9 mld di euro
rispetto al 31 marzo 2023, grazie all’aumento sia del risparmio amministrato (+1,6 mld di euro), sia
Dati gestionali.
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del risparmio gestito (+0,3 mld di euro). La dinamica del risparmio amministrato è da ricondurre a
flussi netti positivi legati al rinnovato interesse da parte della clientela per i titoli di stato, anche a
seguito del rialzo dei rendimenti. Il risparmio gestito beneficia invece dell’effetto mercato positivo.
Nel confronto con il 31 dicembre 2022 si assiste ad una crescita della raccolta indiretta commerciale
di 5,6 mld di euro, grazie all’aumento del risparmio amministrato (+4,5 mld di euro), registrato
principalmente sulla componente dei titoli di stato, e del risparmio gestito (+1,1 mld di euro).
Al 30 giugno 2023 i finanziamenti clientela del Gruppo si sono attestati a 76,1 mld di euro, in
flessione rispetto al 31 marzo 2023 (-1,7 mld di euro), soprattutto sui mutui (-0,9 mld di euro), che
scontano le consistenti scadenze della fine del semestre e il rallentamento della domanda di mutui
residenziali legato all’aumentato livello dei tassi; in riduzione anche i PCT (-0,6 mld di euro) e i conti
correnti (-0,3 mld di euro). In lieve aumento, invece, gli altri finanziamenti (+0,1 mld di euro), mentre
risulta sostanzialmente stabile la componente dei crediti deteriorati.
Nel confronto con il 31 dicembre 2022, l’aggregato risulta in lieve calo (-0,2 mld di euro). La flessione
dei mutui (-1,2 mld di euro) è stata infatti solo parzialmente compensata dall’aumento degli altri
finanziamenti (+0,7 mld di euro), dei PCT (+0,2 mld di euro) e dei conti correnti (+0,2 mld di euro).
Il 3 agosto 2023 è stato sottoscritto il contratto di cessione di un portafoglio di crediti non performing
con un gross book value di circa 230 milioni di euro ad un gruppo di investitori istituzionali italiani ed
internazionali. I relativi crediti saranno deconsolidati entro la fine dell’anno.
Fattorizzando tale operazione su basi proforma, Il totale finanziamenti clientela deteriorati proforma del Gruppo al 30 giugno 2023 è risultato pari a 3,2 mld di euro in termini di esposizione lorda,
in diminuzione rispetto al 31 marzo 2023 e al 31 dicembre 2022.
Parimenti, al 30 giugno 2023 i finanziamenti clientela deteriorati pro-forma del Gruppo in termini
di esposizione netta si sono attestati a 1,6 mld di euro, sugli stessi livelli registrati al 31 marzo
2023 e in riduzione rispetto al valore del 31 dicembre 2022.
Al 30 giugno 2023 la percentuale pro-forma di copertura dei crediti deteriorati è pari al 49,8%, in
aumento rispetto al 31 dicembre 2022 (48,1%), con una copertura delle sofferenze del 65,2%, delle
inadempienze probabili del 41,5% e dei finanziamenti scaduti deteriorati del 21,8%.
Al 30 giugno 2023 le attività in titoli del Gruppo sono risultate pari a 19,6 mld di euro, in crescita
rispetto al 31 marzo 2023 (+0,9 mld di euro) in relazione soprattutto all’aumento delle attività
finanziarie detenute per la negoziazione, principalmente in relazione all’attività di market making su
titoli di Stato; in crescita anche la componente a costo ammortizzato (+0,2 mld di euro), in
conseguenza di acquisti di titoli governativi italiani realizzati nel secondo trimestre 2023 a fronte di
scadenze occorse nei primi sei mesi dell’anno, mentre risultano sostanzialmente stabili le altre
componenti.
L’aggregato risulta in aumento di 1,2 mld di euro rispetto al 31 dicembre 2022 soprattutto in relazione
alla crescita registrata sulla componente di negoziazione, per l’attività di market-making sui titoli
governativi italiani (+1,4 mld di euro). In crescita anche la componente a costo ammortizzato (+0,5
mld di euro) a seguito di acquisti di titoli governativi che hanno in parte compensato le scadenze
registrate nell’ambito delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva (-0,7 mld di euro).
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Al 30 giugno 2023, la posizione interbancaria netta del Gruppo si è attestata a 3,2 mld di euro in
raccolta, a fronte di 4,5 mld di euro in raccolta al 31 marzo 2023 e 7,0 mld di euro al 31 dicembre
2022. La variazione rispetto al trimestre precedente è imputabile principalmente ai rapporti con
banche centrali. La flessione della raccolta, dovuta alla scadenza in data 28 giugno 2023 della
tranche di TLTRO ottenuta nell’asta del giugno 2020 per 11 mld di euro (il totale delle aste TLTRO
in essere al 30 giugno 2023 ammonta a complessivi 8,5 mld di euro), è stata infatti solo parzialmente
compensata dall’accesso ad aste MRO per circa +7 mld di euro e da una riduzione della liquidità
depositata presso le banche centrali (-2,5 mld di euro sulla Depo Facility).
Anche la variazione rispetto alla fine dell’anno precedente è riferibile alla raccolta da banche centrali,
riflettendo nella sostanza le dinamiche precedentemente illustrate.
Al 30 giugno 2023 la posizione di liquidità operativa presenta un livello di counterbalancing
capacity non impegnata pari a circa 26,2 mld di euro, in aumento rispetto sia al 31 marzo 2023
(pari a 25,1 mld di euro) che al 31 dicembre 2022 (pari a 25,5 mld di euro).
Al 30 giugno 2023 il patrimonio netto del Gruppo e di pertinenza di terzi risulta pari a 8,5 mld di
euro in aumento di 371 mln di euro rispetto al 31 marzo 2023, principalmente per effetto del risultato
positivo registrato nel trimestre.
Rispetto al 31 dicembre 2022 il patrimonio netto del Gruppo e di pertinenza di terzi risulta in aumento
di 0,6 mld di euro, ascrivibili nella sostanza, anche in questo caso, al risultato economico conseguito
nel primo semestre 2023.
Per quanto riguarda i coefficienti patrimoniali, al 30 giugno 2023 il Common Equity Tier 1 ratio si
è attestato a 15,9%6 (rispetto al 14,4% del 31 marzo 2023 e al 16,6% del 31 dicembre 2022) e il
Total Capital ratio7 al 19,4% (rispetto al 18,0% del 31 marzo 2023 e al 20,5% del 31 dicembre
2022). La variazione rispetto al 31 marzo 2023 è dovuta principalmente alla organica generazione
di capitale.
*****
Coerentemente con il suo percorso di transizione sostenibile dell’economia globale verso l’obiettivo
di emissioni zero entro il 2050, Banca Monte dei Paschi di Siena ha infine definito ambiziosi obiettivi
di riduzione delle emissioni GHG finanziate allineate al Net Zero per il 2030 nei settori Power Gen,
Iron & Steel e Oil & Gas che coprono oltre il 60% delle Emissioni Finanziate8 e il 30% delle
esposizioni dei settori ad alte emissioni indicati da NZBA9 con una riduzione media delle emissioni
finanziate del 40%.
Gli obiettivi di riduzione NZBA annunciati oggi, sono il risultato di un anno di notevole crescita nel
nostro percorso di sviluppo sostenibile e confermano il forte impegno della Banca previsto nel Piano
Industriale 2022-26 verso il consolidamento del proprio ruolo a supporto della transizione e del
percorso di decarbonizzazione dell’economia reale. Importanti azioni sono in corso di sviluppo volte
Common Equity Tier 1 ratio include l’utile di periodo, il cui computo è subordinato ad autorizzazione BCE
Total Capital ratio include l’utile di periodo, il cui computo è subordinato ad autorizzazione BCE
Il 60% di emissioni finanziate è calcolato considerando al denominatore le emissioni Scope 1, 2 e 3 dei settori High intensive NZBA con l’eccezione di
Power Gen e Iron & Steel per i quali è stato escluso lo scope 3
Net Zero Banking Alliance
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alla definizione di specifici indirizzi creditizi corredata dall’offerta di “green finance” e partnership
mirate, per continuare a supportare tutte le aziende e i clienti nel percorso di decarbonizzazione,
rispettando il nostro impegno Net Zero al 2050.
*****
Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Nicola Massimo Clarelli,
dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del “Testo unico delle disposizioni in materia
di intermediazione finanziaria” che l’informativa contabile contenuta nel presente
comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.
*****
Il presente comunicato sarà disponibile sul sito web all’indirizzo http://www.gruppomps.it
Per ulteriori informazioni:
Relazioni Media
Servizio Investor Relations
Image Building
Cristina Fossati, Anna Pirtali
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Prospetti gestionali riclassificati
Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico vengono di seguito rappresentati in forma
riclassificata, secondo criteri gestionali, al fine di fornire indicazioni sull’andamento generale del
Gruppo fondate su dati economici-finanziari di rapida e facile determinazione.
Di seguito si fornisce informativa sulle aggregazioni e sulle principali riclassificazioni
sistematicamente effettuate rispetto agli schemi di bilancio previsti dalla Circolare n. 262/05, in
A partire dal 1° gennaio 2023, le collegate assicurative AXA MPS Assicurazioni Danni S.p.A. e AXA
MPS Assicurazioni Vita S.p.A. hanno adottato simultaneamente e per la prima volta il nuovo principio
contabile IFRS 17 “Contratti assicurativi”, entrato in vigore dal 1°gennaio 2023, e il principio contabile
IFRS 9 “Strumenti finanziari”. La data di transizione è identificata con l’inizio del periodo d’esercizio
immediatamente precedente a quello di prima applicazione (ossia il 1° gennaio 2022).
I valori economici e patrimoniali al 30 giugno 2022 e 31 dicembre 2022 relativi al valore delle
partecipate, iscritte nel bilancio del Gruppo MPS con il metodo sintetico del patrimonio netto, sono
stati pertanto riesposti, rispetto a quanto pubblicato alle rispettive date di riferimento, al fine di
garantire un raffronto in termini omogenei. La riesposizione dei dati comparativi economici e
patrimoniali riferiti al 31 marzo 2022 e al 30 settembre 2022 è stata stimata in quanto non è stato
possibile rideterminare in modo puntuale gli specifici effetti retroattivi in tali periodi. In aggiunta si
segnala che i dati patrimoniali ed economici riferiti al 31 marzo 2023, elaborati dalle collegate
assicurative, sono stati stimati utilizzando proxy o modelli di calcolo semplificati, stante la maggiore
onerosità delle elaborazioni contabili rispetto alle valutazioni effettuate in regime dei previgenti
principi contabili IFRS 4 e IAS 39.
Si evidenzia inoltre che, a partire dal primo trimestre 2023, le seguenti riclassifiche non sono più
effettuate avuto riguardo alla scarsa materialità delle voci impattate nel primo caso e ad una più
puntuale ed accurata analisi andamentale nel secondo:
gli effetti economici della Purchase Price Allocation (PPA) di passate aggregazioni aziendali,
che impattavano sulle voci “Margine di Interesse”, “Rettifiche di valore nette su attività
materiali ed immateriali” e “Imposte sul reddito di periodo”, non sono più ricondotti alla
specifica voce (PPA) ma permangono nelle voci economiche interessate;
i Fitti attivi, prima riclassificati alla voce “Rettifiche di valore nette su attività materiali ed
immateriali”, permangono nella voce Altri proventi/oneri di gestione”.
I periodi comparativi sono stati rideterminati al fine di consentire un confronto omogeneo.
Si consideri che, a partire da dicembre 2022, gli importi relativi ai rimborsi di interessi e commissioni
a clientela riferiti ad anni passati e per i quali sono stati effettuati stanziamenti a fondo rischi e oneri
in contropartita delle suddette voci di conto economico, sono ricondotti alla voce “Altri
accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri”. Tale riclassifica è stata adottata anche nei
precedenti trimestri del 2022 al fine di consentire un confronto omogeneo.
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Infine, le spese del personale riferibili alla manovra di Esodo/Fondo di Solidarietà e alla conseguente
riorganizzazione delle strutture centrali e di coordinamento territoriale iniziata il mese di novembre
2022 sono ricondotte alla voce “Oneri di ristrutturazione/Oneri una tantum”.
Si precisa che la società di revisione sta completando la revisione contabile limitata del bilancio
consolidato semestrale abbreviato nonché le attività finalizzate al rilascio dell’attestazione prevista
dall’art. 26 (2) del Regolamento dell’Unione Europea n. 575/2013 e dalla Decisione della Banca
Centrale Europea n. 2015/656.
Conto economico riclassificato
Di seguito si riportano i criteri di riconduzione adottati per la predisposizione degli schemi riclassificati
di conto economico:
La voce “margine di interesse” è stata depurata della quota relativa a rimborsi alla clientela
per -0,2 mln di euro, per i quali sono stati accantonati fondi, ricondotti alla voce “altri
accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri”.
La voce “commissioni nette” accoglie il saldo della voce di bilancio 40 “commissioni attive”,
depurato della quota relativa al rilascio di fondi accantonati per rimborsi alla clientela riferiti
ad anni precedenti (+3,5 mln di euro), ricondotta alla voce “altri accantonamenti netti ai fondi
per rischi e oneri” e il saldo della voce di bilancio 50 “commissioni passive”.
La voce “dividendi, proventi simili e utili (perdite) delle partecipazioni” comprende la
voce di bilancio 70 “dividendi proventi e simili” e la quota di pertinenza dell’utile delle
partecipazioni collegate in AXA pari a 41,9 mln di euro, inclusa nella voce di bilancio 250 “utili
(perdite) delle partecipazioni”. L’aggregato è stato, inoltre, depurato dei dividendi percepiti
su titoli azionari diversi dalle partecipazioni (4,5 mln di euro), ricondotti alla voce “risultato
netto della negoziazione, delle valutazioni al fair value di attività/passività e degli utili da
cessioni/riacquisti”.
La voce “risultato netto della negoziazione, delle valutazioni al fair value di
attività/passività e degli utili da cessioni/riacquisti” comprende i valori delle voci di
bilancio 80 “risultato netto dell’attività di negoziazione”, 100 “utile (perdite) da cessione o
riacquisto” depurata dal contributo dei finanziamenti alla clientela (-0,2 mln di euro) e 110
“risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a
conto economico”, depurata dal contributo dei finanziamenti alla clientela (-0,6 mln di euro)
e dei titoli rivenienti da operazioni di cessione/cartolarizzazione di crediti non performing
(+5,7 mln di euro) ricondotti alla voce riclassificata “costo del credito clientela”. Tale
aggregato incorpora altresì i valori afferenti ai dividendi percepiti su titoli azionari diversi dalle
partecipazioni (+4,5 mln di euro).
La voce “risultato netto dell’attività di copertura” comprende la voce di bilancio 90
“risultato netto dell’attività di copertura”.
COMUNICATO STAMPA
La voce “altri proventi/oneri di gestione” accoglie il saldo della voce di bilancio 230 “altri
oneri/proventi di gestione” al netto delle imposte di bollo e di altre spese recuperate dalla
clientela che vengono ricondotte alla voce riclassificata “altre spese amministrative” (95,6
mln di euro).
La voce “spese per il personale” accoglie il saldo della voce di bilancio 190a “spese per il
personale” dalla quale sono state scorporate componenti positive nette per 13,8 mln di euro,
riclassificati alla voce “oneri di ristrutturazione/oneri una tantum”.
La voce “altre spese amministrative” accoglie il saldo della voce di bilancio 190b “altre
spese amministrative” decurtato delle seguenti componenti di costo:
oneri, pari a 58,6 mln di euro, derivanti dalle direttive comunitarie Deposit Guarantee
Schemes Directive – DGSD nel seguito – e Bank Recovery Resolution Directive – BRRD
nel seguito – per la risoluzione delle crisi bancarie, ricondotti alla voce riclassificata “rischi
e oneri connessi a SRF, DGS e schemi similari”;
canone sulle DTA trasformabili in credito di imposta, per 31,5 mln di euro, ricondotto alla
voce riclassificata “canone DTA”;
oneri pari a 10,2 mln di euro, riferiti alle iniziative volte anche alla realizzazione dei
commitment assunti con DG Comp, ricondotti alla voce riclassificata “oneri di
ristrutturazione/oneri una tantum”.
La voce incorpora, inoltre, l’ammontare delle imposte di bollo e delle altre spese recuperate
dalla clientela (95,6 mln di euro) contabilizzati in bilancio nella voce 230 “altri oneri/proventi
di gestione”.
La voce “rettifiche di valore nette su attività materiali ed immateriali” ricomprende i valori
delle voci di bilancio 210 “rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali” e 220
“rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali”.
La voce “costo del credito clientela” comprende le componenti economiche afferenti i
finanziamenti alla clientela delle voci di bilancio 100a “utili/perdite da cessione o riacquisto di
attività finanziarie valutate al costo ammortizzato” (-0,2 mln di euro), 110b “risultato netto
delle attività e passività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value” (-0,6 mln di euro),
130a “rettifiche e riprese di valore nette per rischio di credito di attività finanziarie valutate al
costo ammortizzato” (-201,6 mln di euro), 140 “utili/perdite da modifiche contrattuali senza
cancellazioni” (-0,3 mln di euro) e 200a “accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per
impegni e garanzie rilasciate” (-7,9 mln di euro). La voce comprende inoltre le componenti
economiche afferenti i titoli rivenienti da operazioni di cessione/cartolarizzazione di crediti
non performing iscritte nella voce di bilancio 110b “risultato netto delle altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate al fair value” (+5,7 mln di euro).
La voce “rettifiche di valore nette deterioramento titoli e finanziamenti banche”
comprende la quota relativa ai titoli (+0,1 mln di euro) e ai finanziamenti alle banche (+0,7
mln di euro) della voce di bilancio 130a “rettifiche e riprese di valore nette per rischio di credito
di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato” e la voce di bilancio 130b “rettifiche e
COMUNICATO STAMPA
riprese di valore nette per rischio di credito di attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva”.
La voce “altri accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri” accoglie il saldo della voce
di bilancio 200 “accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri” decurtato della componente
relativa ai finanziamenti clientela della voce 200a “accantonamenti netti ai fondi per rischi e
oneri per impegni e garanzie rilasciate” (-7,9 mln di euro), che è stata ricondotta alla voce
specifica “costo del credito clientela”. La voce accoglie inoltre l’importo dei rimborsi alla
clientela riferiti ad anni passati rilevati in bilancio alle voci “margine di interesse” per -0,2 mln
di euro e “commissioni attive” per +3,5 mln di euro.
La voce “altri utili (perdite) da partecipazioni” accoglie il saldo della voce di bilancio 250
“utili (perdite) delle partecipazioni” decurtato della quota di pertinenza dell’utile delle collegate
in AXA pari a 41,9 mln di euro ricondotto alla voce riclassificata “dividendi, proventi simili e
utili (perdite) delle partecipazioni”.
La voce “oneri di ristrutturazione/oneri una tantum” accoglie i seguenti importi:
componenti positive per 14,9 mln di euro relativi alle uscite attraverso l’Esodo o l’accesso
al Fondo di Solidarietà contabilizzati in bilancio nella voce 190a “spese per il personale”;
oneri per 1,1 mln di euro riferibili alla manovra di Esodo/Fondo di Solidarietà e alla
conseguente riorganizzazione delle strutture centrali e di coordinamento territoriale
iniziata il mese di novembre 2022, contabilizzati in bilancio nella voce 190a “spese per il
personale”;
oneri per 10,2 mln di euro riferiti alle iniziative progettuali, volte anche alla realizzazione
dei commitment assunti con DG Comp, contabilizzati in bilancio nella voce 190b “altre
spese amministrative”.
La voce “rischi e oneri connessi a SRF, DGS e schemi similari” accoglie gli oneri derivanti
dalle direttive comunitarie DGSD per la garanzia dei depositi e BRRD per la risoluzione delle
crisi bancarie, pari a 58,6 mln di euro, contabilizzati in bilancio nella voce 190b “altre spese
amministrative”.
La voce “canone DTA” accoglie gli oneri relativi al canone sulle DTA trasformabili in credito
di imposta previsto dall’art. 11 del DL n. 59 del 3 maggio 2016 convertito in Legge n. 119 del
30 giugno 2016, contabilizzati in bilancio nella voce 190b “altre spese amministrative”, pari a
31,5 mln di euro.
La voce “risultato della valutazione al fair value di attività materiali e immateriali”
accoglie il saldo della voce di bilancio 260 “risultato netto della valutazione al fair value delle
attività materiali e immateriali.
La voce “utili (perdite) da cessione di investimenti” accoglie il saldo della voce di bilancio
280 “utili (perdite) da cessione di investimenti”.
COMUNICATO STAMPA
La voce “imposte sul reddito di periodo” accoglie il saldo della voce 300 “imposte sul
reddito di periodo dell’operatività corrente”.
Stato patrimoniale riclassificato
Di seguito riportiamo i criteri di riconduzione adottati per la predisposizione degli schemi riclassificati
di stato patrimoniale:
• la voce dell’attivo “finanziamenti banche centrali” ricomprende la quota relativa ai rapporti
con banche centrali della voce di bilancio 40 “attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato”;
la voce dell’attivo “finanziamenti banche” ricomprende la quota relativa ai rapporti con
banche delle voci di bilancio 40 “Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato”, 20
“attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico” e 120 “attività non
correnti e gruppi di attività in via di dismissione”;
la voce dell’attivo “finanziamenti clientela” ricomprende la quota relativa ai finanziamenti
con clientela delle voci di bilancio 20 “attività finanziarie valutate al fair value con impatto a
conto economico”, 40 “attività finanziarie valutate al costo ammortizzato” e 120 “attività non
correnti e gruppi di attività in via di dismissione”;
la voce dell’attivo “attività in titoli” ricomprende la quota relativa ai titoli delle voci di bilancio
20 “attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico”, 30 “attività
finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva”, 40 “attività
finanziarie valutate al costo ammortizzato” e 120 “attività non correnti e gruppi di attività in
via di dismissione”;
la voce dell’attivo “derivati” ricomprende la quota relativa ai derivati delle voci di bilancio 20
“attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico” e 50 “derivati di
copertura”;
la voce dell’attivo “partecipazioni” ricomprende la voce di bilancio 70 “partecipazioni” e la
quota relativa alle partecipazioni della voce 120 “attività non correnti e gruppi di attività in via
di dismissione”;
la voce dell’attivo “attività materiali e immateriali” ricomprende le voci di bilancio 90 “attività
materiali”, 100 “attività immateriali” e gli importi relativi alle attività materiali e attività
immateriali della voce di bilancio 120 “attività non correnti e gruppi di attività in via di
dismissione”;
la voce dell’attivo “altre attività” ricomprende le voci di bilancio 60 “adeguamento di valore
delle attività finanziarie oggetto di copertura generica”, 130 “altre attività” e gli importi della
voce 120 “attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione” non ricondotti nelle
voci precedenti;
COMUNICATO STAMPA
la voce del passivo “debiti verso clientela” ricomprende la voce di bilancio 10b “passività
finanziarie valutate al costo ammortizzato – debiti verso clientela” e la componente relativa a
titoli clientela della voce di bilancio 10c “passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
– titoli in circolazione”;
la voce del passivo “titoli emessi” ricomprende le voci di bilancio 10c “passività finanziarie
valutate al costo ammortizzato – titoli in circolazione”, da cui è stata scorporata la componente
relativa a titoli clientela, e 30 “passività finanziarie designate al fair value”;
la voce del passivo “debiti verso banche centrali” ricomprende la quota della voce di
bilancio 10a “passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – debiti verso banche”
relativa a rapporti con banche centrali;
la voce del passivo “debiti verso banche” ricomprende la quota della voce di bilancio 10a
“passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – debiti verso banche” relativa a rapporti
con banche (escluse le banche centrali);
la voce del passivo “passività finanziarie di negoziazione per cassa” ricomprende la quota
della voce di bilancio 20 “passività finanziarie di negoziazione” depurata dagli importi relativi
a derivati di negoziazione;
la voce del passivo “derivati” ricomprende la voce di bilancio 40 “derivati di copertura” e la
quota relativa ai derivati della voce di bilancio 20 “passività finanziarie di negoziazione”;
la voce del passivo “fondi a destinazione specifica” ricomprende le voci di bilancio 90
“trattamento di fine rapporto del personale” e 100 “fondi per rischi e oneri”;
la voce del passivo “altre passività” ricomprende le voci di bilancio 50 “adeguamento di
valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica”, 70 “passività associate a
gruppi di attività in via di dismissione” e 80 “altre passività”;
la voce del passivo “patrimonio netto di Gruppo” ricomprende le voci di bilancio 120
“riserve da valutazione”, 130 “azioni rimborsabili”, 150 “riserve”, 170 “capitale”, 180 “azioni
proprie” e 200 “utile (perdita) di periodo”.
COMUNICATO STAMPA
* I valori patrimoniali al 31 dicembre 2022 sono stati riesposti, rispetto a quanto pubblicato alla data di riferimento, a seguito dell’applicazione retrospettiva del nuovo principio IFRS
17 “Contratti assicurativi” e del principio IFRS 9 “Strumenti finanziari” da parte delle società collegate assicurative.
** I valori economici al 30 giugno 2022 sono stati riesposti, rispetto a quanto pubblicato alla data di riferimento, oltre che per la suddetta applicazione retrospettiva dei principi contabili
delle collegate assicurative, anche per tener conto (i) della cessata applicazione delle riclassifiche su PPA e fitti attivi e (ii) dell’introduzione della riclassifica ad “altri accantonamenti netti
ai fondi per rischi e oneri” dei rimborsi di interessi e commissioni a clientela riferiti ad anni passati e per i quali erano stati effettuati stanziamenti a fondo rischi e oneri in contropartita
delle suddette voci di conto economico.
*** L’utile per azione base e diluito al 30 giugno 2022 è stato riesposto, rispetto a quanto pubblicato alla data di riferimento, oltre che per la suddetta applicazione retrospettiva dei
principi contabili delle collegate assicurative, anche per tener conto dell’operazione di raggruppamento delle azioni ordinarie della Capogruppo nel rapporto di n. 1 nuova azione ordinaria
ogni n.100 azioni ordinarie possedute, avvenuto in data 26 settembre 2022 in esecuzione della delibera assunta dall’Assemblea straordinaria dei Soci della Capogruppo tenutasi in
data 15 settembre 2022.
COMUNICATO STAMPA
INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE
GRUPPO MONTEPASCHI
INDICATORI DI REDDITIVITA’ CONSOLIDATA (%)
Cost/Income ratio **
-18,2
R.O.E. (su patrimonio medio) *
(2,5)
(0,1)
(2,6)
Return on Assets (RoA) ratio
ROTE (Return on tangible equity) *
INDICI DI QUALITA’ DEL CREDITO (%)
Net NPE ratio
Gross NPL ratio
(3,4)
(19,6)
Finanziamenti clientela al costo ammortizzato stadio 2 / Finanziamenti clientela performing al
costo ammortizzato
Coverage finanziamenti clientela deteriorati
Coverage finanziamenti clientela in sofferenza
Provisioning
-0,01
Texas ratio *
Tasso di variazione dei finanziamenti deteriorati
Finanziamenti clientela in sofferenza / Finanziamenti clientela
* I valori al 31 dicembre 2022 sono stati riesposti, rispetto a quanto pubblicato alla data di riferimento, a seguito dell’applicazione retrospettiva del nuovo principio IFRS 17 “Contratti
assicurativi” e del principio IFRS 9 “Strumenti finanziari” da parte delle società collegate assicurative.
** I valori economici al 31 dicembre 2022 sono stati riesposti, rispetto a quanto pubblicato alla data di riferimento, a seguito (i) della cessata applicazione delle riclassifiche su PPA e
fitti attivi e (ii) dell’introduzione della riclassifica ad “altri accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri” dei rimborsi di interessi e commissioni a clientela riferiti ad anni passati e per
i quali erano stati effettuati stanziamenti a fondo rischi e oneri in contropartita delle suddette voci di conto economico.
Cost/Income ratio: rapporto tra gli oneri operativi (spese amministrative e rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali)
e totale ricavi (per la composizione dell’aggregato cfr. schema del conto economico riclassificato).
Return On Equity (ROE): rapporto tra il Risultato netto di periodo “annualizzato” e la media tra il patrimonio netto di Gruppo
(comprensivo dell’utile e delle riserve da valutazione) di fine periodo e quello di fine anno precedente.
Return On Asset (ROA): rapporto tra il risultato netto di periodo “annualizzato” ed il totale attivo di fine periodo.
Return On Tangible Equity (ROTE): rapporto tra il risultato netto di periodo “annualizzato” e la media tra il patrimonio netto
tangibile10 di fine esercizio e quello di fine periodo.
Gross NPL Ratio: incidenza lorda dei crediti deteriorati calcolata sulla base degli orientamenti EBA11 come rapporto tra i finanziamenti
clientela e banche12 deteriorati lordi, al netto delle attività in via di dismissione, e il totale finanziamenti clientela e banche3 lordi, al
netto delle attività in via di dismissione.
Tasso di variazione dei finanziamenti clientela deteriorati: rappresenta il tasso di crescita dei finanziamenti clientela lordi non
performing basato sulla differenza con lo stock di fine anno precedente.
Coverage finanziamenti clientela deteriorati e coverage finanziamenti clientela in sofferenza: il coverage ratio sui finanziamenti
clientela deteriorati e sui finanziamenti clientela in sofferenza è calcolato come rapporto tra i relativi fondi rettificativi e le
corrispondenti esposizioni lorde.
Provisioning: rapporto tra il costo del credito clientela annualizzato e la somma dei finanziamenti clientela e del valore dei titoli
rivenienti da operazioni di cessione/cartolarizzazione di crediti non performing.
Texas Ratio: rapporto tra i finanziamenti clientela deteriorati lordi e la somma, al denominatore, dei relativi fondi rettificativi e del
patrimonio netto tangibile.
Patrimonio netto contabile del Gruppo comprensivo del risultato di periodo, depurato dell’avviamento e delle altre attività immateriali.
EBA GL/2018/10.
I Finanziamenti banche includono i conti correnti e i depositi a vista presso banche e banche centrali classificati nella voce “Cassa” dell’attivo
patrimoniale.
COMUNICATO STAMPA
INDICATORI REGOLAMENTARI
GRUPPO MONTEPASCHI
RATIO PATRIMONIALI (%)
Common Equity Tier 1 (CET1) ratio – phase in
Common Equity Tier 1 (CET1) ratio – fully loaded
Total Capital ratio – phase in
Total Capital ratio – fully loaded
INDICE DI LEVA FINANZIARIA (%)
Indice di leva finanziaria – transitional definition
Indice di leva finanziaria – fully phased
RATIO DI LIQUIDITA’ (%)
180,5
192,3
-11,8
133,7
134,1
Encumbered asset ratio
Loan to deposit ratio
Counterbalancing capacity a pronti (mld di euro)
Nella determinazione dei ratios patrimoniali la versione “phase-in” (o “transitional”) rappresenta l’applicazione delle regole di calcolo
secondo il quadro normativo in vigore alla data di riferimento, mentre la versione “fully loaded” incorpora nel calcolo le regole come
previste a regime.
Common equity Tier 1 (CET1) ratio: rapporto tra capitale di qualità primaria13 e RWA (Risk Weighted Asset)14 complessive.
Total Capital ratio: rapporto tra Fondi Propri e le RWA complessive.
Indice di leva finanziaria: indicatore dato dal rapporto tra Tier 115 e totale attivo introdotto dalla normativa di Basilea con l’obiettivo
di contenere l’incremento di leva finanziaria nel settore bancario e rafforzare i requisiti basati sul rischio tramite una diversa misura
basata su aggregati di Bilancio.
Liquidity Coverage Ratio (LCR): indicatore di liquidità di breve termine corrispondente al rapporto tra l’ammontare degli High Quality
Liquidity Asset (attività liquide di elevata qualità) e il totale dei deflussi di cassa netti nei 30 giorni di calendario successivi alla data di
riferimento.
Net Stable Funding Ratio (NSFR): indicatore di liquidità strutturale a 12 mesi e corrisponde al rapporto tra l’ammontare disponibile
di provvista stabile e l’ammontare obbligatorio di provvista stabile.
Encumbered asset ratio: rapporto tra il Valore contabile di attività e garanzie vincolate e il Totale di attività e garanzie (XVII, sezione
1.6, punto 9, del Regolamento UE 2015/79).
Loan to deposit ratio: rapporto tra Finanziamenti clientela netti e la Raccolta diretta (debiti verso clientela e titoli emessi).
Counterbalancing capacity a pronti: sommatoria di poste certe e libere da qualsiasi impegno utilizzabili dal Gruppo per far fronte al
proprio fabbisogno di liquidità, costituite da attivi finanziari e commerciali eligible ai fini delle operazioni di rifinanziamento con BCE
e da attivi conferiti in MIC (mercato interbancario collateralizzato) e non utilizzati, cui viene prudenzialmente applicato lo scarto di
garanzia (haircut) pubblicato giornalmente dalla BCE.
Definito dall’art. 4 del regolamento UE/2013/575 (Capital Requirements Regulation, CRR). È costituito dagli elementi e strumenti di capitale computabili, al
netto delle rettifiche e detrazioni previste.
Attività ponderate per il rischio: è il risultato dell’applicazione di determinati coefficienti di ponderazione (risk weight) alle esposizioni determinate
secondo le regole di Vigilanza.
Somma del capitale primario di classe 1 (CET1) e del capitale aggiuntivo di classe 1 dell’ente (AT1), come definito dall’art. 25 del regolamento (UE) n.
575/2013.
COMUNICATO STAMPA
Conto economico consolidato riclassificato con criteri gestionali
GRUPPO MONTEPASCHI
Variazioni
Margine di interesse
1.082,8
658,5
424,3
64,4%
Commissioni nette
670,0
728,9
(59,0)
-8,1%
1.752,8
1.387,5
365,3
26,3%
Dividendi, proventi simili e Utili (Perdite) delle partecipazioni
Risultato netto della negoziazione, delle valutazioni al fair value di
attività/passività e degli utili da cessioni/riacquisti
(35,3)
-42,9%
(7,7)
-98,7%
(1,9)
(25,8)
Totale Ricavi
1.851,2
1.552,8
298,4
19,2%
Spese amministrative:
(827,3)
(980,5)
153,2
-15,6%
a) spese per il personale
(574,4)
(712,6)
138,3
-19,4%
b) altre spese amministrative
(252,9)
(267,9)
-5,6%
(86,5)
(93,9)
-7,9%
(913,8)
(1.074,4)
160,6
-14,9%
Risultato Operativo Lordo
937,4
478,4
459,0
95,9%
Costo del credito clientela
(204,9)
(224,9)
-8,9%
(0,1)
-5,9%
734,1
255,2
478,9
Altri accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
(2,4)
(79,1)
-97,0%
Altri utili (perdite) da partecipazioni
(1,3)
(2,5)
(3,1)
Rischi e oneri connessi a SRF, DGS e schemi similari
(58,6)
(88,7)
-33,9%
Canone DTA
(31,5)
(31,4)
(0,0)
Risultato della valutazione al fair value di attività materiali e immateriali
(28,8)
(10,8)
(18,0)
(0,6)
-75,0%
615,3
571,2
(5,3)
-59,6%
Utile (Perdita) al netto delle imposte
618,9
565,9
Utile (Perdita) di periodo
618,9
565,9
(0,1)
(0,1)
619,0
565,9
Margine intermediazione primario
Risultato netto dell’attività di copertura
Altri proventi/oneri di gestione
Rettifiche di valore nette su attività materiali ed immateriali
Oneri Operativi
Rettifiche di valore deterioramento titoli e finanziamenti banche
Risultato operativo netto
Oneri di ristrutturazione/Oneri una tantum
Utili (Perdite) da cessione di investimenti
Utile (Perdita) di periodo al lordo delle imposte
Imposte sul reddito di periodo
Utile (Perdita) di periodo di pertinenza di terzi
Utile (Perdita) di periodo di pertinenza della Capogruppo
* I valori economici al 30 giugno 2022 sono stati riesposti, rispetto a quanto pubblicato alla data di riferimento, a seguito (i) della cessata applicazione delle riclassifiche su PPA e Fitti
Attivi e (ii) dell’introduzione della riclassifica ad “Altri accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri” dei rimborsi di interessi e commissioni a clientela riferiti ad anni passati e per i
quali erano stati effettuati stanziamenti a fondo rischi e oneri in contropartita delle suddette voci di conto economico e (iii) dell’applicazione retrospettiva del nuovo principio IFRS 17
“Contratti assicurativi” e del principio IFRS 9 “Strumenti finanziari” da parte delle società collegate assicurative.
COMUNICATO STAMPA
Evoluzione trimestrale conto economico consolidato riclassificato con criteri gestionali
GRUPPO MONTEPASCHI
Margine di interesse
Commissioni nette
Margine intermediazione primario
Esercizio 2023
2°Q 2023
1°Q 2023
578,3
504,5
338,3
331,7
916,6
836,2
4°Q 2022
498,4
309,0
807,4
Esercizio 2022 *
3°Q 2022
2°Q 2022
378,7
336,3
326,7
359,5
705,4
695,8
1°Q 2022
322,2
369,5
691,7
Dividendi, proventi simili e Utili (Perdite) delle partecipazioni
Risultato netto della negoziazione, delle valutazioni al fair value di
attività/passività e degli utili da cessioni/riacquisti
(8,6)
(0,5)
(0,2)
972,3
(406,2)
(286,7)
(119,5)
(1,7)
878,9
(421,1)
(287,6)
(133,5)
(2,4)
838,9
(459,9)
(326,9)
(132,9)
728,1
(480,3)
(354,0)
(126,3)
753,6
(488,8)
(356,8)
(132,0)
799,2
(491,7)
(355,9)
(135,8)
Risultato netto dell’attività di copertura
Altri proventi/oneri di gestione
Totale Ricavi
Spese amministrative:
a) spese per il personale
b) altre spese amministrative
Rettifiche di valore nette su attività materiali ed immateriali
Oneri Operativi
Risultato Operativo Lordo
Costo del credito clientela
Rettifiche di valore deterioramento titoli e finanziamenti banche
Risultato operativo netto
Altri accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
Altri utili (perdite) da partecipazioni
Oneri di ristrutturazione/Oneri una tantum
Rischi e oneri connessi a SRF, DGS e schemi similari
Canone DTA
Risultato della valutazione al fair value di attività materiali e immateriali
Utili (Perdite) da cessione di investimenti
(43,0)
(43,5)
(46,5)
(47,1)
(46,6)
(47,3)
(449,2)
523,1
(97,7)
(464,6)
414,3
(107,2)
(506,4)
332,6
(96,9)
(527,4)
200,7
(95,1)
(535,4)
218,2
(113,7)
(539,0)
260,2
(111,3)
(2,5)
(0,3)
(0,4)
425,5
(0,2)
(15,7)
308,6
(6,5)
(1,6)
(6,2)
(58,4)
(15,7)
233,1
(40,7)
(2,9)
(7,5)
(15,8)
105,3
121,8
(925,4)
(83,5)
(15,7)
106,6
(50,1)
(0,7)
(2,9)
(15,7)
148,5
(29,0)
(0,2)
(88,7)
(15,8)
(28,9)
(20,3)
(10,8)
(0,1)
Utile (Perdita) di periodo al lordo delle imposte
395,0
220,3
145,9
(795,1)
Imposte sul reddito di periodo
Utile (Perdita) al netto delle imposte
Utile (Perdita) di periodo
Utile (Perdita) di periodo di pertinenza di terzi
(11,8)
383,2
383,2
(0,1)
235,7
235,7
156,0
156,0
407,6
(387,5)
(387,5)
(0,1)
Utile (Perdita) di periodo di pertinenza della Capogruppo
383,3
235,7
156,0
(387,5)
* I valori economici relativi ai trimestri 2022 sono stati riesposti, rispetto a quanto pubblicato alle rispettive date di riferimento, a seguito (i) della cessata applicazione delle riclassifiche
su PPA e Fitti Attivi, (ii) dell’introduzione a partire da dicembre 2022 della riclassifica ad “Altri accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri” dei rimborsi di interessi e commissioni
a clientela riferiti ad anni passati e per i quali erano stati effettuati stanziamenti a fondo rischi e oneri in contropartita delle suddette voci di conto economico e (iii) dell’applicazione
retrospettiva del nuovo principio IFRS 17 “Contratti assicurativi” e del principio IFRS 9 “Strumenti finanziari” da parte delle società collegate assicurative .
COMUNICATO STAMPA
Stato Patrimoniale consolidato riclassificato
Attività
Cassa e disponibilità liquide
Finanziamenti banche centrali
11.769,1
Variazioni
12.538,6
(769,5)
-6,1%
544,1
628,1
(84,0)
-13,4%
Finanziamenti banche
2.237,9
1.950,1
287,8
14,8%
Finanziamenti clientela
76.056,0
76.265,3
(209,3)
-0,3%
Attività in titoli
19.589,7
18.393,6
1.196,1
3.023,6
3.413,6
(390,0)
-11,4%
Derivati
Partecipazioni
Attività materiali e immateriali
677,3
750,7
(73,4)
-9,8%
2.495,8
2.604,0
(108,2)
-4,2%
di cui: avviamento
Attività fiscali
Altre attività
Totale dell’Attivo
Passività
Raccolta diretta
a) Debiti verso Clientela
b) Titoli emessi
Debiti verso Banche centrali
2.065,6
2.216,4
(150,8)
-6,8%
2.342,0
1.474,9
867,1
58,8%
120.801,1
120.235,3
565,8
Variazioni
84.142,3
81.997,6
2.144,7
74.726,7
73.356,8
1.369,9
9.415,6
8.640,8
774,8
15.283,4
19.176,9
(3.893,5)
-20,3%
Debiti verso Banche
1.897,7
2.205,9
(308,2)
-14,0%
Passività finanziarie di negoziazione per cassa
2.859,9
2.567,2
292,7
11,4%
Derivati
1.554,5
1.722,9
(168,4)
-9,8%
Fondi a destinazione specifica
1.523,3
1.585,7
(62,4)
-3,9%
(2,5)
-3,6%
148,6
142,5
(22,9)
-86,1%
1.303,3
1.346,4
(43,1)
-3,2%
a) Fondo tratt.to di fine rapporto di lavoro sub.
b) Fondo impegni e garanzie rilasciate
c) Fondi di quiescenza
d) Altri fondi
Passività fiscali
Altre passività
5.032,7
3.111,5
1.921,2
61,7%
Patrimonio netto di Gruppo
8.499,5
7.860,1
639,4
a) Riserve da valutazione
(18,4)
(30,6)
-39,8%
d) Riserve
445,4
615,5
(170,1)
-27,6%
7.453,5
7.453,5
619,0
(178,4)
797,4
f) Capitale
h) Utile (Perdita) di periodo
Patrimonio di pertinenza terzi
Totale del Passivo e del Patrimonio netto
(0,1)
-11,1%
120.801,1
120.235,3
565,8
* I valori patrimoniali al 31 dicembre 2022 sono stati riesposti, rispetto a quanto pubblicato nella Relazione finanziaria consolidata al 31 dicembre 2022, a seguito dell’applicazione
retrospettiva del nuovo principio IFRS 17 “Contratti assicurativi” e del principio IFRS 9 “Strumenti finanziari” da parte delle società collegate assicurative.
COMUNICATO STAMPA
Stato Patrimoniale consolidato riclassificato – Evoluzione Trimestrale
Attività
Cassa e disponibilità liquide
Finanziamenti banche centrali
Finanziamenti banche
Finanziamenti clientela
Attività in titoli
Derivati
Partecipazioni
Attività materiali e immateriali
di cui: avviamento
Attività fiscali
Altre attività
Totale dell’Attivo
Passività
Raccolta diretta
a) Debiti verso Clientela
b) Titoli emessi
Debiti verso Banche centrali
Debiti verso Banche
Passività finanziarie di negoziazione per cassa
Derivati
Fondi a destinazione specifica
a) Fondo tratt.to di fine rapporto di lavoro sub.
b) Fondo impegni e garanzie rilasciate
c) Fondi di quiescenza
d) Altri fondi
Passività fiscali
Altre passività
Patrimonio del Gruppo
a) Riserve da valutazione
d) Riserve
f) Capitale
h) Utile (Perdita) di periodo
Patrimonio di pertinenza terzi
Totale del Passivo e del Patrimonio netto
30/06/23
11.769,1
31/03/23
14.512,4
31/12/22*
12.538,6
544,1
656,4
628,1
2.237,9
2.125,8
1.950,1
76.056,0
77.755,6
19.589,7
3.023,6
677,3
2.495,8
18.652,3
3.215,9
772,0
2.567,1
2.065,6
2.342,0
120.801,1
30/06/23
84.142,3
2.219,7
1.808,8
124.286,0
31/03/23
84.067,0
74.726,7
74.708,3
9.415,6
9.358,7
15.283,4
19.317,2
1.897,7
1.884,6
2.859,9
3.276,3
1.554,5
1.608,7
76.265,3
18.393,6
3.413,6
30/09/22*
16.540,4
4.426,4
3.521,3
691,9
2.216,4
2.205,7
1.474,9
120.235,3
1.317,1
131.791,2
8.640,8
19.176,9
30/09/22*
83.805,1
22.312,7
3.029,2
2.424,9
79.259,7
23.382,2
2.352,6
693,5
953,7
2.666,1
2.718,5
1.769,3
1.798,0
1.645,0
131.314,9
1.904,2
131.977,6
30/06/22*
84.305,1
31/03/22*
84.428,2
74.940,9
74.992,2
8.640,8
9.364,2
9.436,0
28.931,7
28.947,6
75.164,3
2.205,9
2.589,8
2.567,2
2.362,2
1.722,9
15.392,8
78.621,7
2.639,5
73.356,8
17.626,5
77.939,1
750,7
81.997,6
1.791,0
1.432,1
19.794,3
31/03/22*
1.518,8
2.715,5
2.604,0
31/12/22*
30/06/22*
1.777,2
2.582,4
29.081,1
1.694,6
1.763,6
2.658,7
3.174,4
1.727,5
2.081,9
1.822,2
1.820,6
1.523,3
1.554,2
1.585,7
136,9
142,5
157,8
148,6
152,8
142,5
148,5
148,8
147,8
1.346,4
2.272,8
1.506,0
1.486,0
4.378,1
3.645,4
5.773,7
5.974,6
1.303,3
1.327,7
5.032,7
4.441,3
3.111,5
4.430,8
5.303,8
8.499,5
8.128,9
7.860,1
(18,4)
(30,6)
(59,6)
172,8
445,4
432,5
615,5
743,7
(3.501,4)
(3.415,8)
7.453,5
7.453,5
7.453,5
4.954,1
9.195,0
9.195,0
619,0
235,7
(178,4)
(334,4)
120.801,1
124.286,0
120.235,3
131.791,2
131.314,9
131.977,6
* I valori patrimoniali relativi al 2022 sono stati riesposti, rispetto a quanto pubblicato nella Relazione finanziaria consolidata al 31 dicembre 2022, a seguito dell’applicazione
retrospettiva del nuovo principio IFRS 17 “Contratti assicurativi” e del principio IFRS 9 “Strumenti finanziari” da parte delle società collegate assicurative.
COMUNICATO STAMPA
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