
(AGENPARL) – gio 03 agosto 2023 COMUNICATO STAMPA
VENETO CONGIUNTURA: NEL II TRIMESTRE PRODUZIONE
MANIFATTURIERA IN VENETO A -1,3%. DOMANDA DEBOLE IN TUTTI I
SETTORI, PIÙ SOFFERENZA PER BENI DI CONSUMO.
Presentata l’indagine VenetoCongiuntura di Unioncamere del Veneto.
Pozza, Unioncamere del Veneto: «Il principio di rallentamento della manifattura già evidente a inizio anno
si è purtroppo concretizzato in segno negativo. In parte era atteso, ma non ci aspettavamo un calo degli
ordini esteri così pronunciato. Questo ci preoccupa, perché significa che negli ultimi mesi la situazione è
mutata sensibilmente. Tiene la produzione dei beni di investimento, ma soffrono i beni di consumo. In uno
scenario di mercato complesso che cambia rapidamente, il sistema camerale c’è ed è vicino alle imprese, per
supportarle nell’accesso nelle conoscenze e accompagnarle alla diversificazione produttiva e geografica
quale approccio innovativo ai mercati. Il Pnrr è uno strumento fondamentale e il mondo delle imprese si
aspetta che parta quanto prima. La revisione di alcune misure per 16 miliardi di euro è impattante per il
sistema economico, confidiamo nell’impegno del Governo per finanziare gli interventi».
Venezia Marghera, 3 agosto 2023 | Si attendeva, ma è comunque una doccia fredda quella che arriva da
Unioncamere del Veneto sui dati della produzione industriale: nel secondo trimestre del 2023 l’attività
manifatturiera della regione, dopo un fine 2022 in stallo e un inizio anno in timida crescita, registra una
frenata, con i principali indicatori economici che registrano segno negativo.
Tra aprile e giugno 2023 la produzione industriale ha segnato una variazione congiunturale
negativa pari a -1,3% (-4,5% il dato destagionalizzato). Rispetto allo stesso periodo del 2022 il calo
è ancora più accentuato, con un contro-rimbalzo negativo del -4%.
E’ la fotografia che emerge dai dati di VenetoCongiuntura, l’analisi congiunturale sull’industria
manifatturiera realizzata da Unioncamere del Veneto ed effettuata su un campione di circa 2.000
imprese con almeno 10 addetti, cui fa riferimento un’occupazione complessiva di oltre 110.000 addetti
e un giro d’affari superiore ai 20 milioni di euro.
Il rallentamento dell’attività produttiva rispetto a un anno fa trova conferma anche dalla distribuzione
media dei giudizi: le imprese interessate da una diminuzione della produzione crescono dal 30% al
46%, mentre si riducono dal 51% al 37% le imprese che dichiarano un aumento; il 17% dichiara una
sostanziale stabilità (era 19%).
“Il principio di rallentamento della manifattura già evidente a inizio 2023 si è purtroppo concretizzato in
un segno negativo della produzione: -1,3% rispetto al trimestre precedente, e un contro-rimbalzo del 4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In parte questo rallentamento era atteso” commenta il
Presidente di Unioncamere del Veneto Mario Pozza. “ma non ci aspettavamo in particolare un
calo degli ordini esteri così pronunciato. Questo ci preoccupa, perché significa che negli ultimi mesi la
situazione è mutata sensibilmente.
Le cause sono principalmente la stagnazione dell’economia mondiale con la riduzione della domanda
internazionale in diverse filiere e l’andamento della Germania, partner commerciale primario per il
Veneto, la cui recessione influisce in prospettiva anche sulla nostra economia. Infine, la discesa più lenta
dell’inflazione rispetto alle aspettative ha portato a un altro rialzo dei tassi di interesse da parte della
BCE e al conseguente aumento del costo del denaro. Tengono i beni di investimento, ma calano i beni di
consumo. Diminuisce il fatturato totale delle imprese manifatturiere, che era stato gonfiato anche
dall’aumento dei prezzi dei prodotti finiti, ma frenano anche gli ordinativi, interni e ancor più esteri.
Abbiamo visto negli ultimi anni che gli scenari cambiano in modo estremamente rapido e che la
complessità è l’elemento che caratterizza il contesto in cui operano le nostre imprese. Questo richiede
loro conoscenze adeguate per interpretare dati e tendenze di lungo periodo, dinamicità e velocità per
adattarsi rapidamente a nuove condizioni di mercato. Il sistema camerale c’è ed è vicino alle imprese
per affiancarle nei processi di trasformazione digitale e transizione green, per supportarle nell’accesso
alle conoscenze e accompagnarle alla diversificazione produttiva e geografica, aiutandole ad affrontare i
mercati con approcci innovativi. Il Pnrr è uno strumento fondamentale e il mondo delle imprese si
aspetta che parta quanto prima. La revisione di alcune misure per 16 miliardi di euro è impattante per il
sistema economico, confidiamo nell’impegno del Governo per finanziare gli interventi”.
Secondo la tipologia di beni prodotti, diminuisce l’indice complessivo della produzione dei beni
intermedi, che registrano un -6,2%, e dei beni di consumo, con un -4,5%. Positiva invece la
produzione per i beni di investimento: +2,1%.
A livello settoriale le uniche attività economiche in crescita rispetto allo stesso periodo del 2022
sono le macchine e gli apparecchi meccanici, comparto legato ai beni di investimento, che registra
un +2,4% e il marmo, vetro e ceramica con un +1,1% che segue la tendenza positiva del settore
dell’edilizia. Negative le variazioni di tutti gli altri settori, con flessioni più ampie per le macchine
elettriche ed elettroniche (-6,8%), il tessile e abbigliamento (-7%) e la gomma e plastica (-12,7%).
La produzione assicurata dal portafoglio ordini, dopo la contrazione di 10 giorni registrata a fine
marzo sulla media del 2022, rimane invariata a 56 giorni, come pure l’utilizzo degli impianti che
resta in linea con i valori del primo trimestre 2023 al 72%. Il maggior grado di utilizzo degli
impianti ha riguardato i settori marmo, vetro e ceramica (78%), la carta e stampa (76%) e l’alimentare
e bevande (76%).
Per quanto riguarda le giacenze dei prodotti finiti, nel secondo trimestre il 57% delle aziende le
ritiene adeguate (era 58% nello scorso trimestre), il 6% del campione valuta le giacenze scarse ed il 9%
le ritiene in esubero. Il 28% delle imprese non tiene giacenze in azienda.
Gli altri indicatori
Nei mesi aprile-giugno del 2023 il fatturato totale delle imprese manifatturiere registra un calo
significativo pari al -3% su base annua, che risente del confronto con un periodo caratterizzato da
un forte incremento dei prezzi dei prodotti e dei costi energetici. A determinarlo è soprattutto la
componente estera che perde il -3,8%.
Continua la frenata degli ordinativi totali con una variazione tendenziale negativa del -4,8%
determinata sia dalla componente interna (-4,4%) sia da quella estera (-5,9%). L’andamento si
riflette su tutti i settori ma colpisce maggiormente il comparto legato ai beni intermedi della
gomma e plastica (-13,5%) e quelli dei beni di consumo: tessile e abbigliamento (-9,2%) e legno
e mobile (-6,1%).
Previsioni
Le attese degli imprenditori del comparto manifatturiero rimangono cautamente positive ma in netto
peggioramento rispetto a quelle registrate nel primo trimestre del 2023. In media, scende a 37% la
quota di imprenditori che scommettono sull’aumento della produzione tra luglio e
settembre (era 51% nel primo trimestre del 2023) e aumenta a 29% (era 16%) la quota di
imprenditori che si attendono una diminuzione. Rimane costante a 33% invece la quota di chi
prevede una situazione di stazionarietà. Anche le previsioni degli ordini rimangono in territorio positivo
ma diminuiscono gli imprenditori che prevedono un aumento: scende a 39% la quota di imprenditori che
prevede un incremento degli ordini esteri (era 49% nel primo trimestre del 2023) e a 35% quella degli
ordini interni (era 46%).
Relazioni Stampa Unioncamere del Veneto
Area Studi e Ricerche Unioncamere del Veneto Ufficio SISTAN
Veneto. Indice regionale della produzione industriale (dati grezzi e destagionalizzati).
I trimestre 2019 – II trimestre 2023
149,6
Indice grezzo (2015=100)
Indice destagionalizzato
144,8
Fonte: Unioncamere del Veneto – Indagine VenetoCongiuntura
Veneto. Var.% tendenziale della produzione per settori. II trimestre 2023
Veneto. Previsioni a 3 mesi della produzione industriale (comp. % risposte).
I trimestre 2017 – II trimestre 2023
Veneto. Andamento dei principali indicatori congiunturali (var. % su trimestre precedente).
II trimestre 2023
Produzione
Fatturato
Ordini
interni
Ordini
esteri
Settore di attività
Alimentare, bevande e tabacco
Tessile, abbigliamento calzature
Legno e mobile
Carta e stampa
Gomma e plastica
Marmo, vetro, ceramica, altri non met.
Metalli e prodotti in metallo
Macchine ed apparecchi meccanici
Macchine elettriche ed elettroniche
Mezzi di trasporto
Totale
Fonte: Unioncamere del Veneto – Indagine VenetoCongiuntura (1.996 casi)
Veneto. Previsioni a tre mesi dei principali indicatori congiunturali (saldi % risposte).
II trimestre 2023
Settore di attività
Alimentare, bevande e tabacco
Tessile, abbigliamento calzature
Legno e mobile
Carta e stampa
Gomma e plastica
Marmo, vetro, ceramica, altri non met.
Metalli e prodotti in metallo
Macchine ed apparecchi meccanici
Macchine elettriche ed elettroniche
Mezzi di trasporto
Totale
Produzione
Fatturato
Ordini
interni
Ordini
esteri
-18,9
-22,4
-14,0
-20,6
Fonte: Unioncamere del Veneto – Indagine VenetoCongiuntura (1.996 casi)